Dopo il mancato patrocinio della ministra per le Pari Opportunità , anche l’assenza, inaspettata, del sindaco Marino, appena eletto al Campidoglio e da sempre sostenitore dei diritti lgbt.
Rispondendo all’invito del comitato organizzatore, infatti, Ignazio Marino ha fatto sapere che non sarà alla parata perché trascorrerà qualche giorno in famiglia. “Una risposta irrispettosa e offensiva nei confronti di una comunità che si batte da anni e domani scenderà in piazza proprio per vedere riconosciuti i diritti – commenta in una nota il Circolo Mario Mieli -. Siamo molto delusi da questa scelta che denuncia una grave sottovalutazione di cosa sia il Pride per Roma e siamo fiduciosi che il Sindaco sappia comprendere l’importanza che avrebbe la sua presenza per una comunità che troppo spesso non riceve risposte credibili dalle Istituzioni e dai suoi più importanti rappresentanti”. A metà pomeriggio giunge la notizia che Marino ha delegato il consigliere Luigi Nieri di Sel a rappresentare l’amministrazione comunale durante il corteo. Nieri consegnerà agli organizzatori un messaggio del primo cittadino di cui sono trapelati alcuni stralci. “Voglio ribadire, da sindaco, il mio impegno affinché a Roma i diritti di tutti siano garantiti e venga sradicata ogni forma di intolleranza – scrive Marino -. Odio e discriminazione non possono avere diritto di cittadinanza in questa che non è solo la Capitale d’Italia, ma anche la culla della civiltà. Roma deve invece diventare una capitale dell’accoglienza e dell’uguaglianza, in cui nessuno possa mai più sentirsi offeso, né marginalizzato e dove la cultura del rispetto rappresenti un valore non negoziabile. Una Capitale dei diritti da costruire insieme è questa l’idea di Roma in cui credo con la quale voglio augurarvi buon Pride”. Sfilerà, invece, il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio. “Il riconoscimento dei diritti della comunità Lgbtqi deve essere al centro dell’agenda politica – ha dichiarato Smeriglio – anche per dare un segnale chiaro a chi ancora nel 2013 subisce discriminazioni legate all’orientamento sessuale”.
Per il corteo il cui slogan è “Roma città aperta” la partenza è prevista sabato da Piazza della Repubblica dove in concentramento inizierà alle ore 15. Qui si raduneranno, oltre alle migliaia di partecipanti attesi, anche i circa 10 carri rappresentati delle diverse realtà della comunità lgbt. Ad aprire il corteo sarà il carro del Comitato Promotore, il tradizionale autobus inglese a due piani, completametne rivestito con il logo ufficiale del Roma Pride 2013 e lo slogan della manifestazione, sul quale ci saranno i rappresentanti delle associazioni che compongono il Comitato Promotore e la madrina del Roma Pride, l’attrice Chiara Francini. Front woman la Drag Queen La Karl Du Pigné che animerà il corteo dalla testa. Dopo avere attraversato le strade del centro di Roma, il corteo si chiuderà a Piazza Venezia intorno alle 19.30.
Il carro del Circolo Mario Mieli, il cui tema è Pride Book, sarà listato a lutto in solidarietà con la comunità lgbt russa, che ha da poco dovuto assistere all’approvazione da parte di Putin di una legge contro “la propaganda omosessuale”, e con i manifestanti turchi che da piazza Taksir protestano da giorni contro il governo islamista e liberticida del premier Erdogan.
Dopo la fine del corteo, la festa si sposterà alla Muccassassina dove è previsto il party conclusivo.
Contemporaneamente a Roma Pride, si svolgeranno anche il Vicenza Pride (concentramento e fine del corteo a Campo Marzo dalle 16:30, party conclusivo dalle 23:30 al T Gallery) e il Barletta Pride (raduno e chiusura del corteo al Parco pride presso Anfiteatro del Parco del Castello Svevo di Barletta, a partire dalle 16, party conclusivo al Babylon @ Divinae Ba) : una giornata in cui l’orgoglio gay attraverserà l’intero stivale, da nord a sud passando per il suo cuore pulsante. E da Arcilesbica fanno sapere che il Vi.Pride sarà dedicato alla ministra Kyenge. ”Dopo le dichiarazioni della consigliera di quartiere di Padova Dolores Valandro che si e’ augurata lo stupro della ministra Kyenge – ha spiegato la presidente nazionale dell’associazione Paola Brandolini – è nostra intenzione dedicare il Pride 2013 a questa personalità che da quando è stata nominata nel Governo sta subendo violenti attacchi razzisti”. Il riferimento è soprattutto alle dichiarazioni della consigliera di quartiere leghista Dolores Valandro che ha augurato alla ministra di essere stuprata.
Gay.it seguirà l’intera giornata di domani con una diretta Twitter. Chi non potrà andare di persona a nessuno dei tra Pride, potrà seguirli con noi da queste pagine. Chi, invece, sarà in piazza, potrà usare gli hashtag ufficiali per partecipare alla diretta: #RomaPride, #VicenzaPride e #BarlettaPride. Qui , invece, potete leggere il nostro Speciale Pride 2013
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