Dopo le infinite polemiche della scorsa settimana sull’annunciata partecipazione di Casa Pound alla fiaccolata contro ogni tipo di violenza e di intolleranza, omofobia compresa, è arrivata la clamorosa proposta.
Perchè non incontrarsi attorno ad un tavolo per discutere di diritti, negati e da conquistare, anche se omosessuali? A lanciarla Casa Pound Italia, centro sociale legato all’ultradestra, che ha così invitato Paola Concia, deputata del Partito Democratico.
Un invito accettato con forza e convinzione dalla stessa Concia, che ha sottolineato come: ‘non sono la prima di uno schieramento politico opposto che CasaPound Italia invita e anche se sono molte le cose che ci dividono, i diritti civili e quindi i diritti degli omosessuali non sono, come ripeto da sempre, ne’ di destra ne’ di sinistra ma debbono essere patrimonio di un paese intero, cosi’ come accade in altre nazioni d’Europa”.
”Aprirsi al dialogo e’ fondamentale", ha proseguito la Concia, "per chi, come me, lotta contro ogni forma di discriminazione e mi fa piacere che CasaPound Italia non abbia alcun pregiudizio nei miei confronti”. ”Per costruire un paese migliore ci vogliono una sinistra e una destra migliori, quindi saro’ senz’altro il 30 settembre a CasaPound Italia per discutere e ragionare con loro".
Tra 24 ore ci sarà così lo storico incontro, che ha fatto storcere il naso a molti esponenti del Partito Democratico e a tanti rappresentanti del mondo glbtq. Davvero si può e si deve dialogare con tutti, ultra fascisti compresi? Così facendo non si corre il rischio di rimanere comunque con in mano un pugno di mosche?
Aspettando le dichiarazioni e le proposte ufficiali di domani, il Comune di Roma e l’Arci Gay della capitale continuano a lavorare a stretto contatto per mettere in sicurezza la Gay Street romana.
Dopo la lbtq del pedonalizzazione parziale della strada, infatti, proseguono gli incontri tra le parti, con varie proposte in cantiere.
Sono così in arrivo fioriere per evitare il problema del parcheggio selvaggio nell’area archeologica di Piazza del Colosseo, oltre al permesso per i commercianti della zona di ingaggiare delle guardie giurate o degli stuart, ottenendo in cambio sgravi fiscali da parte del Comune.
"Inoltre", spiega Fabrizio Marrazzo, Presidente Arci Gay Roma, "il piano si propone di migliorare la zona a beneficio non solo della comunità gay ma anche dei residenti”. Il comitato ‘gay street’ propone di occuparsi personalmente della pulizia e del decoro dell’area e di realizzare un vademecum sui comportamenti da tenere per evitare rischi, come le zone buie e magari portare con se’ lo spray al peperoncino in caso di aggressione”.
Spray al peperoncino in caso di aggressione? Roma, a quanto pare, è arrivata fino a questo punto.
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