Aveva i capelli lunghi e decolorati, indossava vestiti attillati: queste le cole del giovane attore e modello Karar Nushi, ucciso a Baghdad nelle scorse ore.
Diversi fan intanto sulla sua pagina Facebook hanno iniziato a ricordare le passate minacce ricevute da Karar da alcuni gruppi anonimi contrari ai suoi “vestiti eccentrici” e alla “lunga chioma bionda”. Il ragazzo però non si era fatto spaventare e aveva anche annunciato di recente la partecipazione a un futuro concorso di bellezza. I gruppi fondamentalisti lo accusavano anche di avere “atteggiamenti omosessuali” e di frequentare colleghe donne.
Le autorità irachene al momento non hanno diffuso alcun comunicato ufficiale sull’omicidio, né per ora hanno identificato i responsabili. La rete televisiva NRT ha dichiarato che il corpo di Nushi mostrava “evidenti segni di tortura” e presentava “numerose ferite“.
Quello di Nushi è solo l’ultimo caso di omicidio a sfondo omofobico: dal 2003 infatti diversi gruppi islamici – sia sciiti che sunniti – sarebbero dietro gli omicidi di diversi giovani iracheni, rapiti e poi uccisi per il loro orientamento sessuale.
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