PERUGIA – Chiedono uno statuto regionale umbro “che rappresenti tutti i cittadini e valorizzi le diversita'”, i soci del circolo Arcigay-lesbica Omphalos di Perugia, criticando la commissione del consiglio regionale che ha preparato la bozza di nuova “costituzione” locale “per non aver rappresentato tutti gli umbri”.
“Chiediamo una Regione laica e democratica – e’ detto in una nota dell’ Arcigay-lesbica – che riconosca pieno diritto di cittadinanza, oltre che alla famiglia, a tutte le diverse forme di convivenza familiare, e che attui delle politiche inclusive. Nel nuovo statuto non sono indicate tutte le forme di discriminazione e quindi non si garantiscono i diritti di tutti i soggetti. Inoltre, resta immutato il concetto di famiglia e non si prende atto di migliaia di persone che convivono senza essere uniti in matrimonio”.
Secondo i soci di Arcigay-lesbica, il nuovo statuto regionale “non riconosce neanche il grande passo avanti che i Comuni di Perugia, Terni, Gubbio e Spello hanno compiuto istituendo il registro delle coppie di fatto. Inoltre, non vi e’ un accenno alla necessita’ di concorrere a rimuovere le discriminazioni che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, ma si evita di nominarle, al contrario di quanto viene fatto da anni in tutti i documenti ufficiali approvati e diffusi dal Parlamento europeo”.
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