E’ stata una marcia di protesta diversa: niente strepiti, solo pochi cartelli e neanche un canto o slogan urlato. Il fatto riguarda il diritto di una copia gay di vivere senza essere molestati in una normale periferia cittadina, dove la vita è tranquilla, cprpoprio come la marcia.
Il principio è considerato abbastanza importante per portare circa 1.500 persone a camminare in un sabato pomeriggio in alcune parti della periferia di Pointe-Claire. E’ stata l’esasperazione dovuta a un vicino fastidioso che ha portato Theo Wouters, 59 anni, e Roger Thibault, 55, a organizzare la dimostrazione.
Wouters ha detto che le molestie hanno continuato per gli ultimi quattro anni e che loro colevano che finissero per poter "tornare alla nostra vita normale".
«Ci piacerebbe lanciare un messaggio alla gente di tutto il Canada per fermare la violenza contro le persone gay ovunque: anche nei villaggi, ovunque».
Wouters, disegnatore di moda, e Thibault, tecnico foto, vivono insieme da 28 anni, e da 23 a Pointe-Claire.
Tra i dimostranti, alcuni dei quali portavano simboli a favore della tolleranza, c’erano anche pochi sgargianti personaggi vestiti di pelle dal Gay Village di Montreal. Ma per la maggior parte, è stato un tipico incontro familiare di genitori, nonni, bambini a piedi e sui pattini, e cani.
Ai dimostranti era stato chiesto di evitare slogan e canti e di mantenere il silenzio. Hanno seguito gli ordini: il tutto risultava noioso come un pomeriggio sonnecchiante sul prato.
«E’ la prima volta che mi unisco a una dimostrazione – ha detto Huguette Miron, 68 anni – Sono qui perché credo nella tolleranza». Miron, che ha 10 nipoti, dice che i principi dei diritti umani si applicano tanto a Wouters e Thibault quanto a lei. «Io ho il diritto di essere così come sono e loro hanno il diritto di essere come sono, senza essere attaccati dai vicini».
Wouters ha detto che il vicino di casa che si è trasfereito nella loro comunità nel 1997, ha continuamente ripetuto alla coppia da allora che loro non fanno parte di un vicinato di famiglie. La coppia dice di aver evitato di contrastare il vicino ma egli tirava loro palle da golf, li spiava attraveerso una fessura e una volta ha cercato di investire Thibault con la sua macchina.
«Questa marcia non è contro i nostri vicini. E’ contro la violenza» ha detto Wouters. La marcia, che è terminata in un parco addobbato con palloncini rosa, non si è fermata quando è passata accanto alla casa del vicino in questione. Robert Walker era via per il week-end, quindi non c’è stato nessuno scontro diretto nella strada alberata. Walker, 51 anni, deve affrontare un processo per le accuse di molestie e assalti armati.
Una dimostrante, Nancy Harrison, ha detto che il West Island è tollerante e che la coppia gay è stata vittima di molestie inaccettabili. «Siamo andati troppo olte – ha detto Harrison – Non so cosa ci sia di sbagliato in due uomini che vivono insieme. Allora? Non sembra che qualcuno si arrabbi se sono due donne a vivere insieme».
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