Con l’arrivo dei decreti attuativi definitivi per le unioni civili finisce il periodo dell’ostruzionismo.
Per Monica Cirinnà “tutti i sindaci che finora hanno tentato di ostacolare le unioni civili adesso non avranno più possibilità di fare ostruzionismo“. Come? Attraverso quello che secondo la senatrice è il più qualificante dei tre decreti approvati, quello “anagrafe”.
Sostanzialmente questo adegua le norme dell’ordinamento dello stato civile in materia di iscrizioni, trascrizioni e annotazioni alle novità della legge sulle unioni civili. Il provvedimento non lascia margini ai primi cittadini che vogliono boicottare la legge: si dà piena attuazione al famoso comma 20 secondo cui le disposizioni riferite al matrimonio si applicano anche ai partner dell’unione civile ovunque ricorrano nelle leggi (eccetto quella sulle adozioni), nei decreti e nei regolamenti. Cosa significa concretamente? “Varranno per le unioni civili tutti i regolamenti delle sale matrimoni (prezzi, giorni disponibili, eccetera): nessuno potrà celebrare le unioni in uno sgabuzzino” come a Stezzano (LEGGI >).
E l’obiezione di coscienza, già non contemplata ma da alcuni illegalmente praticata? Viene spazzata via dalla possibilità introdotta col decreto anagrafe di delegare le funzioni di ufficiale di stato civile a consiglieri comunali, assessori e privati cittadini che abbiano i requisiti per essere eletti consiglieri. Nessuno potrà quindi permettersi di non celebrare, nemmeno chi come la sindaca di Cascina Ceccardi ha assoldato un team di avvocati per capire come sottrarsi all’attuazione della legge (LEGGI >).
Altre caratteristiche importanti del decreto anagrafe sono le disposizioni che regolano la trascrizione dei matrimoni gay celebrati all’estero: se si tratta di due italiani sono trascritti come unione civile, se invece si parla di coppia mista per lo straniero vale il matrimonio contratto all’estero e non c’è il “degradamento” a unione civile. “La coppia di stranieri sposati all’estero mantiene pienezza di diritti, compreso il riconoscimento del figlio adottivo, perché nel diritto internazionale vale la regola di vantaggio“. Inoltre, anche le unioni civili potranno essere celebrate in pericolo di vita in nave o in aereo. E anche in caso di cambiamento del sesso, il passaggio da matrimonio a unione civile può essere comunicato già durante il periodo di rettificazione del sesso.
La legge prevede la possibilità di essere rivista e corretta fino al 2019: per due anni potrà essere migliorata. “Ma da adesso viva la felicità“, esulta Monica.
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Bene così non ci saranno più alibi per quei sindaci che non rispettano le leggi dello Stato considerando pure che anche prima del arrivo di questi decreti alcuni casi di ostruzionismo sono stati denunciati e vinti dai contraenti delle unioni.
Il decreto sulla costituzione dell'unione civile riguarda lo stato civile quindi più che decreto anagrafe lo definirei decreto stato civile. E' una buona cosa, tuttavia non mi sembra il caso di molti trionfalismi dato che l'unione tutt'ora si costituisce, al contrario del matrimonio che si celebra, dato che manca chiarezza sul luogo della costituzione, manca la promessa, mancano le pubblicazioni, e così via, per non parlare della disparità di diritti e doveri rispetto a quelli di chi contrae matrimonio. Riguardo il decreto sul diritto internazionale privato, mi sembra un po' particolare quello che viene riportato, dato che la legge Cirinnà, al comma 28, lettera b, dice che i matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all'estero devono essere degradati a unioni civili e su questo non fa distinzioni; la stessa relazione illustrativa dello schema di decreto attuativo parlava di questo come di soluzione obbligata indipendentemente dalla cittadinanza delle parti. Staremo a vedere.
Ma é assolutamente logico e ovvio che la c.d. "unione civile" non abbia gli stessi diritti e doveri del natrimonio; i due istituti nascono per far fronte a realtà assolutamente incomparabili e sembra che si avverta il bisogno di compensare la carenza di qualcosa che non potrà mai appartenere a chi fa determinate scelte : IL MATRIMONIO ! MATRIMONIO viene dal latino MATER-MATRIS che significa MADRE !! MATRIMONIO è quindi parola i atta a designare l'UNIONE tra uomo e donna, capace di generare, di rendere MADRE; da qui MATRIMONIO. Quanto sopra, essendo, per legge di natura, interdetto ad altri tipologie di rapporti, non può attagliarsi ad un'unione tra gay
Quando dici "attagliarsi", mi eccito. Ti unisci civilmente con me? ❤❤❤
Ma che sei finocchio ?
Sìììì
SEI TROPPO FORTE.....Ti sposo io subito
Perche non hai ancora capito che qui siamo in un sito gay e siccome siamo aperto in tutto, lasciamo commentare anche a te ad esprimere la tua opinione .....?????!!!!!
i due istituti nascono per far fronte allo stesso tipo di realtà la volontà di creare una famiglia e di proteggere il partner e gli eventuali figli in un sistema sociale governato da leggi. attento a non esser troppo etimologico perchè se fai tutto quel pippone sull'origine di matrimonio e se sei convinto della sua importanza fossi in te starei attento all'uso della parola ciao. la legge di natura poi cosa c'entra con il riconoscimento legale di una società naturale pregiuridica come è la famiglia, qualunque sia la sua composizione, lo sai solo tu e i tuoi compagni di merende del family day.
Ma scusa ho letto bene? mi hai fatto una domanda contenente la risposta? mi hai chiesto :" cosa c'entra la legge di NATURA con il riconoscimento di una società NATURALE pregiuridica..."?? Ma, abbi tanta pazienza, è proprio per quello ! La famiglia, quella vera, fondata sull'incontro tra un uomo e una donna, capace quindi di generare un altro essere e di creare la famiglia stessa, viene riconosciuta proprio come dato naturale di tale portata. In natura, appunto, da sempre avviene questo e le leggi non devono far altro che riconoscerlo ! Il dato naturale per i gay, invece, è esattamente opposto : i gay, infatti, in quanto tali, non possiedono, in natura, questa potenzialità generativa, non sono in grado di generare figli e quindi di formare con essi una famiglia. Gli etero e i gay potranno anche avere la stessa voglia di fare una famiglia e di proteggere gli eventuali figli, ma, mentre per i primi è una chiamata reale dall'ordine delle cose naturali, da riconoscere, pertanto, come realtà naturale preesistente, per i secondi si tratta di forzature velleitarie che non trovano rispondenze nei dati naturali e necessitano, pertanto, di artate costruzioni e corrispondenti forzature anche in campo normativo.
ma davvero credi alle stupidaggini che hai scritto? società naturale in antropologia e giurisprudenza vuole dire spontanea, non coercisa né imposta né definita dalla legge, che viene prima della legge e non è definita da strutture esterne alla stessa, vedi il tuo giudizio morale o naturalistico, anche di quella che ridicolmente chiami legge naturale. e qua ti saluto perché non ho la pazienza nello spiegarti quanto ridicole sono le cose che hai scritto senza arrivare all'offenderti. anche perché a offenderti ci pensi già da solo.
Ah sì ? adesso nei circoli gay insegnano questo ? E dimmi, per mia cultura generale, - confesso la mia ignoranza - come si crea SPONTANEAMENTE una famiglia tra gay ? illuminami : come si originano figli SPONTANEAMENTE da due gay ? Da quale mondo si ORIGINA SPONTANEAMENTE IN NATURA una " famiglia gay"..?? E la famiglia gay è formata da 2 gay ? e perché non 3, 4 o 18 ? Perché, dato che non vi è più il discrimine dell'apertura potenziale alla procreazione, limitare l'unione civile a 2 soggetti gay, e non arricchire e potenziare la stessa, estendendola a più soggetti ? Se " società naturale", secondo quello che intendi tu, significasse "..spontanea, non coercisa, nè imposta nè definita dalla legge..", allora anche la costituzione di una banda di ubriaconi avrebbe le caratteristiche di una società naturale !! Tu usi il termine " natura" non nella sua reale accezione, naturale appunto, ma in una culturalmente adulterata ad " usum frociorum"
no le insegnano nelle università, nei saggi e negli scritti lasciati dai costituenti, e un po' ovunque al di fuori della cerchia degli ebeti cattoestremisti. la natura in senso naturalistico non prevede le famiglie a prescindere sono pochissime le specie monogame tra le altre cose. la concezione di famiglia come marito moglie e figli è una astrazione sociale. nulla vieta l'esistenza di famiglie poliandriche o poligamiche è un fatto storico accertato e il fatto che il concetto di famiglia attuale per la società occidentale sia uno non vuol dire che sia l'unico. la procreazione non è prevista come obbligo da parte dei facenti parte di una famiglia e nulla vieta a una persona omosessuale di procreate. ripeto famiglia come società naturale non è come lo intendo io ma come lo intendono i costituenti e come lo intende l'antropologia.. la tua domanda non merita risposta. ma quanto ti piacerà aggettivare e limitare la realtà con la tua visione limitata delle cose, famiglia vera, accezione reale di... sei solo un piccolo uomo ignorante con grandi convinzioni da ignorante.
" Nulla vieta a una persona omosessuale di procreare " ??? Certo, se, in quel momento, si dimentica di essere omosessuale e compie un atto eterosessuale ! Se no, professore, mi spiegheresti, per favore, come sarebbe possibile ciò ? Non credo depositando o accogliendo del seme maschile nella poltiglia escrementizia di una cavità anale... Qui si vuole confondere la famiglia, intesa come 2 persone ( mamma e papà ) che si amano e che amano il frutto ( bambino ) del loro amore, il quale, a sua volta, in una circolarità di amore, ama coloro che lo hanno generato, con una sterile accozzaglia di bestialità infinite, degradanti l'uomo agli stadi di maggiore depravazione e alla quale destinare persino parte delle già povere risorse di una società
l'accozzaglia di bestialità ce le hai in testa. arriverà il momento che solo per averle scritte finirai davanti a un giudice con l'accusa di istigazione all'odio. piccolo ebete ignorante con grandi convinzioni da ignorante.