Chi detta l’agenda del governo sulle unioni civili?

Chi detta l'agenda del governo sulle unioni civili? - renzi avvenire unioni - Gay.it Blog

coppia_palermo_congedo1L’articolo pubblicato da Avvenire ha gettato in allarme la gay community italiana. Sui social l’opinione è quella che si stia consumando l’ennesima mediazione al ribasso, cattolici e Ncd starebbero remando contro le stepchild adoption e sarebbe in dirittura d’arrivo una riscrittura dell’intero ddl Cirinnà, che snaturerebbe la legge originaria e dilaterebbe ulteriormente i tempi di approvazione. Nell’attesa che Renzi stesso – tirato in ballo dai suoi stessi parlamentari – smentisca quelle dichiarazioni, invito a una riflessione sul perché sarebbe grave se tale scenario fosse reale.

Innanzi tutto emergerebbe l’evidenza che Renzi si fa dettare l’agenda da un partito minoritario, inesistente nelle intenzioni di voto degli italiani, che conta più inquisiti che elettori. Per chi si è proposto come novità totale rispetto al passato, sarebbe una sconfitta sul piano dell’immagine senza precedenti. Sarebbe tragico – per chi ha dipinto la vecchia classe dirigente come un esercito di spaventapasseri di palazzo – scoprire di appartenere alla stessa schiera da cui ha preso le distanze.

renzi_regionaliSecondo poi: Renzi medierebbe solo con la chiesa. Non ha avuto problemi a inimicarsi sindacati e insegnanti quando si è trattato di abrogare l’articolo 18, o di fare una riforma della scuola che assomiglia a un’immane operazione di tappabuchi (con trasferimenti forzati annessi). Ha pure umiliato la minoranza interna del suo stesso partito, accusando di “gufismo” chi gli faceva notare che la sua azione politica seguiva più l’insegna dell’arroganza, che la normale dialettica democratica. Con la chiesa, invece, ha mutato indirizzo. Questo dimostra solo due cose: o il premier ha seguito la sua natura di credente, obbedendo a sua volta a quell’istituzione che detta la linea ai suoi sottoposti (e questa non è democrazia); oppure è tornato all’ovile, stringendo la mano a CL e tradendo l’ala LGBT del suo partito in primis, per poi girare le spalle al resto del paese che crede nell’allargamento dei diritti civili.

bergoglio arcigay napoliDa queste considerazioni ne scaturiscono altre, che investono la comunità LGBT e il movimento che essa produce. A partire dai gay credenti. Da mesi, dopo l’elezione di Bergoglio, siamo stati bombardati da entusiasmi fuori luogo sui cambiamenti in Vaticano. La contrarietà espressa a chiare lettere da Bagnasco fino a qualche giorno fa, dovrebbe farli ricredere. Il loro permanere nella chiesa sembrerebbe obbedire più al timore di chissà quale inferno interiore da scongiurare, ma non incide minimamente sugli equilibri interni dell’organizzazione a cui dicono di appartenere. Discorso che si può comunque estendere ai credenti in generale che si dicono gay-friendly. Se poi vai a messa e fai spallucce rispetto a quanto accade nei palazzi, sei semplicemente complice di un sistema che lavora alacremente per il permanere delle discriminazioni.

Ci sono poi i gay del Pd, renziani soprattutto. Non tornerò sui continui insulti ricevuti da questi quando si è trattato di criticare (e giustamente) provvedimenti irricevibili. Sempre da quelle schiere sono arrivate, pappagallescamente, accuse di gufismo sulle unioni civili quando si è espresso un dubbio legittimo: partire dall’ennesima mediazione al ribasso, non porta poi a ulteriori svilimenti, come ci insegna la storia dei PaCS, poi divenuti DiCo, poi divenuti nulla? Domanda lecita, converrete. Seguita da offese. Sembra che il problema non sia l’irrilevanza di chi fa certa militanza dentro il Pd, ma il timore di chi ragiona basandosi su evidenze storiche. Se quanto scritto su Avvenire dovesse avverarsi, occorrerebbe un azzeramento totale dei quadri rainbow dentro il partito. Perché la responsabilità politica di tutto ciò cadrebbe direttamente su nomi noti e meno noti che – tra varie dichiarazioni contro il movimento – hanno millantato magnifiche sorti progressive che, al momento attuale, sono per lo più un miraggio di chi le esalta.

papa_gay_figlio2In cauda venenum: il movimento LGBT dovrà interrogarsi profondamente sulle ragioni della sua inconsistenza nel rapporto con la politica di palazzo. A cominciare dalle grandi associazioni nazionali, fino a quelle locali più rappresentative. La mancanza di strategia, i veleni interni, la presenza di personaggi mossi da carrierismo o vicini ai partiti, l’incapacità di essere forza sociale autorevole (per non dire temibile) sono tutti argomenti che dovrebbero aprire riflessioni profonde, anche laceranti, e avviare a un rinnovamento radicale di pratiche, dinamiche e rappresentanza.

Nell’augurio che Renzi si pronunci in merito, rimane da sperare che quanto pubblicato da Avvenire sia più una boutade propagandistica che una prospettiva politica reale. Sarebbe grave tornare al Vietnam del 2007 e non solo per i nostri diritti, ma per la democrazia nella sua interezza.

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2 commenti

  1. Eg. Dtt. Accolla,
    mi dispiace constatare che il suo bell’articolo trovera’ il deserto intorno…sopratutto intellettivo… il suo articolo che velatamente richiama la nostra comunita’ ad alzare il culo dalla sedia , uscire di mattina e non solo la notte, di far funzionare i neuroni del cervello non avra’ nessun tipo di riscontro fra i nostri cari Gay troppo preoccupati di vivere da eterni peter pan in attesa del principe azzurro che abbia sempre e comunque un aspetto da ventenne, muscoli da diocettenne, vigore sessuale da esercito completo dei marines, ecc. ecc… chi parla piu’ della vita di Luchino Visconti? eppure e’ stato un omosessuale che ha cambiato la vita culturale del nostro paese… chi parla approfonditamente di Pasolini?…eppure e’ stato massacrato per la sua omosessualita’ ed intelligenza acuta… e non vado oltre… chi conosce la vera vita di peggy guggenheim che era miliardiara piu’ per nome che per soldi ma ha inventato l’arte contemporanea e di cui a Venezia possiamo tutti ammirare la sua casa museo? eppure era una vera puttana… si disse che lo scandaloso non era il fatto che andava a letto con tutti ma che ne parlava… eppure lancio’ Kandinskji , Pollok… e tutti i bravi froci fanno la fila per vedere le relative mostre.. pur non sapendo un vero niente.. neanche che era cosi’ povera che il suo patrimonio personale ammontava solo a cinque milioni di euro..il nulla rispetto al patrimonio della sua famiglia… i froci a cui lei fa’ appello di difendere i propi diritti sanno che la vita reale e culturale va oltre il pene? sanno che esiste la costituzione? no, non lo sanno… si fermano al boschetto, alla spiaggia… niente di piu’. misurano qualche maglietta dal bianco sparato di Calvin klein .. si fanno crescere la barba e cinguettano che sono discriminati perche’ non possono baciare il ragazzo che portano a spasso come un cagnolino su via del corso quando piove (perche’ quando c’e’ il sole e non sono a tirar muscoli in palestra sono in qualche boschetto a fornicolare o a prepararsi per lo stupidario estivo detto gay village – basta guardare il percento di discoteca rispetto a qualcosa di piu’ impegnato culturalmente)… non e’ una critica della vita omosessuale o perbenismo, e’ semplicemente guardare con gli occhi quello che c’e’ intorno a noi froci… il sito del diavolo dentro (locale gay e associazione culturale ) per esempio… e’ li’… bello e tirato a lucido…. cosa offre? incontri su Picasso? su Leopardi?… no.. offre orge a poco prezzo… culturali s’intende… volete che le autorita’ non conoscano queste cose? non controllino..?…no… ci lasciano sguazzare.. fino a quando qualche buon cittadino o prete non rompe le palle… almeno ci controllano meglio!! i preti non le romperanno tanto molti di loro possono andarci in anonimo vi si pratica il nudismo e la pecetta da prete non te la tatuano sul braccio… ha mai visto qualche seria manifestazione in memoria degli omosessuali trucidati nei campi nazisti alla piramide? no, neanche si sa che quelle figure di metallo anonimo li rappresentano. … tanto son froci… ma noi andiamo al Qube del portonaccio… basta far cultura omosessuale… smettiamola per favore di difendere la diversita’… la splendida ilarita’ del vizietto… e di ugo tognazzi… vogliamo sposarci.. cosa? quale il senso culturale delle nostre unioni? qual’e’ lo scopo che ci prefiggiamo e la completezza interiore che vorremmo raggiungere con queste unioni ?… se poi la costituzione dice che siamo di fatto non cittadini ma vacche da spremere con tasse e servizi alla famiglia ( tanto i vecchi se li ciucciano quasi sempre i figli single e froci che restano con papa’ o mamma’) qualcuno ce li riconosce?… no, nessuno… veniamo solo associati a perversioni di tutti i tipi, innaturali che possono solo compiere un coito anale, che non hanno sentimenti e organizzano solo orgie… perversi e basta… stupidi sempre e se non lo sono devono essere invisibili… se fanno i professori bisogna guardarli a vista perche’ potrebbero insegnare a pensare ai ragazzi e ancor peggio potrebbero insegnare il rispetto degli individui di ogni genere… cazzo, questa e’ materia di preti e basta… tanto abbiamo scalfarotto , renzi, pd, serracchiani, e compagnia cantando…. se son di sinistra sono laici e ci daranno i diritti… i diritti si conquistano con la civilta’, l’impegno, la solidarieta’ , le lotte vere quelle culturali e uscendo nella societa’ civile vera… non al gay pride… no, non vogliamo perdere la nostra diversa identita’, non lo vogliamo il matrimonio dettato dai preti, non le vogliamo le unioni che servono a omologarci nello spazio residuo concesso dai preti omofobi e dai politici accattoni, noi siamo cittadini veri, che lavorano, invecchiano, vorrebbero esprimere civilta’, sentimenti, rispetto, onorare le persone che danno tutto a questo Paese compresa la vita… ma vorremmo che tutti onorassero i poveri ragazzi morti per mano dell’is perche’ omosessuali, quelli morti in iran perche’ volevano solo amarsi… quei ragazzi morti e feriti a gerusalemme perche’ al gay pride, quei raggi in russia e negli altri paesi dell’est europeo presi a botte perche’ gay… ma vorremmo che tutti fossero felici come negli usa dove vivere il propio sogno interiore puo’ diventare realta’… grazie

  2. eg. sig. di colere le leggi non si approvano ipso facto e non si lascia la discussione a 630 deputati e 315 senatori che non rappresentano la comunita’ in questione. inoltre si ricorda a tutti noi che si tratta di una legge che incide sulla vita reale delle persone e non si puo ‘ lasciare campo di ogni decisone ad altri. ognuno si deve prendere le propie responsabilita’ che per i diritti civili negli altri paesi ci sono ragazzi e ragazze che hanno fatto e fanno morti orribili… non ce lo dimentichiamo… si puo’ essere d’accordo o no sulla opinione di qualcuno e si puo’ anche dire che non comprende l’argomento ma non ci spuo’ esimere dall’esprimere la propia opinione su una legge che ci riguarda… gli omosessuali muoiono per la non espressione della comunita’ lgbt… la civilta’ e’ morta per mancanza di opinione… se fossimo piu’ coerenti come comunita’ non lasceremmo gridare gente come brugnaro.. non lasceremmo parlare gente come i preti che poi si macchiano di delitti orribili come la pedofilia ma che vengono ascoltati come dei e non umiliati come i froci dicendoci che non sappiamo amare, non siamo degni di rispetto perche’ non procreiamo ma lo prendiamo solo dietro perche’ non abbiamo altri buchi… invece le suore vergini che partoriscono all’insaputa di dio non ne hanno di buchi… (cronaca di qualche tempo fa)… la smettiamo di delegare qualcuno per noi e scendiamo veramente in piazza a fare massa critica ? o dobbiamo sempre riunirci in orge a buon prezzo al diavolo dentro di roma ?… o a sperare che qualcosa di superiore a 20 cm ci colpisca durante una passeggiata al mare o allo stupidario estivo detto gay village dove le serate dedicate alla dance e non al teatro ecc… sono 4 volte di piu??… ma pensare da cittadini ai froci riesce?… pur con tutte le critiche del caso … ci riescono??? … o parliamo solo di mutande firmate?… grazie

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