Il primo appuntamento, ci hanno insegnato, è decisivo. Occorre prepararsi adeguatamente manco fosse il concorso notarile: bisogna scegliere il taglio di capelli giusto, il vestito giusto, la frase ad effetto giusta, il ristorante giusto. Così tanti particolari a cui pensare che a volte ci dimentichiamo di capire se per caso quello con cui stiamo uscendo è anche l’uomo giusto. Eh sì, perché diciamoci la verità, ad una certa età ci piace così tanto l’amore e abbiamo preso così tante mazzate, che ormai, disillusi e sull’orlo del suicidio, ci illuminiamo persino se Rocco Buttiglione ci invita a cena. Anni e anni di zitellagine acuta, di pane amore e Sarah Jessica Parker e poi superata una certa soglia (che non è anagrafica, ma emozionale, di delusioni accumulate) si è pronti ad accollarsi persino un’uscita con Donato Bilancia. No, careh amiche perfide che invadete con i vostri commenti acidi le palestre italiche, non è disperazione, semmai speranza in un futuro migliore e fiducia cieca nel progresso umano. Tanto poi esce il sole etc. etc.
Conosco migliaia di ghei e di donne che preparano i primi appuntamenti come fossero dei briefing della Nato. Molti amici disoccupati se avessero messo lo stesso impegno a prepararsi per i colloqui, a quest’ora avrebbero sicuramente un contratto a tempo indeterminato alle poste.
Ma c’è dunque una regola per avere successo ad un primo appuntamento? In realtà, sì. Il segreto è fare le stronze.
E’ inutile girarci intorno, è una legge pre-deterministica della natura: la stronza vince su tutto. Stronza vince omnia. Se un ragazzo ci piace non solo è inutile, ma è fortemente dannoso mostrare che siamo delle brave persone, magari educate e gentili, che pagano le tasse e fanno la fila al supermercato senza lamentarsi. Trentasei anni di antagonismo fra Taylor e Brooke c’avranno pure insegnato qualcosa: più sei bitch, più gli uomini ti verranno dietro.
Trattare male gli uomini è, infatti, l’unica strategia affettiva vincente che esista al mondo a parte il sesso orale a sorpresa la mattina appena svegli (“Surprising blow-job”). Però trattare male gli uomini è anche un’arte sublime che non tutti sanno praticare. Soltanto le migliori ci riescono senza passare per un’affiliata ad un clan camorrista: Cleopatra, Mata Hari, Giuseppina Bonaparte, Liz Taylor, Sally Spektra, la regina Elisabetta, Carmen Russo. Essere stronza ma con un certo stile è, infatti, difficilissimo.
Ecco allora una lista di dieci cose che una stronza deve fare (o non fare) al primo appuntamento, per far si che non sia l’ultimo.
1. La stronza va all’appuntamento scocciata, come se fosse una visita dall’otorino. Il messaggio che deve passare è “ringrazia al cielo e accendi un cero alla Madonna del Carmelo se sono qui a cena con te, sfigato, invece di essere a casa a guardare Eva Grimaldi a Pechino Express”. Questa regola vale soprattutto se il vostro partner è figo. Più so boni, più vanno trattati come Enzo Paolo Turchi
2. La stronza al primo appuntamento si distrae facilmente, gioca con il telefonino, guarda i culi al parco maschi che transita nel locale e continua a ripetere “scusa, puoi ripetere, mi sono distratta”.
3. Toglietevi lo sguardo speranzoso da Anna dai capelli rossi ed indossate una smorfia sdegnata tipo Maria De Filippi che ha una colica renale. O Anna Wintour che vede un look di Paola Perego.
4. All’appuntamento si va sexy, eleganti, strappone come ve pare a voi, ma SEMPRE casual. La stronza non dà l’impressione che ha passato gli ultimi due giorni chiusa in bagno a prepararsi per questo appuntamento. Niente acconciature sofisticate, niente trucchi alla John Galliano. Non state andando ad una cena al MET di New York. Tanto il vostro lui vi dirà che siete bellissime comunque, poiché il suo unico intento è infilarsi nelle vostre mutande. Anche se al vostro posto arrivasse Beppe Bergomi con una parrucca dei cinesi lo riempirebbe di complimenti. Quindi non serve alcun impegno. Una buona toletta e un principio di igiene basico sono più che sufficienti. Niente maquillage alla Anna Piaggi, please.
5. A cena mangiate, non fate quelle che non toccano cibo e poi arrivano a casa e si ingozzano di Pangoccioli accovacciate sul pavimento della cucina. Il cibo è seduzione. Una persona che non mangia fa passare la voglia di schiantarla sul cofano
6. Non parlate troppo della vostra vita. Selezionate le notizie da divulgare come un’attentissima telegiornalista di Studio Aperto. E’ il primo appuntamento, c’è tempo per raccontare di quando a 22 anni avete preso la clamidia.
7. Cercate di evitare conversazioni stucchevoli sulla pace del mondo o sugli interessi in comune. Per quelli c’è Facebook. Non toccate mai e poi mai, l’argomento ex. L’uomo ha l’ansia da prestazione. Sempre. Anche se il vostro ex è Giucas Casella.
8. Potete ridere alle sue battute e farne di vostre. Essere stronza non significa essere un’asociale scontrosa e catatonica. Anzi più sarete suadenti e brillanti, più lui ci rimarrà male quando sparirete per i prossimi due giorni. Perché è quello che farete. Gli sms post appuntamento sono categoricamente vietati. Potrete richiamare il lui in questione nelle successive 48 ore soltanto se il tipo vi ha rubato lo smartphone.
9. La scelta del locale vi dirà molto sulle sue intenzioni: diciamo che se vi porta al Mc Donald della stazione di sicuro non vuole avere dei figli da voi. Se vi invita a casa sua, il cordiale messaggio sottointeso è “Servizio a domicilio”.
10. Il sesso al primo appuntamento non è vietato, ognuno fa come gli pare, ci mancherebbe. Bisogna sapere trovare il giusto equilibrio. Sì a mostrare che siete delle piccole scatenate Beyoncè di provincia, ma non esagerate. Il meglio conservatelo per il secondo appuntamento, il più importante.
LIBERTÈ FRATERNITÈ BEYONCÈ
