Come riconoscere una velata

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Velato: nel gergo gay, con il termine “velato” ci si riferisce ad una persona non dichiarata, che non ha fatto coming out.

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La mia estate ad Agrigento mi ha permesso di studiare da vicino un esemplare molto diffuso nella fauna maschile italiana: la velata. E’ inutile negarlo, i nostri uffici, condomini, comprensori, ospedali, parchi pubblici sono pieni di uomini che ancora si ostinano a paventare una quanto mai innaturale e immotivata eterosessualità. Lì vedi pascolare mano nella mano con improbabili fidanzate di copertura con la stessa naturalezza di una Manuela Arcuri che interpreta una fiction su Madre Teresa di Calcutta. Vorresti fare qualcosa per loro, tipo donargli la bibliografia completa di Marguerite Yourcenair, aiutarli a prendere coscienza di sé, ma sai che il massimo che puoi fare è regalargli un biglietto per un concerto dei One Direction.

La velata, da un punto di vista etico, si merita tutto il mio disprezzo. Non perché sia obbligatorio essere se stessi apertamente, non perché mi interessino in qualche modo i danni sociali e psicologici che provoca l’auto-repressione o l’omofobia interiorizzata, semmai ciò che mi manda in bestia è che se proprio uno vuole negare l’evidenza dei fatti che almeno ci mettesse un po’ di impegno. Meryl Streep non ha forse vinto 5 oscar e loro non riesco a far passare come credibile una banale eterosessualità? Non dico di frequentare l’Actor’s studio, ma almeno un corso di teatro parrocchiale. Che poi ci sono così tanti modelli a cui ispirarsi lì fuori, uomini che sprizzano testosterone e eterosessualità da tutti i pori come Vin Diesel, Daniele De Rossi, Rambo o Rosy Bindi. Basterebbe solo applicarsi un po’.

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Invece i nostri centri commerciali sono pieni di uomini eterosessualizzati maldestramente. Piccole Jo Squillo che indossano i loro travestimenti da buon padre di famiglia, risultando banalmente ridicoli. Mariti che hanno la stessa credibilità di Valeria Marini che interpreta lo Spirito della Fonte in Sorellina e il Principe dei Sogni o di Maria De Filippi che legge una televendita. Dov’è finita la grande scuola del teatro italiano? Giorgio Albertazzi e Anna Magnani? E’ mai possibile che nessuno abbia pensato di organizzare dei corsi di formazione gratuiti per istruire questi poveri maschi italici ? Che ci sta a fare Fioretta Mari in libera circolazione ?Un po’ di sano metodo Stanislawskij per salvare la dignità di milioni di cittadini italiani che ogni giorno pagano le tasse e lavorano per questo paese!

Nei miei primi anni a Roma condividevo l’appartamento con un tale che si ostinava a proclamarsi etero nonostante passasse i pomeriggi a cantare Gente come noi di Ivana Spagna in pigiami di flanella, assolutamente vietati dopo gli otto anni. Era davvero imbarazzante, lui così cattolico e bigotto, frequentava il coro della chiesa, parlava di donne, e poi lo ritrovavi per terra nella sua stanza mentre da solo emulava le coreografie di Rihanna. Avrei voluto aiutarlo in qualche modo, ma si sa le velate sono inavvicinabili. L’unico approccio che concepiscono è quello circoscritto ai bagni pubblici delle aeree di servizio o sulle chat anonime.

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Ecco allora, care amicheh, una lista di indizi per riconoscere una velata:

1. indossano maglioncini attillati bon ton, Ralph Lauren o Armani Jeans, rigorosamente di un colore neutro (blu o al massimo grigio), adatti a non attirare l’attenzione. La velata eviterà infatti come la morte tutto ciò che è riconducibile alla gaiezza. Di solito, però si registra una tendenza all’esaurimento verso i sessantacinque anni: dopo una vita di negazione, impazziscono, iniziano ad indossare camicie hawaiane e pantaloni di pelle, come un qualsiasi presidente di regione democristiano

2. quando si inizia a parlare di omosessualità in Tv o tra gli amici, di colpo sbiancano e cominciano a sudare vistosamente. In alcuni casi potrebbero asciugarsi il volto con un fazzoletto di seta bianca da dama dell’ottocento che tirano fuori dalla borsetta.

3. nella maggior parte dei casi, hanno fatto gli scout

4. fanno corsi di cake design

5. a Sex and the City preferiscono le fiction con Elena Sofia Ricci, tipo Orgoglio, i Cesaroni e quella della Suora. Oppure Downton Abbey. Orgoglio però batte tutte.

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6. fanno corsi di cucina a Eataly

7. per loro i ghei pride sono una pagliacciata, però amano guardare ogni anno Miss Italia con la propria mamma

8. sognano una fidanzata come Marylin Monroe o Grace Kelly. Bionda? No, morta.

9. istaurano rapporti morbosi con il proprio personal trainer, di cui conservano segretamente la foto a petto nudo rubata da Facebook fra i documenti archiviati del PC

10. hanno gli occhi vispi da dolce cerbiatta, ma a differenza di Bambi, nel loro profondo tradiscono un’irrefrenabile voglia di farsi impallinare dal bel cacciatore

11. la voce di solito ha una punta di acidità mai sopita, tipo opinionista di Uomini & Donne o Enzo Miccio che incontra una cassaintegrata vestita ai grandi magazzini

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12. fanno cose strane, tipo cantare a memoria le canzoni di Frozen o aggiungere su Facebook giovani muratori palestrati sconosciuti. Potrebbero uccidere le proprie zie per passare un’ora con Elena Sofia Ricci. Di Belen amano come canta…

13. hanno una fidanzata di copertura che finirà alcolizzata prima dei 30 anni. Le fidanzate di copertura si dividono in due tipologie distinte: quelle che lo fanno per farsi intestare una palazzina, e quelle tendenzialmente un po’ naive, che non si renderebbero conto dell’evidenza dei fatti neanche se il proprio marito fosse Cristiano Malgioglio.

14. conservano gelosamente un abbonamento a Men’s Health. Ufficialmente è per mettersi in forma, ma noi sappiamo che nessun eterosessuale comprerebbe mai una rivista di maschi sudati che fanno i pesi.

15. in alcuni casi hanno una passione ossessiva per una qualche icona ghei come la Raffa nazionale, Britney o Amanda Lear, che però giustificano da un punto di vista artistico. Le amano per la loro musica e nei casi più patologici per una fantomatica attrazione sessuale. Dico io, se ti arrapa Marcella Bella, sono cazzi tua, però di certo non ti scarichi Montagne Verdi!

Per gentile concessione di LIBERTÈ FRATERNITÈ BEYONCÈ

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