Quali foto non postare mai e poi mai su Facebook

Quali foto non postare mai e poi mai su Facebook - carmelita barbara d urso trash BS - Gay.it Blog

Questa settimana voglio dedicarmi ad un tema che mi sta molto a cuore: no, non sto parlando del ritorno in video di Monica Leofreddi, ma della vostra dignità.
Molti di voi, l’hanno persa come la verginità: in pochi secondi. Per quelli che invece ne conservano ancora un briciolo, è mio dovere- in qualità di blogger di riferimento per la comunità LGBTI molisana- fornirvi di una semplice e maneggevole guida per mantenerla.david-beckham-and-james-corden---youtube-1427726798-large-article-0

In particolare, voglio cogliere questa occasione per dedicarmi all’argomento basilare e fondante della civiltà umana ovvero “quali foto non postare mai e poi mai su FB”.

  • E’ bello essere orgogliosi del proprio corpo e denudarsi come una femen in piazza San Pietro. Alcuni di voi però rischiano un po’ di essere monotematici. Parlo di quelli che non vedono l’ora di mostrarsi in mutande in qualunque occasione, dal selfie per ricordare che è arrivata la primavera alla foto in ricordo delle vittime dell’Ebola. Ora, capisco che siete tutte delle piccole Belen Rodriguez di provincia, aspiranti modelle-attrici- cantanti- deputate nazionali, ma nella vita ci sono delle occasioni in cui bisogna mettersi le mutande. Anche solo per ricordare al mondo che avete un reddito minimo con cui comprare dei beni di prima necessità quali gli indumenti basici di biancheria intima.
  • a-MELONI-640x468Non ho nulla contro photoshop e gli effetti visivi che vi fanno sembrare tutti Charlize Theron alla notte degli Oscar. Però non esagerate, perché tanto vi sgamano. Prendete come esempio Giorgia Meloni, ogni volta che fa un manifesto sembra , tra filtri e ritocchino vari, Anna Falchi. A tal punto che la stragrande maggioranza degli Italiani pensa che Fratelli di Italia sia un film di Neri Parenti con Cristian De Sica e Massimo Boldi.
  • Io sono sempre e comunque a favore delle foto osé, ovvero, come le chiamo io, delle foto “sono nudo-sono qui” e a volte ancheBlzoRU6IAAAV3eN “sono nudo-sono qui-vi prego- ho anche lasciato la porta di casa aperta- vi pago anche il taxi”. Però vi scongiuro, cari ragazzi, un minimo di autocontrollo. Per esempio,  mostrarsi in mutande dopo aver trascorso le vacanze di pasqua a casa della nonna che per colazione vi ingorga di tagliatelle ai funghi porcini, va bene. Bisogna essere orgogliosi del proprio corpo, sempre, ma ci sono anche altre attività per fare colpo sui ragazzi che affollano l’internet, come per esempio, allevare cani soccorso alpino o produrre un disco di Patrizia Pellegrino che interpreta le canzoni Florence & The Machine.
  • Tre modelli da non imitare MAI E POI MAI quando vi fate i selfie: Belen, Justin Bieber e Barbara Durso. Il carmelita smack, a meno che non abbiate una paresi facciale o siate membri di una setta satanica, è da evitare sempre. Così come la boccuccia a becco di gallina, la smorfia da bimbo minkia e l’espressione stupita di chi si è appena accorto di avere un fagiano fra le mutande.1393945016_1-15
  • Un’altra tragedia è la foto riflessiva fuori contesto. Ora, se siete fra i templi buddisti in Cambogia va anche bene che vi fotografiate con aria assorta ed espressione mistica; la stessa espressione è però meno comprensibile quando la riproponete in un parcheggio fuori dall’Esselunga con vostra cugina Cinzia che, in posa accanto a voi, ha la faccia di chi ha appena mangiato i peperoni e non ha un Buscopan a portata di mano.
  • I vostri profili facebook sono pieni di foto artistiche che vi propongono in meravigliose location esotiche e oniriche quali parcheggi a pagamento, bar di provincia, bagni degli autogrill, uffici di vario genere, salotti Ikea e sottoscala di ogni dimensione. Apprezzo questa nuova riscoperta del neorealismo italiano di cui sono fan assoluto. Sicuramente a New York c’è qualche museo d’arte moderna che vi metterebbe in cartellone, però indugerei di più su questa enfasi verista. Il fatto che abbiate una vita non significhi necessariamente che sia interessante o degna di nota.
  • Selfie is democracy. foto-2014-08-04-alle-12.51.25Chi è contro i selfie è antidemocratico, fascista e bersaniano. Perché è giusto autocelebrarsi attraverso lo strumento della fotografia cheap, però è bene farlo applicandosi e studiando. Per esempio, spararsi un selfie dal basso è come andare al battesimo del Royal baby vestiti Sandro Ferrone. Una roba imperdonabile (a meno che non siate Sabrina Ferilli).
  • Le foto con gli animali sono belle, ma non vi rendono migliori di quello che siete. Dunque non abbiate timore di pubblicare le vostre foto in cui abbracciate una nutria come una Michela Vittoria Brambilla qualsiasi, però siate consapevoli che ciò non distoglierà l’attenzione dal fatto che siete delle persone orribili come il resto dell’umanità che vive bene anche senza le nutrie .
  • Come dico sempre, oggigiorno la sciagura più grande per un genitore è che gli nasca un figlio fashion blogger. Dunque prima di reinventarvi come piccole Anna Wintour di Torbella Monaca, fatevi un esame di coscienza approfondito. Chiedetevi per esempio: l’outfit che indosso merita davvero di essere immortalato? Devo dare questo dolore a mia madre?  Vestito così non sembro la risposta italiana alla fame nel mondo?

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