Il bello che non balla: 10 modi per scovarlo (e tenerlo alla larga)

Il bello che non balla: 10 modi per scovarlo (e tenerlo alla larga) - garko blog - Gay.it Blog

stefano de martino in slip-2Nei nostri confronti estivi in stile “Le amiche del sabato” con Lorella Landi, le mie amicheh dichiarano che sognano un uomo che le  faccia ridere, che abbia le mani curate e  che sia sensibile. La bellezza, per loro, non è importante. Infatti. E poi le vedi fidanzate con calciatori creoli con fisici adamantini scolpiti nell’ebano o con modelli appena usciti dalla pubblicità Calvin Klein. La bellezza esteriore, lo sappiamo, è un valore aggiunto, se proprio non salva il mondo, aiuta almeno a pagare gli affitti e a firmare contratti di lavoro in tempo di crisi. A volte anche a trovare parcheggio sul lungotevere il sabato sera.

 

Un uomo bello è meglio di un uomo brutto, su questo non ci sono dubbi. Certo, i gusti sono soggettivi, ognuno ha il proprio mercato e noi gay siamo un po’ come le Nazioni Unite, va bene tutto. Però sono sicuro che la stragrande maggioranza  preferirebbe passare un weekend a Positano con Adam Levine piuttosto che con Tiberio Timperi.

 

adam1Eppure  l’aspetto fisico da solo non basta. Il mondo dei locali gay è pieno di aspiranti corteggiatori di Uomini e Donne o di giovani sosia di Stefano De Martino.  Il problema sorge dunque quando la bellezza è associata all’assenza di personalità. Perché un uomo bello che non ha il quid è come Daniela Santanché senza soldi, come una lampada Ikea fulminata: inutile e ingombrante. Nel gergo metropolitano lo definiamo bello che non balla: va bene avere due pettorali che fanno provincia, ma se poi la tua attività intellettiva è pari a quella di un gruppo di liceali ad un rave party, per te Miss Italia finisce qui.

Ecco allora una lista di elementi per capire se il vostro fidanzato è un bello che non balla.

 

  • Il bello che non balla è circondato di amici belli che non ballano altrettanto. Li vedi alle serate gay indossare canottierine che dovrebbero essere illegali dopo i diciotto anni mentre danzano sulle note di Selena Gomez con dell’espressioni imbronciate sul viso.  Come dire, la risposta italiana alla fame nel mondo.
  • Il bello che non balla vive di cose semplici: esclusivissimi aperitivi gay in cui presenzia Floriana del Grande Fratello, shopping compulsivo in rinomati centri commerciali della provincia italiana, cerette inguinali degne delle migliori spaccate della nostra dea Heather Parisi, lussuosi privé al Gay village dove può  sfoggiare meravigflavia-vento1liosi selfie tra vip, giornalisti di skytg24 e quel che resta di Demetra Hampton.
  • Il bello che non balla a volte ti devi ricordare di averlo caricato in macchina. Di solito infatti non emette frasi di senso compiuto ma squittisce ogni tanto alla vista dell’apertura di una nuova palestra
  • Il bello che non balla ti fa tenerezza. E’ circondato da malelingue ghei. A Roma si dice che indossi il parrucchino, a Milano che si faccia mantenere dalla salma di famoso stilista.
  • Il bello che non balla ha frequentato di più il centro estetica sulla Tuscolana che la scuola dell’obbligo. Nulla di male in tutto ciò. Per carità, le estetiste sono figure fondamentali del vivere sociale come i medici, i poliziotti e le ragazze di nonèlarai.
  • Il bello che non balla ama frequentare tutti gli eventi. Prezzemolino più di Giada De Blank, come Giada venderebbe la propria madre all’ISIS per avere un centinaio di likes in più su Instagram
  • Il bello che non balla al mare indossa come costume una mutandina striminzita. Segretamente covi il dubbio che l’abbia comprata alla Prenatal. O che sia un residuo di un costume di scena della grandissima Pamela Prati risalente agli anni 90.
  • Il bello che non balla ama le foto di nudo. E’ vero, se lo può permettere. E noi gli siamo grati per questo. Del resto, il mondo è pieno di aspiranti Anna Falchi, basta guardare il profilo FB di Giorgia Meloni. Però  cari amici, suvvia, un po’ di creatività! Abbiamo capito che avete moltissime mutande colorate e che a Milano d’estate fa caldo, ad un certo punto bisogna inventarsi qualcosa di diverso e originale. Speriment526x297-DSRate. Superate i vostri limiti. Come ha fatto Sara Tommasi. Pura avanguardia.
  • Il bello che non balla è simpatico come la madre di Domiziana Giordano che deve pagare una multa Equitalia. A cena con i tuoi amici non parla e guarda tutti in cagnesco. Oppure si lamenta per qualche futile motivo. Tipo che da Zara non ci sono le scarpe a ragnetto maschili.
  • Il bello che non balla e l’inutilità cosmica: ti fa rimpiangere l’uscita dai palinsesti Mediaset di Fiorella Pierobon e Gabriella Golia.

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3 commenti

    1. Peccato che sia vero XD …quanti fighi che ho incontrato i quali pensano che resteranno belli a vita e poi a 40 anni quando sono vecchi vecchio marci si suicidano perché nessuno li vorrà più…

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