Strategia non troppo occulta per bocciare le unioni civili

Strategia non troppo occulta per bocciare le unioni civili - coppiagay - Gay.it Blog

Cosa nasconde l’offensiva lanciata da Repubblica un paio di giorni fa? Dopo i dubbi sulla stepchild adoption, il quotidiano ha insinuato ombre di incostituzionalità sulla legge che sarà discussa in Senato dal 28 gennaio. Secondo l’articolo sarebbe il Quirinale a porre questioni in merito a presunte confusioni con il matrimonio stabilito dalla Costituzione italiana, che il giornale, in perfetta aderenza alle opinioni erronee dei peggiori ultracattolici, riterrebbe riservato solo a coppie eterosessuali. Secondo Repubblica, quindi sarebbero opportuni emendamenti per distinguere il più possibile la legge sulle unioni civili promossa dalla senatrice Monica Cirinnà dal matrimonio come previsto nell’ordinamento italiano.

Il pezzo si fonda su due falsi storici:

  1. Una legge sulle unioni civili (e tantomeno una sul matrimonio egualitario) non andrebbe contro l’art. 29 della nostra privilegiCarta, perchè la sentenza n.138 del 2010 della Corte Costituzionale non dice assolutamente che il matrimonio in Italia è riservato a coppie formate da persone di sesso diverso, anzi, afferma che è il Parlamento che deve scegliere la modalità per tutelare le famiglie composte da omosessuali, come già avviene in molti paesi europei. I padri costituenti certamente non prevedevano l’estensione del matrimonio a cittadini dello stesso sesso, così come non ponevano in dubbio l’indissolubilità del matrimonio con l’istituto del divorzio. E’ significativa però la scelta di non includere nel testo alcun riferimento al sesso dei coniugi.
  2. Il Colle non ha posto alcuna questione in merito ad una legge che ancora non è stata neppure discussa. Eventualmente Mattarella potrebbe non firmarla una volta approvata da Senato e Camera e rimandarla al Parlamente per una discussione, ma nulla più.

bagnascoSi cerca di spostare l’attenzione dalla questione specifica della stepchild adoption a dubbi su tutto il disegno normativo, per sostenere emendamenti che saranno presentati da ogni parte politica (Pd compreso) che annacqueranno una legge che già per come è formulata appare limitante, visto che non equipara le coppie LGBT a quelle eterosessuali e le definisce formazioni sociali specifiche. Nel bel mezzo della discussione a Palazzo Madama si svolgerà il Family Day a cui il Presidente della CEI Bagnasco ha dato il placet, cercando di dettare l’agenda delle priorità da affrontare al Parlamento e a Renzi. Un atto inaudito in qualunque nazione civile europea, considerata invece una notizia da riportare senza commenti in Italia. Tra Family Day degli impresentabili Adinolfi e Miriano e l’endorsement della Chiesa, è molto probabile che alcuni emendamenti finiranno per essere approvati.

C’è un accordo occulto per far saltare la legge Cirinnà? Qualsiasi emendamento peggiorativo porterebbe il Movimento 5 Stelle e Sel a negare il voto favorevole come già annunciato da tempo e considerato i malpancisti e il no in ogni caso di Ncd e Forza Italia, la Cirinnà potrebbe essere bocciata definitivamente.

E’ questo lo scopo di una campagna mediatica che tra bufale clamorose, sondaggi fittizi e insulti omofobi sembra voler cirinnàpreparare l’opinione pubblica ad accettare un disegno politico già scritto? Una bocciatura del DDL Cirinnà non sarebbe un dramma per la tenuta del Governo, visto che Renzi potrebbe scaricare la colpa proprio sui grillini e rafforzerebbe il ruolo del partito fantasma di Alfano, pronto ad attribuirsene il merito davanti ai fedeli ultrareazionari.

Sarebbe una sconfitta totale per la comunità LGBT, invece, colpita al cuore da una bocciatura che sancirebbe la rovinosa fine di battaglie tutte focalizzate negli ultimi anni all’approvazione della timida legge che disciplina le unioni civili omosessuali.

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4 commenti

  1. Mi pareva evidente che Renzi a parte le parole non aveva alcuna intenzione di far passare le unioni civili, e infatti per anno sono rimaste nel cassetto nonostante che fossero da approvare nei primi 100 giorni di governo. Arrivati finalmente all’ultimatum, mi chiedevo: ma cosa inventeranno adesso per far saltare il banco? ed ecco qua: prima la polemiche sulle adozioni del figliastro, mitigate poi col tentativo dell’affido rinforzato che ugualmente scontentava tutti, poi le accusa che era troppo simile al matrimonio, ora la scusa dell’incostituzionalità e nuova ricerca di riformulazioni, che se non sono al ribasso sono comunque umilianti per chiunque poi vi accederà. Vedrete come per i dico si arriverà in aula, troveranno il modo di buttarla in caciara, di andare al voto segreto e di far saltare tutto, sia per le coppie omosessuali e che per le coppie di fatto eterosessuali.

  2. I ” bbbbambini” ,invece cara Francesca Poletti ,in Francia Spagna Portogallo Argentina SudAfrica Nuova Zelanda…….etc , vengono difesi dalle amorevoli cure dei preti pedofili ?

  3. è per questo che bisognava lottare per il matrimonio con tutti i diritti e doveri di quello tra uomo e donna, neanche pensare ad una legge di equiparazione ma proprio ad un estensione del matrimonio alle coppie omosessuali perchè il riconoscimento di un unione non sta nei singoli diritti (fiscali, di sussistenza, di assistenza, abitativi o altri) ma nel venir riconosciuti come una nuova e altrettanto valida forma di famiglia rispetto a quella eterosessuale, figli compresi che non sono ne un capriccio ne una battaglia ideologica.

  4. Vado controcorrente e dico che se davvero il DdL Cirinnà non dovesse passare in Aula sarebbe una benedizione per il “movimento” LGBT italiano in quanto, sancendone il definitivo fallimento, lo costringerebbe finalmente a resettarsi e a ricominciare da zero su tutt’altre basi. E sarebbe uno schiaffone anche ai tanti “velati”, “moderati”, “prudenti”, “distratti”, “benaltristi”, ecc. che ne compongono la base e che col loro comportamento hanno di fatto frenato ogni sussulto “massimalista” e favorito quella caratterizzazione esasperata verso il “divertimentificio di nicchia” che ha sempre provocato divisioni per (più o meno piccoli) interessi e disinteresse verso la Politica con la maiuscola. Finirebbe definitivamente quanto resta del collateralismo col PD e le associazioni tornerebbero a fare il loro mestiere e non a togliere le castagne dal fuoco ai partiti “amici”. Infine, stabilirebbe in modo chiaro e inequivocabile la totale incompatibilità tra l’essere LGBT e l’essere cattolici, almeno in questo momento storico, eliminando certo atteggiamento indulgente verso la Chiesa Cattolica. Insomma, si chiarirebbero molte cose in una volta sola.
    Il vero rischio, invece, è che si approvi l’ennesimo pasticciaccio, che esso venga salutato come una grande vittoria storica e che la battaglia per la vera uguaglianza venga relegata ai soliti quattro gatti magari mal visti dalla stessa “comunità” LGBT, o comunque lasciati soli e isolati a combattere mentre la maggioranza, appagata, torna nelle discoteche e nelle dark room a sognare il Principe Azzurro o la Principessa Rosa predicando “moderazione”… tra gli applausi dei nostri nemici storici che a quel punto dilagherebbero senza resistenze.
    Troppo cinico? O troppo realista?

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