Sanremo 2015, la finale: vince l’inno mondiale degli stalker

il volo vincono Sanremo 2015

sanremo 2015Buongiorno cari amici della trashcronaca. Il Festival è finito e mentre io sto cercando ancora di capire con Google Translate il testo della canzone di Lara Fabian, prima di andare in pace, è il caso di stabilire un piccolo bignami di quello che abbiamo visto, sentito, ascoltato in questi cinque giorni.
Intanto CARLO CONTI: il vero trionfatore. Con lui la Rai ha ritrovato il suo Pippo Baudo. Senza picchi: né alti né bassi ma capace di restare esattamente nell’onda dell’Italia 2015. La stessa sintonia. In alcuni punti è stato talmente noioso che sono nate in quel di Sanremo spontanee assemblee di condominio. Momenti topici: la famiglia Anania con i suoi sedici figli frutto dello spirito santo e Conchita Wurst da guardare allo spioncino a mezzanotte e passa che però “ha una così bella voce!” Nemmeno questa sera manca il marchettone alla famiglia tradizionale: una coppia sposata da 65 anni, con la nonnetta che peraltro ha il vestito più bello della serata mentre il marito, color paonazzo, deve aver subito gli effetti collaterali del lettino solare di Carlo Conti. Per l’anno prossimo, (sì perché il buon Carlo sarà certamente confermato) consiglio una bella intervista a Bertone o una bella preghiera di gruppo a inizio puntata.

sanremo_finale1Puntata finale che, peraltro, è cominciata con un bello spottone di tutta la futura programmazione Rai e di tutto ciò che esiste di orgogliosamente italiano. A partire dalla sigla con il cast di Romeo & Giulietta. Che, per cortesia: spegnete le luci e rifate le ombre cinesi delle altre sere, che ci eravamo abituati bene. Romeo è Davide Merlini che è sempre sdraiabile, ma rimane un tronco come quando faceva X-factor.
LE VALLETTE: Mi chiedo se questa esperienza abbia davvero giovato alle loro primarie carriere di cantanti. Diciamo che Emma si è mostrata corazzata contro le critche. Infatti ieri sera era vestita con la cotta di maglia. E diciamo che potrebbe dedicarsi ad altro da domani anziché girare per boutique visto che tanto, quando la vedremo vestita di blu, continueremo a immaginarcela mentre fa un cambio d’olio all’Agip. Arisa era vestita da Viennetta e Rocio un misto tra Laura Barriales e Miriana Trevisan. Il prossimo anno potremmo farne a meno.

malika ayane a sanremo 2015GIANNA NANNINI: La serata è stata condita da tanti ospiti, ma la performance magistrale rimane la sua. In tutti i sensi. Rimarrà alla storia come la questione delle tette per Janet Jackson. Parlava come Virginia Raffaele (la migliore comica in un mare di mestizia) quando imita Ornella Vanoni e sembrava Montezemolo. Il suo ciclo vitale è composto da acqua, tosse, rutto, grattata, sputo. Sbaglia due volte il ritornello della sua canzone più famosa e, secondo me, più che la tenerezza, è Equitalia a farle paura nell’anima. E pubblico: se vi alzate per la Nannini, per Tiziano Ferro vi sareste dovuti alzare, fare la ola, una capriola, mettervi in fila e, uno a uno, baciargli i piedi.

CANTANTI VARI ED EVENTUALI: Giudizi random dopo cinque giorni d’ascolto. NINA ZILLI: secondo me è al momento super sopravvalutata. Ricorda un po’ “Roxanne” dei Police, un po’ “50 sfumature di grigio” e un po’ tutte le altre che ha cantato. Chiara è già un genio per essersi fatta mandare un videomessaggio dalla Mannoia dal cesso. Il pezzo c’è ma ha sbagliato shampoo, phon e il vestito che sembra un centrino con balza ad altezza della vita. E i talent ormai hanno esaurito le scorte anche al festival. Nessun amico o x-factor tra i tre finalisti. Alcuni di loro veramente improponibili. Tipo i DEAR JACK: “Cade una stella guardandoti…”. Ecco a noi sono cascate le palnek a sanremo 2015le sentendovi, con affetto. Abbiamo rivalutato persino la Tatangelo, che io mi aspettavo a un certo punto irrompesse sul palco dell’Ariston gridando “Bastardi” a tutta la giuria tecnica.

TERZA CLASSIFICATA: MALIKA. Outsider a sorpresa. Solo al terzo ascolto della sua “Adesso e qui” ho capito che diceva “buone idee”. Mentre io capivo “buoni day”. E anche se continuo a preferire una pizza ai silenzi per cena è stata top, intensa e commuovente.
P.s. A questo punto sarei dovuto andare in bagno, ma avevo paura arrivasse la Mannoia. Come si fa?

SECONDO CLASSIFICATO: NEK. Ecco, diciamo che dopo la Nannini pure io sarei sembrato Sinatra. Detto questo, il Festival va giocato così. Distinguendosi energicamente, con un brano dal bel respiro anni ’90 e scopiazzato un po’ da tutto quello che va oggi. Perché se devi tornare come Alex Britti, tanto vale andare alle Maldive a godersi i diritti d’autore.il volo vincono Sanremo 2015
P.p.s. Vogliamo parlare del vero scandalo della serata? Alba Parietti rinchiusa in sala stampa anziché in prima fila. Conti non me lo dovevi fare.

PRIMI CLASSIFICATI: IL VOLO. Lo sapete, vero, che forse ci faranno vincere addirittura l’Eurofestival? Io sinceramente di “Grande amore” non so che dire. Mancano solo le bighe di Ben Hur e l’Armata rossa da tanto che è ridondante. E in generale mi mette un’ansia della madonna perché sembra l’inno mondiale degli stalker. La loro vittoria era talmente prevedibile che, come hanno detto quelli che hanno scommesso 100 euro alla SNAI, oggi gliene devono ridare altri 150.
Finisce così il festivalone. Ma non la trashcronaca. Lunedi è gia tempo di Isola!

 

(foto: sito ufficiale Rai)

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