The Voice: trashcronaca delle quarte blind audition

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Buongiorno miei cari, io sono già pronto con il mio pigiamone, il mollettone per tenere a bada la frangia che mi cade davanti agli occhi, popcorn e vari carboidrati per assistere alla nuova puntata di “The voice” che ha già un pregio: almeno stavolta non si inizia con suor Cristina, un passo avanti notevole.
Il primo concorrente di stasera è un simpatico bear che racconta di come fosse sposato e poi abbia scoperto di essere gay e abbia così deciso di mettersi un gilet a pois, pantaloni militari e papillon animalier. Io più che farlo cantare gli ordinerei uno spritz… la marchesa direbbe: orrore triplo orrore.
Comunque abbiamo capito quale sarà la categoria disagiata di stasera: il mondo lgbt. E pensate che Carmine-favolosa-cubista punta sulla vera avanguardia: canta (in una lingua nota solo a lui) “Blurred lines” nota canzone dedicata all’allupamento per le portatrici di vagina. Che giusto! Meno male che Piero dice: “Mi sono gasato per il tuo look”. Peccato non poter dire lo stesso dei giudici dato che indossano gli stessi abiti da 4 settimane.

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Io fossi stato nel suo compagno gli avrei consigliato di cantare “Don’t cha” ma capisco che non sono tutti così avanti. Il nome d’arte di “the voice of bear” è comunque Kavour con la K e sempre il buon Pelù in vena di simpatie chiosa con “era dai tempi della scuola che volevo parlare con Cavour”,. Ecco Piero pure io volevo mandarlo a quel paese per tutti i 4 che ho preso e, ahimè, non posso farlo nemmeno a “The voice” E non lo fa nemmeno Raffa e che si gira e da novella Lambertucci, lo apostrofa con un: “Vieni con me e ti faccio perdere 10 chili”. Che poi è questa la filosofia del programma no? Non ti guardano, ti scelgono, si girano e ti mettono a dieta.
Lui per il solito assioma per il quale un gay che non va con la Carrà è un po’ come una lella che non va con Noemi, cede al richiamo della sirena e sceglie Raffa.
Quindi mò la suora ci sta. La ragazza di colore ci sta. Il gay è arrivato. Casi umani: a iosa. Mancano un cieco, un trans e magari un talento. Tra l’uno e l’altro.

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Ecco anche di chi mi ero dimenticato: l’aspirante o simili lesbica che si ispira ai Foo Fighter ma canta Katy Perry. J-ax la sceglie: “Hai trasformato una canzone da centro commerciale in una bella storia” Possibile che sono io l’unico che al centro commerciale becca sempre e solo i Modà? Comunque mia cara Federica: il gilet di jeans solo se sei Madonna nel 1986. E poi basta con questa cosa “la musica è la mia vita”: anche quello fa molto 1980, manca giusto la chiave di violino sul polso. Per me sei un “no” anche se mi dai l’idea di assomigliare un po’ a Laura Chiatti: ovviamente se avesse fatto vita da provinciale e non da attrice hollywoodiana.
Poi arriva Claudia che canta “Mi sei scoppiato dentro il cuore”: una che canta bene, che scandisce le sillabe, che non urla, che non ha tragedie personali. E non si girano. J-Ax le dice: “Per conquistarmi ci vuole arroganza e dovevi fare l’ultimo acuto piegata in avanti in modo da farmi sentire il tuo alito”. Esattamente il ritratto di Suor Cristina.

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Io comunque me li immagino i moduli di iscrizione a “The Voice” anzi “The problem”: Nome? Hai avuto recenti lutti in famiglia? Hai problemi fisici o malattie? Fine del modulo. E’ chiaro che se hai troppi parenti ancora in vita non puoi fare il cantante, visto che la media dei genitori dei concorrenti è uno 0,66 periodico. Ad esempio il prossimo concorrente evidenzia il suo problema dal nome: Forlenzo. Che sembra uscito tipo da fantasilandia. “Abbiamo chiamato nostro figlio così in onore ad un generale”. Ecco , io allora il mio lo chiamo Badoglio. Ahimè non si gira nessuno e il caro Forlenzo può tornare amabilmente sulle navi da crociera a far ballare la macarena alle tardone con il tacco 2.
E da lì comincia la sagra dei famosi “trombati altrove”: quelli che hanno avuto una carriera più o meno lucente in gruppi e si ritrovano qua. C’ è Emiliano, eliminato ai bootcamp di X-factor. C’ è Pietro dei Piquadro di Amici, nei gloriosi anni in cui si chiamava ancora Saranno Famosi, che canta “Losing My Religion” e J-Ax è convinto di conoscerla solo lui. Poi c’ è Valerio dei 99 Posse. Capite? I 99 Posse. Io rivoglio i comunisti che mangiano i bambini.
Raffa intanto continua la sua crociata per quelle che hanno la taglia oltre la 42. Persino il povero Jimmy Ingrassia non va bene, perché ha la parola grasso nel cognome. Poi figurarsi Nadia Marino, che sembra la signora Sobrino.
E c’è tutta una varia umanità: da quello che canta “Like a Virgin” in versione reggae a quello che sceglie “Tu sei lei” cantandola come Ligabue e prendendosi gli insulti di chiunque.

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Che poi io tutto ‘sto sbattimento per diventare la nuova Elhaida Dani non lo capisco.
Tipo Federica, che ci fa riaprire l’eterno discorso se sia giusto avere i leggins come pantaloni. E che ha sbagliato armadio, parrucchiere, estetista… voce. E si presenta pure con “Mama knows best” con cui Elhaida si presentò ai provini lo scorso anno.
Finalmente arriva Stefano, che non ricordo se ho visto in un altro talent o se mi ha scritto su Grindr. Bravissimo non c’è che dire. Con “l’acuto caprino alla Mengoni” come è stato definito. Vedete a che serve fare gli urletti di riscaldamento quando trovate la vostra taglia durante i saldi da H&M? Comunque ( e vi giuro che non è uno scherzo) il sito ufficiale di Stefano è ClandestineFantasie.it. Non c’è da aggiungere altro.
Prossima settimana ultima puntata di blind e poi i giudici potranno finalmente cambiarsi e soprattutto magari chiamare i vigili per far togliere quella macchina parcheggiata davanti agli studi quando i concorrenti entrano…

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