"Tremaglia li chiamava ‘culattoni’, io li chiamo ‘diversi’, quando non parlo in pubblico mi scappa anche ‘culattoni’. Io invece sono orgoglioso di essere normale". A parlare così è l’ennesimo esponente del parlamento che ostenta normalmente la sua omofobia. Si tratta di Gabriele Cimadoro, deputato Idv nonché cognato del leader di partito Antonio Di Pietro che, alla Zanzara su Radio 24 si rallegra del fatto che "per fortuna noi eterosessuali siamo la maggioranza, loro una minoranza, altrimenti…" prima di garantire che "Di Pietro rappresenta un po’ il machismo, anche nelle sue espressioni verbali".
Di Pietro nel frattempo ha preso le distanze dalle dichiarazioni del cognato definendo le parole di Cimadoro "stupide e irresponsabili". "Mi dissocio e mi scuso – ha aggiunto il presidente dell’Idv – anche a nome del partito, con tutta la comunità gay, alla quale rinnovo affetto e stima". Ma le scuse non sono bastate né a Franco Grillini, che per lo stesso partito è responsabile per i diritti civili, né alla deputata del PD Anna Paola Concia. Quest’ultima ha detto che "il grande problema italiano è che nel nostro Parlamento l’omofobia non solo è tollerata o considerata una questione irrilevante, ma addirittura risulta compatibile con un ruolo istituzionale". Per questo "mi appello ai presidenti Fini e Schifani affinché ci sia in futuro una censura netta ed efficace per il prossimo membro delle istituzioni che si permetterà di avere parole di disprezzo nei confronti dei cittadini omosessuali e transessuali. Del resto, in paesi più civili del nostro, affermazioni come quelle di Cimadoro sarebbero state sanzionate con misure decisamente severe e definitive".
Quanto a Grillini, il consigliere reginale dell’Italia dei Valori ha definito le parole del collega "squallide e penose, degne del peggior bar sport. E visto che il nostro distribuisce patenti di normalità è bene dire che se uno che parla così è normale Dio ci scampi. Forse Cimadoro, che si crede, a torto, pure simpatico, non sa che il presidente di Pietro è il primo firmatario della legge contro l’omofobia. A questo punto è proprio lui, che insulta malamente un suo collega di partito e d’aula a cui va la mia solidarietà, che si dovrebbe auto sospendere da un partito che riconosce i diritti delle persone omosessuali e lotta contro gli insulti omofobi che tanto gli piacciono. Chiedo a Cimadoro di scusarsi con la comunità Lgbt e in ogni caso – ha concluso – preannuncio il ricorso alla commissione di garanzia del partito".
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