Capita sempre più spesso che coppie gay si scontrino con i regolamenti cimiteriali dei comuni italiani che non prevedono la possibilità, per i conviventi, di essere riconosciuti come coppie di fatto impedendo, quindi, ai due partner di essere seppelliti l’uno accanto all’altro. E’ successo in provincia di Varese, ad esempio dove due comuni hanno avuto atteggiamenti completamente opposti rispetto allo stesso problema.
E’ di oggi la notizia che Sergio Lo Giudice, capogruppo Pd al Comune di Bologna ed ex presidente nazionale di Arcigay, ha presentato un ordine del giorno in cui chiedeche venga modificato il Regolamento di Polizia Mortuaria in modo che riconosca anche le coppie di fatto.
”Oggi il nostro regolamento – spiega Lo Giudice – non tiene in nessun conto, in caso di decesso e degli adempimenti conseguenti, della presenza di un eventuale partner non sposato. In caso di cremazione, per esempio, il luogo di dispersione delle ceneri può essere indicato, in mancanza di una volontà espressa, dai familiari fino al sesto grado o perfino dagli affini, ma non dal compagno o dalla compagna di una vita”. Lo Giudice osserva inoltre che ”la tumulazione alla Certosa è possibile per coniuge, figli o genitori non residenti di una persona già sepolta nello stesso luogo, ma la possibilità di riposare accanto è negata a una coppia di fatto nelle stesse condizioni”. L’ordine del giorno è stato presentato in Commissione Affari istituzionali e mandato in Consiglio comunale per l’approvazione.
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