La Giornata Internazionale contro l’omofobia “costituisce un momento importante per porre al centro del discorso pubblico il tema del diritto di tutti i cittadini, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale o identità di genere, a vedersi garantita l’uguaglianza e la parità di trattamento”. Ad affermarlo è la ministra per le Pari Opportunità, Josefa Idem, che domani, alle 10 al Senato, alla presenza del presidente di Palazzo Madama Pietro Grasso e della Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, si confronteraà, con i rappresentati delle associazioni lgbt.
«Ho voluto incontrare tutte le associazioni impegnate in questo delicato settore per iniziare, oggi, assieme a loro un percorso nuovo fondato sulla centralità del rispetto della persona», aggiunge. «Purtroppo ancora oggi – prosegue la ministra – le persone Lgbt sono vittime di gravi violenze e discriminazioni dovute principalmente all’ignoranza e al pregiudizio. Sono convinta che la lotta ad ogni forma di violenza e discriminazione nei confronti delle persone Lgbt richieda un intervento sul piano culturale, oltre che giuridico, per scardinare gli stereotipi e i pregiudizi che stanno alla base degli atti e dei comportamenti omofobici e transfobici».
«Ritengo che sia molto importante dare visibilità al tema dell’omofobia – prosegue Idem – per stimolare quel cambiamento culturale che porterà anche nel nostro Paese una piena coscienza dell’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità per tutti. Ringrazio sin da ora il presidente del Senato Grasso e la presidente della Camera Boldrini per la sensibilita’ sempre mostrata su questi temi perche’ garantendo la loro presenza a questo incontro sottolineano quanto sia importante per il nostro Paese porre le basi per una societa’ che vuole essere aperta, moderna ed inclusiva per tutti».
Chi invece non vuole sentire parlare di pari opportunità è il collega di governo Graziano Delrio, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, che in un’intervista a Vanity Fair ha spiegato la sua posizione sui matrimoni tra persone dello stesso sesso. «I diritti individuali vanno tutelati per tutte le coppie. Ma il matrimonio nel nostro ordinamento è un’unione tra sessi diversi».
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