Milano. Il ventiduenne cantante sardo ha presentato il suo nuovo lavoro con uno speciale show case aperto a poche elette fan e ai giornalisti. Così diverso sarà in tutti i negozi e in digitale dal prossimo 20 marzo. Dieci tracce inedite, di cui una, la cover di “Hallelujah” di Leonard Cohen, in esclusiva per iTunes. Tutto il disco è suonato dal vivo in studio, senza l’ausilio di computer per mantenere l’autenticità delle registrazioni live. Anticipato dal singolo “Amami”, l’album porta il titolo di una canzone contenuta nel cd, firmata dello stesso Scanu. Un brano dal testo autobiografico e dal titolo piuttosto ambiguo. “Del mio talento vado fiero ma l’ho celato dentro la normalità…”, così inizia la canzone e tutti ci siamo chiesti se si trattasse di un coming out ufficiale.
Valerio, cosa significa il titolo del tuo album, diverso da chi?
È qualcosa di diverso dai miei lavori precedenti, più intimo e più mio. Anche se non sono autore di tutti i testi, molti di questi sono creati sulla mia esperienza di vita perché ho lavorato a stretto contatto con autori e produttore.
Nella canzone parli di trasgressione, puoi spiegarti meglio? I nostri lettori sicuramente si chiederanno se si tratta di un coming out da parte tua.
No. La canzone esprime un concetto che va oltre l’amore. È qualcosa di più intimo, che ognuno può interpretare come vuole. Si riferisce all’originalità di ogni individuo. La trasgressione può farti diventare originale. Ad esempio, io da ragazzino avevo 9 e 10 in latino, eppure ero pieno di piercing e tatuaggi. Grazie ai bei voti ricattavo mia madre per farmi dare il permesso per fare queste cose. Lo vedevo come un modo di trasgredire allo stereotipo di secchione in giacca e cravatta.
Quanti piercing hai?
Nove e ne ho tolti tre, e sette tatuaggi. Ho iniziato a farli a quattordici anni
Cos’è cambiato in te dopo la vittoria del festival di Sanremo di due anni fa?
Sicuramente ho avuto un’evoluzione umana e musicale, grazie anche ai tanti live e al contatto con il pubblico.
Il tuo amico e collega Pier Davide Carone si è esibito all’ultimo festival con Lucio Dalla, cosa pensi della sua improvvisa scomparsa e dell’outing postumo?
Siamo rimasti tutti sconvolti, artisti e non, nessuno se lo aspettava dopo averlo visto recentemente al festival. Dalla è stato uno dei pochi artisti che si è espresso positivamente anche nei miei riguardi. Per Pier Davide è stata una brutta batosta, Dalla aveva preso il progetto molto a cuore e per lui era un punto di riferimento. Per quanto riguarda l’outing e quello che abbiamo potuto vedere e capire attraverso il suo compagno, non trovo niente di strano. Siamo nel 2012, la società si è evoluta, non dovremmo portare avanti cose che ormai non stupiscono più nessuno.
Ti sei iscritto all’università, giusto?
Sì, Lettere e Filosofia con indirizzo musicale, ma a causa dei numerosi impegni non ho avuto modo di frequentare i corsi.
Quanto è importante per te il contatto con le tue numerose fans?
Moltissimo. Ti aiuta a capire tutte le sfaccettature dell’essere umano, grazie al loro diverso modo di approcciarsi.
Le accontenti tutte?
Cerco di fare il possibile. Seguo personalmente la mia pagina ufficiale Facebook e conosco quasi tutte, mi ricordo anche i loro nomi e cognomi. Ma se mi chiedono di sposarle, dico di no!
Valerio Scanu presenterà il disco ai suoi fan con tre speciali show case nelle librerie Mondadori: lunedì 19 marzo a Milano (Corso Vittorio Emanuele II, ore 16.30), martedì 20 marzo a Marcianise (provincia di Caserta, Centro Commerciale Campania, Località Aurno, 1, ore 18.00) e mercoledì 21 marzo a Roma (P.zza Cola di Rienzo, 81/83, ore 16.30).
di Francesco Belais
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