Ci spieghi quello che è successo?
Volentieri. Noi abbiamo un sistema tale per cui dopo 20 minuti cambiano i "program". È una cosa che ci richiede Sky. Con 10 ore di diretta sarebbe molto più semplice stare con le inquadrature sempre sulla stessa stanza. È successa una bagarre perché alcuni si sono improvvisamente accorti di questo cambio di inquadrature, ma è una cosa che c’è sempre stata.
E chi decide cosa e chi inquadrare?
Il cambio di ambiente nell’inquadratura è automatico: lo fanno le macchine. Per questo non possiamo garantire il contenuto. Al contrario, su Canale5 sono io che decido cosa mandare in onda.
E riporterai l’episodio su Canale5?
Non mi va di strumentalizzare la vicenda: a noi la sessualità dei ragazzi è l’ultima cosa che interessa. Non è certo un requisito che chiediamo nei casting. Poi se loro ne vogliono parlare sono fatti loro. È un programma diverso dal Grande Fratello. Ancora più che è una vicenda trapelata non per volontà di Sebastiano ma per ingenuità di Cassandra.
Che ne pensi di questo outing da parte di Cassandra verso Sebastiano?
I ragazzi parlano in maniera sponanea, come se non fossero in diretta. Escono insieme, vivono situazioni al di fuori della scuola. Poi davanti alle telcamere possono anche riportare quello che si sono confidati fuori dagli studi televisivi, ma devono imparare che se non vogliono far uscire dettagli non li devono dire e basta, proprio perché siamo in diretta e non vogliamo né possiamo tagliare nulla.
Come viene vissuta l’omosessualità nel programma?
In maniera molto naturale. Le capacità contano più della sessualità. È una cosa che vale anche per me: nessuna mamma mi è mai venuta a dire «non ti affido mio figlio perché sei gay». E poi abbiamo appena debuttato con lo spettacolo A un passo dal sogno dove la questione gay viene affrontata in maniera molto naturale.
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di Daniele Nardini
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