Al Festival Mix gli amori bisex di Françoise Sagan

La vita di eccessi e spericolatezze della scrittrice popolare francese nel discreto biopic ‘Sagan’ con una fenomenale Sylvie Testud. Ma gli amori, sia etero che lesbo, sono pudicamente accennati.

Al Festival Mix gli amori bisex di Françoise Sagan - saganBASE - Gay.it
3 min. di lettura

Al Festival Mix gli amori bisex di Françoise Sagan - saganF1 - Gay.it

«Io non scrivo. Descrivo». Così definiva il proprio lavoro Françoise Sagan, una delle scrittrici popolari francesi più controverse, amate e odiate allo stesso tempo, divenuta un caso letterario a soli diciott’anni con l’epocale ‘Bonjour Tristesse’ divenuto un celebre film di Otto Preminger con Deborah Kerr e David Niven, morta cinque anni fa devastata da alcol e droghe, in completa solitudine e indigenza. Abbiamo potuto riscoprire la sua vita tumultuosa, eccessiva e appassionata in un discreto biopic presentato ieri sera al Festival Mix di Milano, ‘Sagan’di Diane Kurys (‘Les enfants du siècle’). 

Al Festival Mix gli amori bisex di Françoise Sagan - saganF2 - Gay.it

Autrice di romanzi best-seller in grado di tradurre alla perfezione la sua malinconica visione del mondo («La vita, alla fine, non è che una questione di solitudine») e interpretare con puntigliosità quel sottile, annoiato disagio che stava dilagando nella società borghese tra i ’50 e i ’60, Françoise Sagan divenne ben presto il facile bersaglio dei critici puristi che definivano ‘musica minore’ la sua prosa semplice ma non scarna, intrisa di inquieto e disilluso sentimentalismo, rinfocolati dalla contestata vittoria del Prix des Critiques nel 1954 proprio per ‘Bonjour Tristesse’. Sagan era uno pseudonimo – si chiamava Quoirez, il padre era un facoltoso industriale – scelto tra i personaggi minori della Recherche proustiana, una principessa ottocentesca. 

Al Festival Mix gli amori bisex di Françoise Sagan - saganF3 - Gay.it

Al successo precoce seguì una vita di eccessi rocamboleschi, una passione sfrenata per auto di lusso e alta velocità (finì anche in coma a causa di un brutto incidente), salotti mondani e hotel prestigiosi, cavalli da corsa e gioco d’azzardo: il suo numero feticcio, l’otto, le fece vincere altrettanti milioni di franchi al casinò di Deauville che le permisero di comprarsi una sfarzosa magione per le vacanze. Ovviamente era l’otto agosto e lei puntò per due volte consecutive su un singolo estratto, proprio l’otto!

Sfrenata anche in amore, la Sagan ebbe due mariti, uno dei quali gay, e un figlio che abbandonò presto e non volle più vedere per tutta la vita. Si legò anche a due donne, l’ex modella Peggy Roche, forse l’unica, vera grande passione della sua vita, con cui visse quindici anni, e l’abbiente Ingrid Mechoulam che fu il suo angelo protettore negli ultimi anni della sua vita ma contribuì all’isolamento senza riuscire a farla emergere dalla dipendenza cocaina, ormai cronica, per cui subì un processo. 

Al Festival Mix gli amori bisex di Françoise Sagan - saganF4 - Gay.it

Il biopic ‘Sagan’, inevitabilmente un po’ televisivo (è la riduzione per il grande schermo di una miniserie tv in due puntate), asciuga al massimo ogni accenno sentimental/sessuale, sia etero che gay: si intuisce che il marito è omosessuale da un casto braccio intorno al collo dell’amante maschio, mentre l’intimità saffica è resa implicita dalla convivenza nella stessa abitazione. Ciò limita anche l’approfondimento psicologico delle relazioni stesse, ammorbidendo la carica trasgressiva di questi rapporti come venivano percepiti allora dall’opinione pubblica. Il vantaggio, però, è evitare un eccesso di sentimentalismo che già pervade le pagine della prolifica Sagan (circa cinquanta opere fra romanzi e pièces). 

L’autrice sostiene infatti che «scrivere è come avere un affaire amoroso, è un’urgenza sensuale. Ma è anche un modo intelligente di ingannare la noia e di dimenticare ciò che manca di essenziale. Si ama per sfuggire alla solitudine, ecco la vera tristezza!».

Al Festival Mix gli amori bisex di Françoise Sagan - saganF5 - Gay.it

Chapeau alla bravissima protagonista, Sylvie Testud, incredibilmente somigliante alla vera Sagan, pinocchietto minuto con caschetto bombato, sguardo irrequieto e mimica spiccia. È lei, infatti, il vero fulcro di quest’operazione un po’ troppo timorosa nel contenere gli aspetti parossistici dell’esistenza della Sagan, quali la dipendenza dall’alcol (dal film si evince appena) e l’amicizia con Mitterrand che le causò un lungo processo per evasione fiscale legato allo scandalo delle tangenti della società petrolifera Elf, completamente cassato nella versione cinematografica.

Pochi se lo ricordano – e anche il film glissa su questo episodio – ma la Sagan fu presidente di giuria al Festival di Cannes nel 1979 e rivelò pubblicamente le pressioni a cui fu sottoposta per assegnare la Palma d’Oro ex-aequo a ‘Apocalypse Now’ e a ‘Il tamburo di latta’. Che donna!

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

I film LGBTQIA+ della settimana 25/31 marzo tra tv generalista e streaming - film queer 2 - Gay.it

I film LGBTQIA+ della settimana 25/31 marzo tra tv generalista e streaming

Culture - Federico Boni 25.3.24
Johnny Sibilly di Pose, Phillip Davis è il suo nuovo fidanzato. Le foto social - Johnny Sibilly e Phillip Davis - Gay.it

Johnny Sibilly di Pose, Phillip Davis è il suo nuovo fidanzato. Le foto social

News - Redazione 28.3.24
Main art da Mediterranea Inferno di Eyeguys Lorenzo Redaelli e Santa Ragione, videogioco gay LGBRQIA+ vincitore ai premi Independent Game Festival Awards

Il videogioco LGBTQIA+ italiano Mediterranea Inferno vince uno dei più importanti premi del settore

News - Matteo Lupetti 25.3.24
Hari Nef sarà la leggendaria icona trans Candy Darling nel biopic prodotto da John Cameron Mitchell - Hari Nef Candy Darling - Gay.it

Hari Nef sarà la leggendaria icona trans Candy Darling nel biopic prodotto da John Cameron Mitchell

Cinema - Federico Boni 27.3.24
Valentina Gomez, la candidata repubblicana che sui social brucia "libri LGBTQIA+" con un lanciafiamme (VIDEO) - Valentina Gomez - Gay.it

Valentina Gomez, la candidata repubblicana che sui social brucia “libri LGBTQIA+” con un lanciafiamme (VIDEO)

News - Redazione 28.3.24
Yemen, 9 uomini condannati a morte tramite “crocifissione e lapidazione” per presunta sodomia - crocifissione - Gay.it

Yemen, 9 uomini condannati a morte tramite “crocifissione e lapidazione” per presunta sodomia

News - Redazione 28.3.24

Hai già letto
queste storie?

Estranei - All of Us Strangers, recensione. Andrew Scott e Paul Mescal nel nuovo meraviglioso film di Andrew Haigh - 003 001 S 02013 - Gay.it

Estranei – All of Us Strangers, recensione. Andrew Scott e Paul Mescal nel nuovo meraviglioso film di Andrew Haigh

Cinema - Federico Boni 30.10.23
Milano Carriera Alias

La carriera alias al Comune di Milano è finalmente realtà, Monica J. Romano “Una vittoria per le persone trans* e non binarie”

News - Giuliano Federico 12.3.24
Saltburn, recensione. Barry Keoghan e Jacob Elordi tra sesso, bugie e satira sociale - Saltburn Jacob Elordi - Gay.it

Saltburn, recensione. Barry Keoghan e Jacob Elordi tra sesso, bugie e satira sociale

Cinema - Federico Boni 19.10.23
tdor-2023-milano

Milano: “dove sono finiti registro di genere e carriere alias?”

News - Francesca Di Feo 10.11.23
milano checkpoint

5 anni di Milano Check Point, tra prevenzione e sensibilizzazione

Corpi - Redazione Milano 13.10.23
Marius Madalin Musat e Jonathan Bazzi

Jonathan Bazzi “Cos’ha Milano di inclusivo e anticlassista?”, aggredito in Porta Venezia con il suo compagno Marius Madalin Musat

News - Redazione Milano 4.1.24
Tutto ciò che mai avremo: Saltburn, la queerness e l’ossessione di classe - Sessp 16 - Gay.it

Tutto ciò che mai avremo: Saltburn, la queerness e l’ossessione di classe

Cinema - Federico Colombo 2.1.24
Milano, inaugurato il "murale dei diritti" con 200 volti di persone che hanno lasciato un segno - murale dei diritti 1 - Gay.it

Milano, inaugurato il “murale dei diritti” con 200 volti di persone che hanno lasciato un segno

News - Redazione 9.10.23