Se due coincidenze fanno un indizio, e tre sono un prova, cosa ci fanno quattro attori ben noti al pubblico gay nel nuovo serial tv di Green Arrow? Forse è meglio partire dall’inizio: nel 1941 la DC Comics, visto il buon successo di Batman, ideò un supereroe molto simile a lui, ma dai toni più progressisti. Anche Oliver Queen era un multimilionario che aveva deciso di combattere il crimine senza l’uso di superpoteri, tranne quelli derivati dai suoi gadget speciali, che però erano tutti contenuti nelle sue freccie. Infatti decise di ispirarsi a Robin Hood e di farsi chiamare Green Arrow, e cioè Freccia Verde, facendosi accompagnare da una giovane spalla, Roy Harper in arte Speedy, di cui era anche il tutore legale. Purtroppo, però, Green Arrow non divenne mai troppo popolare, anche se il taglio delle sue avventure non era per niente banale, tant’è che negli anni ’70 fu il primo supereroe a doversela vedere con i problemi di tossicodipendenza del suo giovane protetto!
D’altra parte, essendo meno popolare di altri eroi, gli sceneggiatori potevano permettersi di sperimentare di più. Sia come sia Green Lantern non ha mai appeso il costume al chiodo, e negli anni ha saputo sempre rinnovarsi in maniera interessante, tant’è che è stato uno dei pochi supereroi DC Comics ad avere un ruolo davvero importante nel serial tv "Smalville", dedicato alla giovinezza di Superman. "Smalville" ha puntato i riflettori sul potenziale di questo personaggio, e ha spinto il canale americano The CW a produrre "Arrow", un nuovo serial che lo vede protagonista e che probabilmente arriverà presto anche in Italia. Dopo il buon successo dell’episodio pilota, infatti, è stata confermata una prima stagione, e la cosa davvero interessante è che questo serial sembra essere studiato a tavolino per coinvolgere gli spettatori gay, puntando su un cast di richiamo proprio per questo genere di pubblico. Al di là del fatto che il supereroe ha diversi elementi in comune con Batman, infatti, per il ruolo di Oliver Queen è stato scelto il prestante Stephen Amell, che ha esordito nel 2004 nella versione americana di "Queer as Folks" e ha partecipato anche al serial gay "Dante’s Cove".
Nel ruolo di Speedy, invece, c’è Colton Haynes, che si è già fatto svestire nel serial "Teen Wolf", e che – nonostante non abbia ancora sciolto le riserve sul suo orientamento sessuale – in passato ha partecipato a diversi servizi fotografici per riviste gay come XY, in cui – tra l’altro – non si faceva problemi a baciare altri ragazzi. Per il ruolo di Deathstroke, mortale mercenario e avversario dell’eroe, è stato chiamato Manu Bennet, che è diventato un’icona omoerotica mostrandosi più volte senza veli nel serial "Spartacus", quando intepretava il gladiatore Crixus. Infine, nel ruolo di Merlyn, altro storico avversario di Green Lantern munito di arco e freccie, è stato scelto l’attore gay dichiarato John Barrownan, peraltro visto e rivisto in vari serial cult per il pubblico gay, tra cui "Torchwood" e "Desperate Housewifes". Certo c’è la possibilità che si tratti solo di una lunga serie di coincidenze, tuttavia la sensazione è che i produttori del serial abbiano voluto lanciare un vero e proprio messaggio in codice al pubblico omosessuale, che evidentemente inizia ad essere ritenuto un target molto appetibile.
Soprattutto per gli sponsor che acquisteranno spazi pubblicitari durante la trasmissione del serial, e che evidentemente vogliono attirare un pubblico che – forse – ha ancora un po’ di soldi da spendere in questo periodo di crisi economica generale. Oltretutto questa scelta sembra essere condivisa sempre più spesso anche dal mondo del cinema, dove i superhero movies sembrano avere la tendenza ad ammiccare sempre più spesso al pubblico omosessuale: basti pensare all’imminente film di Superman, che in diverse scene lo presenterà in chiave muscle bear, o al tanto atteso nuovo film di Wolverine, che ha già lanciato una campagna pubblicitaria che punta tutto su Hugh Jackman in versione smagliettata. E probabilmente questo è solo l’inizio!
di Valeriano Elfodiluce
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