Che l’attore ventitreenne Daniel Radcliffe volesse togliersi di dosso il marchio baby-fantasy imposto dal successo planetario di Harry Potter l’aveva dimostrato cinque anni fa lui stesso recitando, anche nudo, nello spettacolo teatrale Equus in cui uno psichiatra indagava sull’attrazione erotica di un ragazzo per i cavalli. “I miei gusti sono semplicemente fuori dalle convinzioni”, ha dichiarato l’ex maghetto al Sundance Film Festival di Robert Redford, vetrina del cinema indipendente in corso a Salt Lake City in Utah, dove è stato presentato Kill Your Darlings, esordio dell’americano John Krokidas che ha incendiato le pagine dei giornalisti presenti al festival.
Radcliffe interpreta il ruolo del poeta gay Allen Ginsberg nella ricostruzione di una storia vera ma poco nota, avvenuta nella cerchia intellettual-libertaria della Beat Generation: l’omicidio del professore David Kammerer (Michael C. Hall di Six Feet Under) da parte di un amico di Ginsberg, Lucien Carr (Dane DeHaan che vedremo in Lincoln), di cui Kammerer si era innamorato a tal punto da perseguitarlo in maniera ossessiva. L’aggressione avvenne durante una rissa fra ubriachi e Carr gettò il corpo di Kammerer nel fiume Hudson. Carr confessò l’omicidio agli amici della Beat Generation che lo coprirono ma furono scoperti: Burroughs e Kerouac finirono in prigione.
Hanno destato scalpore le varie scene d’intimità e in particolare una di sesso esplicito fra DeHaan e Radcliffe che, a questo proposito, ha dichiarato un po’ infastidito: «Non vedo perché una scena di sesso gay debba essere più scioccante di una etero. Per me nessuna delle due lo è. Ciò che mi ha stupito di più sono tutte queste domande sulle scene di sesso gay. Volevo rispondere: “Sapete che ho fatto Equus, vero?”. È proprio strano il fatto che queste persone pensino che l’argomento del film sia più scioccante. Non abbiamo neanche avuto il tempo di sentirci a disagio: abbiamo girato la scena di sesso esplicito in circa un’ora e mezzo. John mi ha aiutato fornendomi molti suggerimenti tecnici su quello che mi sarei dovuto aspettare nei vari stadi delle riprese […] Film come questi non possono essere realizzati a meno che quelli che ne sono coinvolti non li amino».
Da sempre molto gay-friendly, Radcliffe ha finanziato il Trevor Project, associazione no-profit che si occupa soprattutto di prevenzione contro il suicidio di adolescenti gay. Nel cast di Kill Your Darlings appaiono anche Elizabeth Olsen nel ruolo di Edie Parker, l’abbiente moglie di Burroughs, e una ritrovata Jennifer Jason Leigh in quelli di Naomi, la madre schizofrenica di Ginsberg.
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