Continua la nostra classifica dei 10 film gay più attesi del 2015 [guarda qui la prima parte]
Non c’è due senza te di Massimo Cappelli con Fabio Troiano, Dino Abbrescia, Belen Rodriguez (commedia, Italia)
Commedia leggera su una coppia gay convivente, Moreno e Alfonso (Fabio Troiano e Dino Abbrescia), il cui equilibrio sentimentale è messo in crisi dall’apparizione della bellissima Laura (Belen Rodriguez) di cui Moreno s’invaghisce. La situazione si complica con l’apparizione di Niccolò (Samuel Troiano), nipotino di Alfonso, che dovrà convivere con lo zio e il suo fidanzato, i quali però si fingono eterosessuali. Confessiamo di avere qualche pregiudizio che speriamo venga smentito dalle immagini dopo aver visto alcune foto di scena in cui si può vedere Fabio Troiano vestito da sposa. Trash in agguato?
Paternity Leave di Matt Riddlehoover con Jacob York, Charlie David, Chris Salvatore (commedia, Usa
Commedia surreale americana sulla scia di un classico diretto da Jacques Demy nel 1973, “Niente di grave, suo marito è incinto” con Mastroianni e la Deneuve. La relazione fra Greg (Jacob York) e Ken (Charlie David) viene sconvolta da una notizia incredibile che ha del miracoloso: Greg aspetta un bambino da Ken.
Come gestire l’inaspettata paternità? E come far sapere al mondo questo evento inaudito? Risate e riflessioni su uno dei massimi tabù sociali, la genitorialità omosessuale.
Daddy di Gerald McCullouch con Gerald McCullouch, Dan Via, Juan Miguel Arias (commedia, Usa)
Realizzato grazie a una campagna di finanziamento online su Kickstarter, racconta di una ‘silver fox’, un signore gay sulla cinquantina inoltrata, Colin, che s’innamora di un ragazzo molto più giovane, Stewart, col quale cerca di pianificare una vita in comune. Nel ruolo del protagonista troviamo il regista stesso, mentre Dan Via, ossia Gabe McMillan nella serie tv “Anyone But Me”, interpreta Stewart.
Dyke Hard di Bitte Andersson con Lina Kurttila, Peggy Sands, Alle Eriksson (commedia, Svezia)
Cinescheggia svedese simpaticamente impazzita, è una bizzarra commedia musicale underground su un gruppo lesbico post-punk e le sue scombinate avventure in cui si materializzano ninjas aggressivi, carcerati rivoltosi, gang di motocicliste e un misterioso miliardario. Lo vedremo probabilmente in circuitazione nei festival queer.
Io e lei di Maria Sole Tognazzi con Margherita Buy, Sabrina Ferilli, Alessia Barela (sentimentale, Italia)
Ecco la strana coppia formata da Margherita Buy e Sabrina Ferilli che potrebbe rinverdire il poco esplorato cinema lesbico italiano (dopo “Viola di mare” del 2009 c’è ben poco da segnalare). Le due apprezzate attrici romane interpretano rispettivamente l’architetto Federica, introversa e riservata, con un figlio avuto da un precedente matrimonio, e l’ex attrice Marina, ora gestore di un’enoteca, da sempre lesbica e dal carattere solare. Quando s’innamorano l’una dell’altra, prendono di comune accordo la decisione di andare a vivere insieme. Papà Ugo sarebbe orgoglioso? Speriamo.
Guarda anche: I migliori film gay del 2014 [parte 1 & parte 2]
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