Caro Fabio ciao.
E’ la prima volta che ti scrivo anche se leggo volentieri i tuoi scambi epistolari con gli altri ragazzi e ti faccio dunque i complimenti sulle tue belle e “delicate” risposte. Ho appena letto la lettera di Luca, che ti chiedeva il perché si innamori di ragazzi etero. Anch’io molto spesso mi trovo in questa situazione e, da bravo psicologo, mi ero appunto dato la stessa risposta che hai dato tu a lui (purtroppo…). Io invece vorrei proporti il mio problema.
Io non sono gay, sono quello che tecnicamente si definisce transessuale. Sappiamo dunque di cosa stiamo parlando. Da bravo e vero trans, pratico solo rapporti di tipo passivo e non mi piace che mi si tocchi il mio coso… nei rapporti che normalmente ho però tutti i ragazzi vorrebbero toccare o succhiare o comunque usarlo e la cosa a me non va, mai.
Andando di questo passo, come potrò mai trovare un ragazzo con cui avere una storia se tutti comunque vogliono da me quella parte di mascolinità che io invece non posso dare?? Ad interventi chirurgici ancora non ci penso e non so se mai li farò. Ma la solitudine si fa pesante e non trovare qualcuno che mi sappia volere così come sono, senza compromessi, è davvero difficile….cosa dovrei fare?? grazie,
Mariano
Carissimo…Mariano… è un po’ strano chiamarti così, ma d’altra parte così ti firmi…
Ho la sensazione che tu abbia un po’ di confusione in testa e, prima che tu prenda una qualunque decisione, sarebbe il caso facessi un po’ di chiarezza intorno e dentro di te. Vorrei iniziare dalla cosa meno importante, ovvero la terminologia, anche se dietro un nome, un termine si nasconde un mondo. Direi che tu tecnicamente sia un transessuale NON operato, diverso da chi si veste saltuariamente da donne e chiamato volgarmente travestito, ma ancora più diverso da chi è un transessuale operato. Un transessuale operato infatti è una persona che, attraverso un’operazione definitiva, decide di cambiare sesso. Un percorso serio, non facile, doloroso, e fatto dopo un lungo, lunghissimo iter sanitario, burocratico, legale, ecc. ecc. Chi decide di intraprendere questa strada lo fa dopo un attento esame della sua situazione e, soprattutto, di quello che realmente vuole e si sente.
Tu invece mi dici di non voler cambiare sesso, e la cosa è già diversa. Capisco il tuo disagio e la tua frustrazione nell’avere rapporti sessuali con persone che ti vedono, in qualche modo “anche” uomo, ma la cosa non mi meraviglia. Conosco alcuni trans che si prostituiscono, che mi raccontano che il 90% dei loro clienti etero (ah ah ah) vogliono avere solo ed esclusivamente rapporti passivi (mooolto passivi…). Sul perché questo accada potremmo aprire capitoli e capitoli dedicati alla stranezza del genere umano…ma non abbiamo né il tempo né la preparazione adatta per affrontare seriamente il caso.
Mi rendo perfettamente conto della tua difficoltà a trovare un compagno che ti accetti per quello che sei, o perlomeno che ti accetti per quello che tu senti di essere. Purtroppo però non esiste una ricetta segreta, un libretto per le istruzioni…magari! la difficoltà a trovare l’anima gemella (ammesso che esista..) è la cosa più democratica che esista: è uguale per tutti!!! etero, gay, lesbiche, trans, bisex, ricchi, poveri, comunisti, fascisti, bianchi, neri e per la prima volta nella storia dell’umanità, riguarda anche…signore e signori…belli e brutti!!! ma ahimè non si conosce una pozione per far innamorare qualcuno di noi…so che ci sta lavorando Harry Potter, ma ancora non è pronto.
A parte gli scherzi Mariano, hai scelto una strada difficile e nella vita dovrai sicuramente faticare più di altri per ottenere, a volte, nemmeno la metà di quello che per altri sarà semplicissimo da raggiungere. Ma se questa è la tua scelta (sicuramente ponderata), dovrai avere forza, coraggio e tanta, tanta determinazione. Io posso solo dirti (magra consolazione…) che ho massimo rispetto di tutti quelli, di tutte quelle che fanno scelte come la tua. Buona fortuna!
Fabio
di Fabio Canino
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