Rivoluzione agli Oscar.
Per la prima volta un attore gender-fluid, Kelly Mantle nella commedia Confessions of a Womanizer, risulta candidabile sia nella categoria dei migliori attori che in quella delle migliori attrici. Sottoponendo il materiale all’Academy, i produttori hanno proposto di prendere in considerazione la doppia possibile candidatura che è stata accettata. È la prima volta che un attore/attrice risulta eleggibile in entrambe le categorie. In passato diversi attori che hanno interpretato ruoli transgender sono stati nominati all’Oscar: pensiamo a John Lithgow (Il mondo secondo Garp), Hilary Swank (Boys Don’t Cry, per cui vinse la prima statuetta) e Eddie Redmayne (The Danish Girl). L’unico caso di vincitore dell’Oscar in un ruolo di genere diverso dal proprio fu Linda Hunt per l’interpretazione di un nano nell’avventuroso Un anno vissuto pericolosamente di Peter Weir.
La doppia candidatura è stata possibile anche grazie a una norma dell’Academy che risale a soli due anni fa: attori e attrici eleggibili sono elencati in due liste distinte, mentre prima risultavano nella medesima, senza distinzione di genere.
Kelly Mantle è diventata celebre in America per aver partecipato come drag queen nella sesta edizione dello show televisivo RuPaul’s Drag Race e per aver recitato a teatro in Vampire Lesbians of Sodom. È apparsa in numerose serie tv quali Will & Grace, The New Normal e Nip/Tuck.
In Confessions of a Womanizer interpreta una prostituta transessuale, Ginger, che diventa amica di un tipo arrogante, Richie (Andrew Lawrence), collezionatore seriale di conquiste femminili finché non incontra Megan (Jillian Rose Reed). L’interpretazione di Kelly Mantle è stata particolarmente apprezzata dalla critica e a questo punto potrebbe entrare nella cinquina dei/delle finaliste.
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Anche Jaye Davidson nonminata nel 1993 come miglior "attore"