Valid Foto presenta a Barcellona gli scatti di Stanley Stellar, Joana Biarnés e Chantal Regnault in una spettacolare collettiva sulla mascolinità e sul mondo LGBT.
Curve maschili, sguardi, un uomo “puppy” a quattro zampe: tutte queste scene hanno un comune denominatore: il fetish, inteso non come atto pratico, ma come addizione a qualcosa che stimola la fantasia e non solo.
Fetiches, questo il nome della mostra, è un viaggio attraverso la rappresentazione del corpo maschile e delle estensioni della sessualità. Ma non solo: è anche un territorio di ricerca, perché in molti casi è lo spettatore a dare un significato alle opere, e spesso totalmente diverso da quello che vuole comunicare il fotografo.
“La serie delle palestre, per esempio, non è esplicitamente gay, ma è stata percepita come tale dal pubblico“: spiega Fernando Peracho, direttore della sala, mostrando le immagini in cui pugili e atleti degli anni ’30 si allenano, per arrivare agli scatti che immortalano gli atleti dei nostri giorni.
Tra gli autori spagnoli di Fetiches, Tony Catany, National Photography Prize nel 2001 e Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere in Francia che ha dedicato quattro anni della sua vita a ritrarre il nudo maschile in una serie intitolata Dreaming Gods. Gli scatti che si possono vedere a Barcellona sono tra i più belli di Fetiches: una schiena maschile in bianco e nero che sembra una scultura, oltre ad un rivenditore nudo immortalato senza testa e il ritratto dei primi anni ’90 di un giovane a Río Caribe, in Venezuela, uno dei pochi scatti a colori della mostra.
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