Ian McEwan è uno scrittore scomodo, provocatorio, geniale, autore di sorprendenti capolavori queer.
Faceva vestire da donna il bambino che seppelliva coi fratelli la madre sotto una colata di infelicità nel tristissimo Il giardino di cemento, turbava una coppia etero col fascino maschile di un demonio fatato nel bellissimo Cortesie per gli ospiti (certo, nel 1990, con Rupert Everett diretto da Paul Schrader su script supremo di Harold Pinter), faceva perseguitare un uomo sconvolto da un incidente in mongolfiera da un altro uomo travolto da passione totalizzante e ossessiva nel magnifico L’amore fatale, diventato un film grazie a Roger Michell e, nel cast, nientemeno che Daniel Craig, Rhys Ifans e Samantha Morton.
McEwan aveva sostenuto l’anno scorso, scatenando l’ira della comunità LGBT, che “l’identità in quanto identità, esattamente come un consumatore desiderabile, può essere estratta dagli scaffali di un supermarket dell’identità personale, una sorta di numeretto nero pronto da indossare: per esempio, alcuni uomini in possesso di un pene si identificano in donne e chiedono di entrare in college per sole donne, e il diritto di cambiarsi in camerini per donne”.
“Definitemi pure di vecchio stampo, ma penso a persone col pene come uomini. Ma so che entrano in un mondo difficile quando diventano transessuali e ci dicono che sono donne, diventano donne, ma è interessante quando senti parlare, adesso, del conflitto tra femministi/e e la gente in questo gruppo, questa comunità”.
Lo scrittore inglese del manichino gender che si ribella al feticismo più estremo nella raccolta di racconti Primi amori, ultimi riti (1975) ha appena vinto il Premio Bottari Lattes Grinzane della sezione La Quercia, ideato da Caterina Bottari Lattes dell’omonima Fondazione di Monforte d’Alba, con la seguente motivazione: “Si tratta di uno dei più importanti e letti scrittori europei contemporanei. Narratore di vasta, varia e viva immaginazione, che spazia dall’attualità al recente passato, dalla realtà alla fantasia, dal tragico al comico, e si muove nei più diversi formati: romanzo, racconto, libri per bambini”. La Giuria Tecnica è composta dal Presidente Gian Luigi Beccaria, Leonetta Bentivoglio, Valter Boggione, Vittorio Coletti, Giulio Ferroni, Laura Pariani, Enzo Restagno, Alberto Sinigaglia e Marco Vallora.
Nel giorno dell’anniversario della morte di un altro grandissimo, William Faulkner, seguente alla nascita del sublime scrittore gay Jean Cocteau, questa vittoria di McEwan annuncia una sua imperdibile lectio magistralis che si terrà il 13 ottobre, insieme alla premiazione, al Teatro Busca di Alba.
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