Che sia davvero come dice lui? "Il più grande, scrittore, e uno dei pochi Scrittori, mai apparso sulla faccia della terra" ? Lo scrive anche in questo libro (a pag. 49) e lo ripete da quando ha cominciato a pubblicare. Molti l’hanno preso come il delirio di un inguaribile narciso, altri l’hanno considerata come l’espressione di un’incontrastabile stravaganza. Eppure, col trascorrere degli anni, Aldo Busi ha dimostrato a tutti la sua assoluta buona fede. E questo ennesimo manuale, se non bastasse la sterminata bibliografia che lo precede, conferma il suo grande valore di scrittore e di comunicatore.
Certo, per apprezzare la scrittura di Busi, per cogliere tutti i significati nascosti ed evidenti della sua irrefrenabile prosa, non basta una lettura distratta. Lo scrittore pretende attenzione. Esige da parte del lettore il difficile compito di andare oltre le sue provocazioni che hanno fatto storcere la bocca di tanti ben pensanti.
Se Busi resterà nella Storia della letteratura – e pare proprio di sì, se si sono accorti di lui anche all’Istituto dell’Enciclopedia italiana che gli dedica una voce nella prossima edizione – ci resterà prima di tutto per il suo originalissimo uso della lingua grazie al quale tutto risulta complicatissimo e semplice allo stesso tempo.
Beh, non vogliamo intimorire nessuno. Anzi, desideriamo invitare tutti alla lettura di questo delizioso Manuale del perfetto papà che completa l’indagine sulle figure dei tanto amati e odiati genitori (l’anno scorso, sempre per Mondadori, è uscito il Manuale della perfetta mamma nel quale sono memorabili le pagine che lo scrittore dedica alla sua propria madre).
Cosa avrà risposto Aldo da bambino alla solita scellerata domanda di qualche idiota adulto: "A chi vuoi bene di più, alla mamma o al papà?". Noi piccoli bimbi gay consapevoli o inconsapevoli abbiamo senz’altro risposto "la mamma!" della quale amavamo e invidiavamo segretamente tutto. Ma forse il piccolo Aldo per spirito di contraddizione ha risposto "Il papà! No, la mamma! No, nessuno dei due!", esercitandosi fin da allora a disorientare il suo interlocutore.
Ma niente paura, questo libro diverte, affascina, stimola molte riflessioni e qualche volta commuove (beh, sì, perché no?). Gli amanti dello scrittore ci ritroveranno tutto il Busi-pensiero concentrato nella definizione e contemporanea demolizione della testosteronica figura maschile per eccellenza. Ma come sempre anche questo manuale è una scusa per parlare di tutto il mondo che ci circonda, cosicché Busi riprende il suo discorso sulla famiglia, la sessualità, la Chiesa, la società e su mille altri aspetti che circondano padri, madri e figli di oggi.
Senza dubbio un libro da leggere e da regalare al proprio genitore, ma solo se pensate di avere il tempo per poterglierlo poi spiegare, povero papà !
Aldo Busi, Manuale del perfetto papà (beati gli orfani), Milano, Mondadori, 2001, Lire 24.000
di Alberto Bartolomeo
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