JEM ICONA GAY

Nella prima metà degli anni '80 in America, in piena era reaganiana, una fumetto scandalizzò il pubblico presentando temi mai visti prima nei cartoon. E con un omaggio alle Drag Queen.

JEM ICONA GAY - misfits - Gay.it
5 min. di lettura

Per capire quella piccola rivoluzione che la serie animata di Jem ha rappresentato è doveroso inserirla nel giusto contesto. La prima metà degli anni ’80 era da poco trascorsa, e negli Stati Uniti MTV con i suoi video iniziava a diventare un punto fermo per i giovani. Nel frattempo gli USA erano in piena amministrazione Reagan, il che non lasciava molto spazio a iniziative che non fossero “politically correct”. Tuttavia la ditta Hasbro decise di cavalcare l’onda della nascente “MTV generation” e iniziò a studiare una bambola che fosse la versione riveduta e corretta di Barbie, mixandola con una buona dose di pop anni ’80 e dotandola di un look vagamente glam: il suo nome era Jem. Per lanciare questa linea di bambole la Hasbro produsse una miniserie animata che, lanciata in tutto il mondo in contemporanea, mise in chiaro da subito che era qualcosa di mai visto prima… La sigla di testa, montata come un video clip, presentava l’affascinante cantante protagonista e i suoi capelli rosa fuksia, mentre dava mostra della sua sensualità e – cosa inaudita – baciava spudoratamente un ragazzo sulla bocca!

JEM ICONA GAY - jempic224 - Gay.it

La cosa che lasciò tutti a bocca aperta, però, fu che la prima puntata iniziava… Con una ragazza in lacrime al funerale del padre! Nei cartoni americani di morte non si era mai parlato, men che meno di quella dei propri cari! La ragazza orfana si chiama Jerrica Benton, e ha ereditato dal padre la gestione di una casa d’accoglienza per ragazze sole (la Starlight House) e la co-proprietà della casa discografica Starlight Music, da spartire con l’impresario Eric Raymond. La Starlight Music serve a finanziare la Starlight House, ma Eric Raymond si rivela presto un individuo senza scrupoli che vuole tenere per se gli introiti e la gestione della casa discografica, facendo del gruppo punk-pop delle Misfits il suo punto di forza. Jerrica è disperata, ma a sorpresa riceve un ultimo lascito dal padre: un paio di orecchini che in realtà sono i mini proiettori di un super computer senziente (Sinergy, in Italia “Energy”) capace di generare immagini virtuali iperrealistiche.

JEM ICONA GAY - techrat - Gay.it

Sfruttando questa capacità Jerrica diventa la cantante Jem, e con la sorella Kimber e le amiche Aja e Shena forma il gruppo delle Holograms, per contrastare il perfido Eric Raymond e le Misfits.
La prima miniserie di Jem era tutta incentrata sulla battaglia fra le Holograms e le Misfits, per il controllo della Starlight Music, e la storia è ricca di colpi di scena e tabù che si infrangono: per raggiungere il loro scopo Eric e le Misfits non esitano a corrompere minorenni, assoldare delinquenti e quant’altro… E in più di un occasione rischiano anche di commettere degli omicidi! Nel frattempo Ryo, tecnico delle Holograms nonchè ragazzo di Jerrica, si innamora anche di Jem non sapendo che lei e Jerrica sono la stessa persona, diventando di fatto un bigamo impenitente da qui in poi!

JEM ICONA GAY - britta - Gay.it

La prima miniserie si conclude, ovviamene, col trionfo delle Holograms, ma il suo successo è tale che spinge la Hasbro a produrre una seconda serie, una terza e una quarta, per un totale di sessantacinque episodi, ognuno dei quali presentava due o tre canzoni di Jem (interpretate da Britta Philips – vedi foto) o delle Misfits, montate come video clip, ma pertinenti alle storie raccontate.
Durante lo svolgimento della serie c’è modo di affrontare una quantità di argomenti scomodi: la violenza in famiglia, la guerra del Vietnam e persino la tossicodipendenza fra i minorenni, solo per citarne alcuni.Ovviamente non mancano episodi meno realistici e assai kitch, ma la qualità complessiva della serie è decisamente sopra la media.
Considerando il contesto in cui la storia si muove, era inevitabile che l’omosessualità e gli ammiccamenti fra le righe (e persino espliciti, in qualche caso) non siano mai mancati.
Al di là del look delle cantanti protagoniste, che sembra un omaggio neanche tanto velato al mondo delle Drag Queen (e che probabilmente tante Drag Queen ha ispirato…), i personaggi omosessuali (ovviamente non dichiarati, ma riconoscibilissimi), nella serie non sono mai mancati! Partendo da Techrat, l’occasionale aiuto tecnico delle Misfits (e che in origine doveva ispirarsi addirittura a Boy George!), passando per alcune delle ragazze della Starlight House e toccando buona parte dei comprimari di ciascun episodio.
Perchè, dunque, questo cartone si è interrotto all’improvviso all’inizio della quarta serie ? La risposta è molto semplice: è rimasto vittima di se stesso! La serie era finanziata dalla Hasbro fondamentalmente per promuovere le bambole, ma quando i genitori vedevano il cartone si rifiutavano di aquistarle per non corrompere ulteriormente la propria prole! Questo accadeva soprattutto con le bambole delle Misfits, che rappresentavano dei personaggi davvero troppo sopra le righe: Pizzazz (in Italia “Pizza”), Roxy e Stormer, oltre a sfoggiare un look aggressivo e provocante, erano portatrici di valori decisamente poco “american way of life” (nonchè di un velato lesbismo) e di conseguenza, nonostante il successo del cartone, la Hasbro cessò di finanziarlo a causa delle basse vendite dei giocattoli.

JEM ICONA GAY - riot - Gay.it

Il colpo di grazia, però, giunse con l’arrivo di un terzo gruppo nella serie, ancor più spregiudicato delle Misfits: gli Stingers. Il leader degli Stingers, Riot, nonostante esibisse un certo interesse per Jem, era perlomeno bisessuale e tutto in lui (dai conflitti col padre, all’abbigliamento, allo stile di vita), era un inno all’orgoglio gay (per fare un esempio una delle sue canzoni, in italiano, suonerebbe “Questo sono io… Prendere o lasciare!”).
Se pensate che Jem non possa mancare nella vostra videoteca, se non vi spaventa l’inglese e avete una carta di credito, sarete felici di sapere che negli Stati Uniti è da poco uscito il primo box che raccoglie in quattro DVD la prima e la seconda serie di Jem (ventisei episodi).
A quanto pare le cose fatte bene non passano mai di moda.
Abbiamo parlato di:
Titolo: “Jem – The complete first and secons seasons
Editore: Wea Corp
Zona: USA – Canada
Costo: 44 $
Diponibile sui web international store (come www.amazon.com).
Se non conoscete l’inconfondibile sound delle Holagrams, delle Misfits e degli Stingers cliccate qui.
Se vi interessa saperne di più sulla “voce” di Jem andate sul sito https://www.brittaphillips.com/
Se siete curiosi di sapere davvero tutti i retroscena della serie cliccate https://members.tripod.com/~jemlist/index.html

di Valeriano Elfodiluce

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