Sesso, fantascienza, risate, ma anche un vago retrogusto amarognolo. Sono gli ingredienti di Cosmicomiche orgasmiche, “Romanzo erotico”, come viene definito in copertina, di tale Tiresia, del quale nelle Note sull’autore viene riportato di tutto (altezza, peso, colore degli occhi, stato civile, romanzo preferito e così via fino alla frase d’abbordaggio preferita) eccetto il vero nome. L’unica cosa certa di chi ha scritto “Le avventure di Zzzttp, Supereroe del sesso“, è che «Tiresia è lo pseudonimo d’uno degli esponenti della Scuola Bolognese: un cluster culturale senza stereotipi o ruoli definiti che comprende giovani amici romanzieri, poeti, saggisti, traduttori, giornalisti e sceneggiatori» eccetera.
Identificato – si fa per dire – il colpevole, veniamo al misfatto: le Cosmicomiche orgasmiche sono, in tutti i sensi, una vera e propria orgia letteraria. Certo, Tiresia non è Samuel Delany, il più famoso e autorevole scrittore gay di fantascienza, e nemmeno Italo Calvino, autore delle Cosmicomiche originali di cui lo scrittore orgasmico violenta (in senso buono, s’intende) il titolo. E certo, la classe non è sperma, e qui di sperma ne scorre a fiumi. Ma d’altra parte Tiresia non è nemmeno Carlo Vanzina (in senso cattivo, s’intende): insomma, se pensate di prendere in mano questo libro e di limitarvi a farvi quattro risate e magari un paio di pippe, rischiate di rimanere delusi, soprattutto dopo le prime quattro o cinque inculate. Con una fine metafora, si potrebbe dire che rischiate anche voi l’inculata (in senso doloroso, s’intende).
Fuor di metafora, invece, veniamo al dunque: Zzzttp è un extraterrestre cui è stata affidata la missione di salvare la Terra dalle forze del Male, e per fare questo si infila nella testa e nel corpo di un terrestre, tale Leonardo. Attraverso lui scopre, in una girandola di avventure orgiastiche, sadomasochistiche e onanistiche quanto meno improbabili (o no?), i piaceri del sesso, nella fattispecie del sesso omosessuale, e si innamora di uno degli amanti di Leonardo. Allo stesso tempo, però, scopre anche che una serie di personaggi apparentemente irreprensibili sono in realtà vittime dell’ossessione del sesso, celata da un’ipocrisia castrante (nei confronti degli altri) che si scopre essere proprio lo strumento di cui si serve Abraxàs, il Maligno contro cui si battono le forze del Bene rappresentate da Zzzttp, per cercare di conquistare la Terra.
Sotto accusa, forse un po’ semplicisticamente, tutte le religioni, nessuna esclusa, dal cattolicesimo all’Islam, dai Testimoni di Geova a Scientology. Di certo c’è che in questo modo viene esclusa la fallaciana condanna unilaterale dell’islamismo, il che male non è. Tutti questi culti, indistintamente, combattono la libertà sessuale e disprezzano le donne e il diverso. Le donne? Già, perché come in molti altri romanzi di fantascienza più seri o seriosi che parlano di omosessuali (e transgender), anche in questo c’è una buona dose di femminismo. Magari tra le righe, magari solo in nota («Perché nessuno dice mai che ogni maschio dovrebbe almeno una volta nella vita provare ad accogliere un altro maschio, per acquisire una tolleranza e una comprensione e un rispetto altrimenti inattingibili nei confronti delle donne?»), ma qualche volta anche esplicitamente e in maniera ben più corrosiva e radicale: «”Non c’è nemmeno una donna”, sussurrai. “Per loro la donna non esiste”, chiosò cupamente Leonardo, “Per loro le donne non hanno nulla d’umano”. “È terribile… perché le odiano?”. “Perché portano la gonna meglio di loro”, ghignò». E la risata liberatrice si trasforma in un ghigno sarcastico.
Tiresia
Cosmicomiche orgasmiche (Le avventure di Zzzttp, Supereroe del sesso)
Zoe, 107 pp., 9 €
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di Selene Verri
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