Due lesbiche della Costa Rica, Laura Florez-Estrada e Jazmin Elizondo, sono state arrestate e potranno passare 6 anni in prigione … per essersi sposate. Ecco la storia, molto particolare, di Laura Florez-Estrada e Jazmin Elizondo.
Le due lesbiche della Costa Rica erano riuscite a sposarsi a fine estate per un caso fortuito: a quanto pare Jazmin Elizondo risultava uomo secondo il suo certificato di nascita del suo Paese!
Quasi un segno del destino, dato che in Costa Rica non è legale il matrimonio gay, no?
Le due riescono anche a registrare il matrimonio, grazie al loro avvocato ma non sempre “tutto è bene cio’ che finisce bene“.
Le due spose gay della Costa Rica, dopo esser riuscite a coronare il loro sogno, purtroppo ricevono un reclamo criminale dal direttore del Registro Civile, Luis Bolanos (che sporge uguale denuncia anche verso l’avvocato che ha permesso “tale reato”).
Bolanos punta ad annullare il matrimonio provando che è stato condotto illegalmente, sulla base del certificato di nascita “falso” di Jazmin Elizondo. Per questo tipo di “crimine”, in Costa Rica si rischiano dai 2 ai 6 anni di reclusione, in base alla situazione.
Le due donne hanno giurato che combatteranno contro l’annullamento del loro matrimonio, contro tutto e tutti, in speranza che la loro battaglia possa servire a mobilitare la situazione delle unioni – matrimoni gay in Costa Rica.
Nell’Agosto del 2015 il Presidente della Costa Rica ha presentato una proposta di legge molto importante verso le unioni gay. La proposta prevede che se una coppia gay di uomini o donne hanno vissuto assieme per piu’ di tre anni sono da considerare una coppia “stabile” e vanno protetti e non discriminati per il loro orientamento sessuale, giudicati come una coppia eterosessuale.
Oltre a questo, recentemente, un giudice della Costa Rica ha riconosciuto legale un unione gay basandosi sulla legge che proibisce le discriminazioni sessuali.
Considerando queste situazioni positive, Laura Florez-Estrada e Jazmin Elizondo sperano di poter risolvere in qualche modo la loro situazione e crediamo che il Presidente della Costa Rica, il buon Luis Guillermo Solís, speri la stessa cosa alla luce della sua innovativa (per il Paese) proposta di legge.
Se amare è un crimine, siamo tutti criminali.
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