La vita di Virginia Woolf, la scrittrice dei ‘moments of being‘, della descrizione senza filtri e partizioni della vita della mente e del cuore, autrice di opere straordinarie, come La signora Dalloway, Al faro e Le onde, è stata più volte rappresentata sul grande schermo (si pensi al bellissimo The Hours, per cui Nicole Kidman vinse tra l’altro l’Oscar).
Molto è stato mostrato e raccontato della sua vita, del suo lavoro e del suo animo fragile e travagliato ma spesso, almeno nelle narrazioni cinematografiche, si è tralasciato un elemento essenziale della sua personalità: Virginia Woolf era bisessuale e i suoi contatti con le donne rappresentarono una fonte insostituibile del suo piacere e della sua ricerca letteraria e intellettuale. Disse una volta: “Mi piacciono le donne. Mi piace il loro anticonvenzionalismo. Mi piace la loro completezza”.
Questo amore sconfinato per il femminile si incarnò più volte in rapporti sentimentali concreti, come accadde nel caso della la lunga e tormentata relazione con un’altra scrittrice, Vita Sackville-West. Proprio con l’intento di recuperare queste pagine importantissime e poco note della biografia di Woolf è nato il progetto della regista britannica Chanya Button (Burn Burn Burn): Vita & Virginia – questo il titolo del film – sarà incentrato sull’amore tra le due scrittrici.
Basato su un testo teatrale, il film racconterà la storia d’amore tra le due donne, che erano entrambe sposate con degli uomini e ebbero molti amanti durante la loro vita. Tra l’altro una mini-serie della BBC del 1992, Portrait of a Marriage, aveva invece raccontato la relazione tra Vita e un’altra donna, Violet Trefusis, anche se a dire il vero si concentrava soprattutto sul matrimonio della scrittrice con Harold Nicholson.
Tornando a Woolf, in uno dei suoi libri più famosi e amati, Orlando, raccontò in modo indiretto alcuni aspetti della sua storia con Vita. Il libro del 1928, che rappresenta tra l’altro uno dei primi romanzi incentrati sulle questioni di genere, è stato portato sul grande schermo, riscuotendo grandi apprezzamenti, anche per la straordinaria presenza di dell’incantevole Tilda Swinton.
Il legame tra Vita e Virginia fu eternato proprio da quel grande romanzo: Orlando, infatti, era dedicato proprio a Vita. L’opera è costellata da numerosi riferimenti biografici alla donna, pensiamo all’abitudine che accomuna l’androgino personaggio di Orlando e Vita Sackville-West di presentarsi in società con abiti maschili.
Orlando, che verrà definito dal figlio della Sackville-West come “la più lunga lettera d’amore della storia”, rappresenta la testimonianza scritta dell’amore che legò appassionatamente due grandi donne e letterate del loro tempo.
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