Gay.it https://www.gay.it News, Diritti LGBTQ, Pride, Omofobia, Forum, Video e Foto Thu, 18 Apr 2024 21:24:45 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 Annalisa e Morandi cantano insieme “Banane e lamponi” all’Unipol Arena di Bologna: guarda il video https://www.gay.it/annalisa-e-morandi-cantano-banane-e-lamponi-video https://www.gay.it/annalisa-e-morandi-cantano-banane-e-lamponi-video#respond Thu, 18 Apr 2024 21:24:45 +0000 https://www.gay.it/?p=249824

Prosegue senza sosta il tour di Annalisa che dopo Torino, Firenze e Milano ha fatto tappa, mercoledì 17 aprile 2024, all’Unipol Arena di Bologna, regalando a tutti i suoi fan uno spettacolo indimenticabile.

Come di consueto, infatti, l’ex allieva di Amici di Maria De Filippi si è scatenata sulle note dei suoi ultimi successi, ma anche con i brani che l’hanno resa celebre nel nostro bel Paese.

Da “Diamante lei e luce lui” a “Mon Amour“, passando per “Bellissima”“Sinceramente“, Annalisa non si è mai risparmiata e per più di due ore ha fatto cantare e ballare tutto il pubblico presente in Arena.

Uno spettacolo senza eguali che ha visto la partecipazione straordinaria di Morandi che, a sorpresa, è salito sul palco per cantare la sua indimenticabile “Banane e lamponi. Un’esibizione da urlo quella dell’inedito duo che in un batti baleno è diventata virale sui social, riportando in auge questa hit che di certo non ha bisogno di presentazioni.

Così l’interprete di “Fatti mandare dalla mamma” si aggiunge alla schiera di star nostrane [solo nelle ultime settimane si contano Nada, Diodato e Emma] che in queste settimane hanno deciso di condividere il palco con una delle artiste più influenti nel mondo della musica secondo Billboard.

Chi sarà il/la prossimo/a? Non ci resta che continuare a seguire il “Tutti nel vortice tour” per scoprirlo!

Annalisa e Morandi cantano insieme “Banane e lamponi”: guarda il video

 

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Famiglie alla riscossa, festa in 12 piazze in tutta Italia: “Governo ideologico e politica incattivita e populista” https://www.gay.it/famiglie-alla-riscossa-12-piazze-famiglie-arcobaleno https://www.gay.it/famiglie-alla-riscossa-12-piazze-famiglie-arcobaleno#respond Thu, 18 Apr 2024 16:12:38 +0000 https://www.gay.it/?p=249737

Nel pieno di un persistente stato di persecuzione politica da parte della maggioranza di governo, Famiglie Arcobaleno torna in dodici piazze e parchi italiani per celebrare insieme a simpatizzanti, alleat*, genitori e bambin* in cerca di nuove amicizie la festa delle famiglie 2024, aperta come da tradizione a ogni tipo di famiglia.

Dieci anni dopo la prima edizione di Firenze del 2014 – spiega la presidente Alessia Crocinisiamo ancora qui per fare festa, ma soprattutto per raccontarci e rivendicare diritti per le nostre figlie e i nostri figli: alcun* sono oramai maggiorenni e ancora non hanno visto una legge che l* riconosca come figl* di due madri o di due padri”.

Famiglie alla riscossa, festa in 12 piazze in tutta Italia: "Governo ideologico e politica incattivita e populista" - Festa delle Famiglie 2024 - Gay.it

Famiglie alla riscossa – continua Crocini – è lo slogan scelto per questa Festa delle Famiglie perché da più di vent’anni il vuoto normativo ci costringe a una continua corsa alla conquista di quei diritti che ci vengono negati. Questo governo è riuscito a cancellare anche le poche conquiste raggiunte nei comuni, a perseguitare le coppie di madri come a Padova e si appresta ad approvare una legge che vuole rendere reato universale la gestazione per altr*. E che peserà come un macigno sulle vite di bambin* e ragazz* che grazie a quei percorsi sono nat*. “Famiglie alla riscossa” perché bersaglio di un governo ideologico e di una politica incattivita e populista. Uno slogan che parla di diritti da conquistare, di lotte da fare, di voglia di reagire. Parla di noi, oggi, e dell’Italia che non c’è ancora ma che vogliamo costruire”.

Famiglie alla riscossa, festa in 12 piazze in tutta Italia: "Governo ideologico e politica incattivita e populista" - Famiglie Arcobaleno Sentenza Cassazione - Gay.it

La Festa delle Famiglie, che si celebra in Italia ad aprile-maggio nell’ambito dell’International Families Equality Day, parte con le feste a Fino Mornasco (Como) e Vittorio Veneto (Treviso) il 28 aprile, prosegue il 5 maggio a Catania, Genova, Prato, Roma, Spoleto, Laives (BZ), Torino e Torre del Greco (Napoli), il 12 maggio a Ferrara per poi concludersi con la doppia data del 18 e 25 maggio a Pergine (TN).

Nel frattempo sabato 27 aprile alle ore 17.00 Famiglie Arcobaleno sarà in piazza a Roma per ri-accendere i riflettori sulla discriminazione subita. L’appuntamento è in Piazza dell’Esquilino per ribadire che non esistono madri di serie A (biologiche ed etero) e madri di serie B (lesbiche, intenzionali, adottive, affidatarie, single). “MADRI FUORI LEGGE. Lesbiche unite per il pieno riconoscimento della maternità” è un’iniziativa promossa da ALFI, Arcigay Roma, Differenza Lesbica, Famiglie Arcobaleno, Lesbiche Bologna, la Rete Donne Transfemmista di Arcigay e Arcigay Modena “Matthew Shepard” con il supporto delle rappresentanti della Comunità Lesbica dell’Europa e dell’Asia Centrale (EuroCentralAsian Lesbian Community – EL*C).

Il mese scorso Barbera, presidente Corte Costituzionale, ha ribadito al parlamento come serva “una legge sui figli delle famiglie arcobaleno”, ma il governo Meloni prosegue la propria politica discriminatoria e offensiva nei confronti di padri, madri e minori. Non a caso l’esecutivo sarebbe pronto al ricorso in Cassazione dopo la sentenza della Corte d’Appello di Roma che ha ufficialmente smentito il Ministero dell’Interno condannandolo ad applicare la dicitura “genitori” o altra dicitura che corrisponda al genere del genitore sulle carte d’identità elettroniche rilasciate a persone minorenni.  Governo Meloni che si appresta a votare anche in senato la legge che vorrebbe trasformare in “reato universale” la gestazione per altri. Come chiesto da Papa Francesco.

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Svolta storica anche in Svezia, l’età per la transizione si abbassa a 16 anni, approvata la legge sull’autodeterminazione https://www.gay.it/svezia-legge-autodeterminazione https://www.gay.it/svezia-legge-autodeterminazione#respond Thu, 18 Apr 2024 14:59:23 +0000 https://www.gay.it/?p=249806

Con 234 voti favorevoli, 94 contrari e nessun astenuto, il parlamento svedese ha deciso di abbassare l’età minima legale per la transizione chirurgica di genere da 18 a 16 anni, facilitando anche la procedura di adeguamento del genere sui documenti ufficiali e le procedure rivolte all* maggiorenni. Il paese nordico è già pioniere nella riassegnazione legale del genere sin dal 1972.

La coalizione di centrodestra guidata dal primo ministro conservatore, Ulf Kristersson, è però apparsa divisa sull’argomento: mentre moderati e liberali hanno mostrato un ampio sostegno al nuovo regolamento, i piccoli partiti democristiani si sono invece messi in opposizione.

Non sorprende il disappunto dei Democratici Svedesi, partito populista con radici nell’estrema destra che sostiene il governo in parlamento senza farne parte, e che ha fortemente contestato il disegno di legge.

svezia-legge-autodeterminazione

Nonostante l’acceso dibattito e le controversie, a partire dal 1° luglio 2025, saranno quindi implementate due nuove normative: la prima disciplinerà le procedure chirurgiche per la transizione di genere, mentre la seconda si occuperà delle modalità amministrative per la modifica del genere legale nei registri ufficiali.

L* minori di età pari o superiore ai 16 anni avranno la possibilità di cambiare il proprio genere legale, ma coloro che non hanno ancora compiuto 18 anni dovranno ottenere il consenso dei genitori, di un medico e del Consiglio nazionale della sanità e del welfare. Non sarà tuttavia più richiesta una diagnosi di “disforia di genere“.

Le procedure chirurgiche di transizione diverranno invece accessibili a partire dai 18 anni senza la necessità di ottenere un’approvazione da un consiglio medico. Tuttavia, la rimozione chirurgica di ovaie o testicoli sarà permessa solo a partire dai 23 anni, mantenendo inalterata la normativa vigente.

La Svezia si unisce quindi a Danimarca, Norvegia, Finlandia e Spagna, che hanno già implementato leggi analoghe. La scorsa settimana, anche i legislatori tedeschi hanno approvato una normativa simile, che facilita per le persone transgender, intersessuali e non binarie la modifica del proprio nome e genere sui documenti ufficiali, attraverso una procedura diretta presso gli uffici del registro civile.

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Charli XCX e Troye Sivan annunciano un tour insieme: “È l’evento gay della stagione” https://www.gay.it/charli-xcx-troye-sivan-annunciano-un-tour-insieme https://www.gay.it/charli-xcx-troye-sivan-annunciano-un-tour-insieme#respond Thu, 18 Apr 2024 14:43:00 +0000 https://www.gay.it/?p=249773

Si preannuncia già come l’evento queer dell’autunno 2024 ma, lo diciamo subito, al momento non è prevista una leg europea. Charli XCX e Troye Sivan uniscono le forze e partono in tour insieme in Nord America promettendo di far sudare i fan. Non a caso lo spettacolo da co-headliner porta il nome di Sweat e partirà il 14 settembre da Detroit per concludersi il 23 ottobre a Seattle. 21 appuntamenti nelle grandi venue statunitensi con tappa persino al Madison Square Garden di New York. Ad aprire i concerti sarà Shygirl, rapper e produttrice londinese che ha lavorato anche ad alcuni remix per Lady Gaga.



“L’evento gay della stagione” commenta qualcuno sui social, “La gente non capisce che questo rimarrà nella storia gay” osserva qualcun altro. E, a sorpresa, spunta pure Katy Perry che fa sapere: “Ok, verrò”.

Da qualche giorno Charli XCX e Troye Sivan avevano fatto intendere di essere al lavoro insieme. Grandi cartelloni con i loro nomi erano apparsi persino a Coachella, e molti avevano pensato ad un brano a 4 mani, magari uno di quelli presenti nella già annunciata tracklist di Brat, nuovo album di Charli in arrivo il 7 giugno. Ma le due popstar sono andate oltre ogni aspettativa decidendo di andare in tour mano nella mano.



Non è la prima volta che le voci di Boom Clap e Rush fanno squadra. Avevano già collaborato ai brani 1999 e 2099 e c’è chi scommette che oltre al tour arriverà presto un nuovo duetto. Al momento non resta che immaginare come sarà lo show. In questo senso ci viene in aiuto una nota stampa secondo cui il tour “non è solo una celebrazione dei loro successi individuali, ma è anche una testimonianza del loro impegno per l’inclusività e la diversità all’interno dell’industria musicale. I fan possono aspettarsi uno spettacolo elettrizzante pieno di performance esilaranti, immagini straordinarie e ritmi contagiosi”. I biglietti per Sweat – North America 2024 saranno in prevendita dal 25 aprile, mentre la vendita generale aprirà il 26 aprile.

Le date del tour vanno a incastrarsi tra i rispettivi impegni da solisti: Charli tra novembre e dicembre sarà impegnata in alcune date nel Regno Unito a supporto del nuovo disco, mentre Troye dal 29 maggio al 23 ottobre girerà l’Europa e gli Stati Uniti per portare dal vivo i brani dell’ultimo album Something to Give Each Other pubblicato a ottobre 2023 e tutti i suoi successi.



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Animali gay, smettiamola di citare l’omosessualità in natura come sostegno alle nostre battaglie https://www.gay.it/animali-gay-smettiamola-di-citare-lomosessualita-in-natura-come-sostegno-alle-nostre-battaglie https://www.gay.it/animali-gay-smettiamola-di-citare-lomosessualita-in-natura-come-sostegno-alle-nostre-battaglie#respond Thu, 18 Apr 2024 13:58:18 +0000 https://www.gay.it/?p=249685

L’omosessualità in natura è una cosa affascinantissima. È un fenomeno da studiare per le tante, tantissime scoperte che ci regala e per i vari interrogativi a cui ci sottopone: gli animali gregari fanno sesso omosessuale per instaurare nuovi legami gerarchico-relazionali, o semplicemente per il gusto di accoppiarsi nei periodi di astinenza? È solo sesso carnale, oppure possono mantenere rapporti duraturi o familiari prolungati nel tempo? Due bonobi maschi possono allevare anche un cucciolo insieme? Queste e molte altre domande o riflessioni sorgono spontanee ogni volta che pensiamo ai rapporti gay in natura.

Ogni volta che si scopre l’omosessualità in una nuova specie, fioccano titoloni morbosi ossessionati dalle parole “accoppiamento”, “sesso” e dal concetto di “naturale”: “SESSO TRA DUE MEGATTERE MASCHIO”, “ANATRA GAY CORTEGGIA E COPULA CON IL PARTNER”, “NUOVA SCOPERTA DELL’UNIVERSITÀ X: LE ALBATRE DI LAYSAN ACCUDISCONO I PICCOLI IN COPPIA”. È come se spesso, oltre a focalizzarsi sull’aspetto scientifico, si volesse in qualche modo normalizzare la queerness nel mondo umano soltanto perché se n’è trovato nel regno animale un corrispettivo che la legittima.

Animali gay, smettiamola di citare l'omosessualità in natura come sostegno alle nostre battaglie - anson antony az0mxGTrtyQ unsplash - Gay.it

Se due cigni maschi copulano e si scambiano tenerezze, allora va bene, puoi farlo anche tu! Ti diamo il permesso di abbracciare il tuo fidanzato e di baciarlo in pubblico perché l’ha fatto anche un pinguino papua, quindi è naturale, e sei naturale anche tu! F4ncul0 agli omofobi che dicono che siete anormali, anche questo video di sesso tra due leoni maschi dimostra il contrario!

Ok, grazie. Di base tutto questo dovrebbe giocare a nostro favore, rendendoci delle bestiole un po’ più accettabili, addomesticate seguendo i dettami del “normale”. Ma a ogni commento del genere, tecnicamente si sta paragonando una persona queer a un animale che, per quanto sagace o intuitivo, resta comunque un essere che non ha lasciato lo stato di natura – quella condizione pristina teorizzata da Rousseau in cui anche l’uomo, prima di organizzarsi in società e venirne corrotto, viveva di solo istinto e pulsioni ferine. L’essere umano ha abbandonato lo stato di natura da lungo tempo. Si è fatto talmente tanta strada che ora le sue stesse scoperte lo stanno distruggendo.

Oltretutto, non va dimenticato che nel regno animale ci sono tantissimi comportamenti che noi esseri umani, in quanto società “evoluta” e dotata di un intelletto che ha plasmato irreversibilmente il globo, respingiamo e condanniamo addirittura per legge: l’incesto, l’infanticidio, il cannibalismo, solo per citarne alcuni. Gli animali non hanno costruito grattacieli, astronavi o reattori nucleari. Non fissano per iscritto la propria storia, hanno un’autocoscienza volatile e conoscono poco il futuro. Nuotano se hanno le pinne, volano se hanno le ali, strisciano se non hanno zampe. Noi, le ali, mica le avevamo, eppure ce le siamo create di metallo per valicare confini, oceani, e pure galassie.

Insomma, non siamo più paragonabili, noi e gli animali. Un tempo lo siamo stati, per certi aspetti una parte animalesca vive e vivrà per sempre in noi, ma questo non ci rende più due mondi sovrapponibili. Il mondo umano non soltanto ha sopraffatto quello animale – pensiamo all’allevamento o alla caccia – ma lo sta anche spazzando via. Quante specie si sono estinte perché ci serviva una pelliccia nuova?

Animali gay, smettiamola di citare l'omosessualità in natura come sostegno alle nostre battaglie - elizabeth gottwald IpbnuyBWQqY unsplash - Gay.it

Al momento, per la fase evolutiva in cui ci troviamo, siamo noi la specie dotata di un intelletto in grado di modificare il mondo – nel bene e nel male – e proprio per questa semplice ragione, l’accettazione dell’omosessualità non dovrebbe più essere neanche lontanamente motivo di dibattito. E invece siamo ancora qui, terrorizzatə da un’ostinata morale cristiana, a cercare paragoni rassicuranti in natura che ci confermino che due uomini o due donne che si baciano non sono un’anomalia nella catena di montaggio. Forse, se nel Cantico delle creature San Francesco d’Assisi avesse concesso anche un “Laudato sie” alla gente queer, oggi riusciremmo a studiare l’omosessualità nel regno animale per puro amor di conoscenza?

Siamo le creature più intelligenti e più insicure che ci siano nella porzione di cosmo a noi nota. Con lo straordinario quoziente intellettivo che abbiamo, cerchiamo ancora morbosamente due fenicotteri gay per toglierci dalla bocca l’irrefrenenabile e insensata necessità di sbraitare “fr0ci0”. Gli animali non hanno bisogno di raccontarsi che il sesso gay è normale perché lo fanno anche gli uomini e le donne. Per interessantissime ragioni scientifiche che stiamo ancora studiando, loro seguono le proprie pulsioni e talvolta si accoppiano con esemplari dello stesso sesso. Lo scopo di queste scoperte deve essere squisitamente accademico, e mai etico. Se nel 2024 lapidiamo ancora gli omosessuali in certe aree del mondo, il problema è solo ed esclusivamente nostro. Non cerchiamo frecce per i nostri archi nel mondo animale. Certe bestie sono ancora fra noi.

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The Visitor, recensione. Il Teorema politico, depravato e sovversivo di Bruce LaBruce https://www.gay.it/the-visitor-recensione-il-teorema-politico-depravato-e-sovversivo-di-bruce-labruce https://www.gay.it/the-visitor-recensione-il-teorema-politico-depravato-e-sovversivo-di-bruce-labruce#respond Thu, 18 Apr 2024 13:05:12 +0000 https://www.gay.it/?p=249792

Dopo aver sconvolto il Festival di Berlino The Visitor di Bruce LaBruce ha travolto anche il Lovers Film Festival di Torino, presentandosi fuori Concorso con la sua dirompente ed eversiva potenza.

Ambientata nella Londra contemporanea, l’ultima provocazione cinematografica del 60enne artista, regista, scrittore, fotografo e sceneggiatore canadese, icona del cinema LGBTQIA+ internazionale, prende a schiaffi la Gran Bretagna e le sue politiche sull’immigrazione, omaggiando dichiaratamente Teorema di Pier Paolo Pasolini.

L’inizio della pellicola, a dir poco straniante e a tratti respingente, è da questo punto di vista emblematico. In vari punti di Londra vengono ritrovate misteriose valigie da cui fuoriescono uomini dall’aspetto identico, neri e senza vestiti, muscolosi e inquietanti. Nel frattempo un tappeto audio contrasta con le immagini, perché una voce furibonda vomita parole stracolme di odio nei confronti degli stranieri. Una voce reale, appartenente ad un politico di destra inglese, che LaBruce ha voluto inserire nel film dopo averla ascoltata in radio, sconvolto.

The Visitor, recensione. Il Teorema politico, depravato e sovversivo di Bruce LaBruce - OFF The Visitor 02 - Gay.itThe Visitor, recensione. Il Teorema politico, depravato e sovversivo di Bruce LaBruce - OFF The Visitor 06 - Gay.it

Tra questi immigrati ce n’è uno (Bishop Black) che emerge dalle acque del Tamigi. Completamente nudo, si veste con gli abiti di un senzatetto e arriva alla porta di una famiglia dell’alta borghesia. Qui fa la conoscenza della cameriera, che ha le apparenti sembianze di un uomo, e viene invitato a lavorare come domestico. Ben presto questo “Visitatore” farà sesso con ogni singolo abitante della casa. Il padre di famiglia, sua moglie, suo figlio, sua figlia, la stessa cameriera. Un alieno venuto da un altro mondo per colonizzare i colonizzatori, per seminare libertà sessuale, per spalancare gambe come frontiere, per dare slancio ad una rivoluzione queer che non contempli limiti e/o preconcetti, per dire basta al colonialismo, al capitalismo e a politiche estremiste, discriminatorie, oppressive.

The Visitor, recensione. Il Teorema politico, depravato e sovversivo di Bruce LaBruce - OFF The Visitor 01 - Gay.it

Bruce LaBruce rivisita, in chiave queer e post moderna, uno dei capolavori di PPP, con risultati psichedelici e pornografici, traghettandone la carica eversiva nel presente.

Una metafora esplicitata, quella dipinta da LaBruce, nei confronti di un Paese che ha chiuso le proprie frontiere, in trincea contro il “diverso”. Un’opera fieramente politica e volutamente dissacrante, in cui Bruce LaBruce fa Bruce LaBruce all’ennesima potenza, tornando al cinema dei suoi esordi, così esplicito e sovversivo. Perché in 100 minuti si vede di tutto.

Coprofagia (chiaro l’omaggio a Salò o le 120 giornate di Sodoma), incesto, blasfemia, bondage, sadomaso, soffocamento,  con orifizi in ogni modo violati. LaBruce fa politica attiva attraverso il lunguaggio del corpo e del porno, con lunghe scene di sesso che coinvolgono tutti i componenti della ricca famiglia, prima sedotta e poi seviziata dal Visitatore dagli occhi senza vita. Il padre fa prima sesso con sua figlia (che ha la barba) e poi con suo figlio, dopo aver ovviamente ceduto ogni buco su piazza al Visitatore senza nome, che fa crossdressing e bacia, lecca, penetra, riempie e soddisfa chiunque gli capiti a tiro. Tutto questo Bruce LaBruce lo mostra, senza remora alcuna, con eiaculazioni e peni in erezione, ani deflorati e vagine stimolate.

Tra split screen a colori, recitazione ai limiti del demenziale, cartelli fluo sparati su musica elettronica che sottolineano il senso della messa in scena e dialoghi ridotti all’osso, The Visitor, che alla lunga cede alla ridondanza e ad una certa prolissità narrativa, si presenta con coraggio e fierezza come opera carnale, installazione artistica allucinogena e ultra-punk, manifesto Queercore lontano da ogni contemporanea convenzione cinematografica, che attraverso il sesso senza freni e la liberazione queer indica l’unica salvifica via d’uscita ad un mondo segnato da xenofobia e omobitransfobia.

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Euphoria 3 potrebbe avere un cambio radicale nella sceneggiatura, parola di Hunter Schaffer https://www.gay.it/euphoria-3-potrebbe-avere-un-cambio-radicale-nella-sceneggiatura-parola-di-hunter-schaffer https://www.gay.it/euphoria-3-potrebbe-avere-un-cambio-radicale-nella-sceneggiatura-parola-di-hunter-schaffer#respond Thu, 18 Apr 2024 12:57:33 +0000 https://www.gay.it/?p=249767

Euphoria 3 ci sarà? HBO ha fatto sapere che dovremo aspettare fino al 2025, e c’è addirittura chi dice che la terza stagione non vedrà mai la luce. Intanto, mentre Zendaya furoreggia in giro per il mondo nel triangolo amoroso di Luca Guadagnino insieme a Josh O’Connor e Mike Faist – qui la nostra anticipazione e recensione di Challengers , Hunter Schaffer ha parlato della sua ferma volontà di non farsi imprigionare in una carriera cinematografica focalizzata soltanto su ruoli di donna trans (e come darle torto).

euphoria

Euphoria 3 si farà?

La possibilità che Euphoria 3 non veda mai la luce pare – ad oggi – soltanto un pettegolezzo velenoso e forse anche un po’ pubblicitario: non c’è nulla che pompi l’hype come la privazione di un desiderio, nulla che possa rendere più morbosa l’attesa, dell’ipotesi di una delusione. Ma il regista Sam Levinson, come già anticipato da Gay.it, avrebbe assicurato insieme ad HBO che la terza stagione della serie, che nel frattempo ha tristemente perso Angus Cloud scomparso per scelta volontaria nell’Agosto 2023, ci sarà. Scongiurate anche le ipotesi che la serie possa concludersi con un lungometraggio (dunque un film al cinema, invece di una serie tv in streaming). È risultata una fake news anche l’idea addirittura di sbattere fuori Sam Levinson e affidare la regia ad un altro talento.
Ma qual è la causa di così tanti dubbi e tentennamenti? Il team di sceneggiatori di Euphoria conta una lista di smaglianti penne emozionali: lo stesso Sam Levinson, Ron Leshem e sua figlia Zelda Barnz, Daphna Levin, Will Fetters, Marissa Jo Cerar,Naima Ramos-Chapman, Eric Weinberg, Jeni Rice-Genzuk Henry e Jessica Mecklenburg. E pare che questo affollato team di artisti che ha finora allestito uno story telling indimenticabile sulla rappresentazione della Gen Z, sia piuttosto dubbioso di riprendere la storia laddove l’avevamo lasciata. Questo perché, in termini di credibilità anagrafica del cast (che nel frattempo è maturato, gli anni passano per tuttə), gli sceneggiatori temono che la messinscena possa apparire poco verosimile.

ondata peni finti sullo schermo
Jacob Elordi in Euphoria

Euphoria 3 e il cambio radicale di sceneggiatura

Ed è stata Hunter Schaffer a parlare recentemente di un possibile cambio di sceneggiatura in Euphoria 3. L’attrice, che da poco ha svelato di aver avuto una relazione affettiva con la popstar spagnola Rosalìa, ha parlato di un cambio di direzione nello story telling. Le opzioni sarebbe molte, ma il giro di boa che pare aver preso più corpo sotto le penne degli sceneggiatori sarebbe quello di fissare l’inizio della terza stagione a cinque anni dopo l’ultimo episodio della seconda. Insomma, Euphoria 3 avrà un salto temporale di cinque anni? L’ipotesi pare molto probabile. Il salto temporale posizionerebbe i personaggi alla conclusione della loro esperienza universitaria e consentirebbe di mantenere il cast invariato, credibile nella sua maturazione anagrafica. Certo, nel frattempo alcune figure centrali dello show sono diventate star di clamoroso successo. A partire da Zendaya, così come Jacob Elordi, Sydney Sweeney, la stessa Schaffer e anche Dominic Fike. E questo comporterà un aumento di budget sui cachet. Al punto che Euphoria 3 potrebbe avere soltanto sei puntate, anziché otto. Con un impatto sulla lavorazione di sei mesi di riprese: per girare la terza stagione sarà infatti necessario girare 25 settimane.

Zendaya e il viaggio negli inferi di Rue: "La redenzione è possibile"

Zendaya e il viaggio negli inferi di Rue: "La redenzione è possibile"

Euphoria 3 potrebbe avere un cambio radicale nella sceneggiatura, parola di Hunter Schaffer - 1642781115697 chloe cherry x zs 35 - Gay.it
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Brittney Griner, dalla prigione russa al primo figlio con sua moglie Cherelle. Il dolce annuncio social https://www.gay.it/brittney-griner-dalla-prigione-russa-al-primo-figlio-con-sua-moglie-cherelle-il-dolce-annuncio-social https://www.gay.it/brittney-griner-dalla-prigione-russa-al-primo-figlio-con-sua-moglie-cherelle-il-dolce-annuncio-social#respond Thu, 18 Apr 2024 12:03:51 +0000 https://www.gay.it/?p=249789

33enne cestista statunitense nel febbraio 2022 arrestata all’aeroporto di Mosca con l’accusa di trasportare olio di hashish nel suo bagaglio e condannata da un tribunale moscovita a 9 anni di reclusione, Brittney Griner è finalmente tornata negli Stati Uniti d’America l’8 dicembre 2022, nell’ambito di uno scambio di prigionieri con il trafficante di armi Viktor But. Al suo fianco, a combattere per lei, c’è sempre stata sua moglie Cherelle Griner, sposata nel 2019 e presto madre per la prima volta.

Superato il trauma di quei 300 infiniti giorni di carcere, Brittney ha annunciato il lieto evento sui social, con due mani congiunte al cospetto di un’ecografia.

Non possiamo credere che mancano meno di tre mesi all’incontro con il nostro essere umano preferito“, si legge nel post condiviso dalla coppia.

Griner, 33 anni, ha appena firmato un nuovo contratto con i Phoenix Mercury in vista della stagione WNBA 2024. La sua ingiusta detenzione ha messo in luce i limiti salariali che le giocatrici WNBA devono affrontare negli Stati Uniti, tanto da volare puntualmente all’estero nei mesi di ‘pausa’ per guadagnare soldi extra. Proprio la Russia, in tal senso, era diventato Paese ‘amico’ per le cestiste USA.

Il 7 maggio uscirà Coming Home, libro che racconterà l’esperienza vissuta da Brittney Griner in Russia, prima come giocatrice (per otto anni) e poi come vittima del regime russo, che ha orchestrato un processo farsa per fare pressioni sugli Stati Uniti d’America e intavolare uno scambio di prigionieri. “Questo libro è anche la storia di come la mia famiglia, la mia fede e il sostegno di milioni di persone che si sono mobilitate per salvarmi mi hanno aiutato a sopportare un incubo“.

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Sandokan, c’è anche Samuele Segreto nella serie Rai con Can Yaman, Ed Westwick e Alessandro Preziosi https://www.gay.it/sandokan-ce-anche-samuele-segreto-nella-serie-rai-con-can-yaman-ed-westwick-e-alessandro-preziosi https://www.gay.it/sandokan-ce-anche-samuele-segreto-nella-serie-rai-con-can-yaman-ed-westwick-e-alessandro-preziosi#respond Thu, 18 Apr 2024 11:30:03 +0000 https://www.gay.it/?p=249783

Dopo lunghissima attesa, inizieranno il 22 aprile le riprese di Sandokan, serie evento internazionale, prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction. Nuovo adattamento della storica saga di romanzi di Emilio Salgari, sviluppata per la televisione da Alessandro Sermoneta, Scott Rosenbaum e Davide Lantieri, e diretta da Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo, Sandokan andrà in onda prossimamente su Rai1 e sarà distribuita in tutto il mondo da Fremantle International e in Spagna da Mediterráneo Mediaset España Group.

Nei panni del protagonista ci sarà l’attore turco Can Yaman, qui Tigre della Malesia, in una veste originale, affiancato dall’esordiente Alanah Bloor nel ruolo di Marianna. Con loro ci saranno Ed Westwick di Gossip Girl nel ruolo dell’affascinante antagonista Lord Brooke, mentre sarà Alessandro Preziosi a dare il volto all’iconico Yanez de Gomera. Si uniranno al cast anche John Hannah, Madeleine Price, Gilberto Gliozzi, Mark Grosy e Samuele Segreto, ex ballerino di Amici esploso al cinema al debutto con Stranizza d’amuri.

Sandokan è ambientata nel Borneo, metà del 1800. Un paradiso abitato dalle tribù native dei Dayak, che vivono secondo le loro antiche tradizioni, ma dominato dalla spietata legge degli inglesi, all’apice del loro potere coloniale. Sandokan vive alla giornata, senza schierarsi: combatte per se stesso e per la sua ciurma di pirati, tra cui il fidato Yanez. Ma la sua vita cambia quando, durante un’incursione, incontra Marianna, la bella figlia del console britannico di Labuan. È l’inizio di una storia d’amore impossibile tra due anime inaspettatamente simili: Marianna, di sangue nobile, ma con lo spirito selvaggio di chi è cresciuto in un paradiso tropicale, e Sandokan, leader pirata e avventuriero, che porta in sé il sangue di re guerrieri. Sulle loro tracce si metterà il leggendario cacciatore di pirati, Lord James Brooke, che non si fermerà davanti a niente pur di catturare Sandokan e conquistare il cuore di Marianna.

Da un’idea di Luca Bernabei, Sandokan sarà una grande epopea con un tratto da fiaba e un forte legame con l’ambiente. La serie racconterà le origini della Tigre della Malesia, che torna finalmente sul piccolo schermo quasi 50 anni dopo l’epocale serie diretta da Sergio Sollima con Kabir Bedi protagonista. Vedremo nascere il mito di Sandokan, la sua scoperta di essere figlio di un antico re guerriero, vivremo con lui l’amore con Marianna, l’amicizia con Yanez e la rivalità con Lord Brooke: avventura, azione, eroismo ed una rivoluzionaria storia d’amore, in un racconto pronto a incantare adulti e bambini, unendo tutta la famiglia.

Le riprese inizieranno il 22 aprile a Formello, dove il set di Sandokan inaugurerà il nuovo Teatro 7, nel polo produttivo targato Lux Vide, e si terranno tra il Lazio, la Toscana, l’isola di Reunion e la suggestiva Calabria, dove è stata costruita la colonia inglese di Labuan a Lamezia Terme, con il sostegno della Film Commission e della Regione Calabria.

Luca Bernabei, Amministratore Delegato di Lux Vide, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di riportare nelle case degli italiani l’iconica saga di Sandokan. In questi anni abbiamo lavorato per realizzare un progetto internazionale, che valorizzasse l’IP di Emilio Salgari attraverso una chiave contemporanea. Ringrazio Rai Fiction e Fremantle International che hanno creduto in questo progetto e nel nostro desiderio di raccogliere tutta la famiglia davanti alla tv! Sono sicuro che la regia di Jan Michelini e Nicola Abbatangelo restituirà uno stile unico alla serie, dando nuova vita al più famoso pirata del Borneo. Grazie a un talentuoso cast e alle sceneggiature dell’Headwriter Alessandro Sermoneta, esploreremo luoghi lontani, sogneremo e ci emozioneremo come avviene con le grandi storie LUX!”.

Così Maria Pia Ammirati, Direttore Rai Fiction. “Sandokan è un personaggio-mito che segna la storia della Rai. Dall’immaginazione di Emilio Salgari quell’eroe è passato nelle immagini di uno sceneggiato che il pubblico non ha mai dimenticato. Siamo dunque felici e orgogliosi di riportare sullo schermo uno dei grandi protagonisti del nostro immaginario.”

Jens Richter, CEO Commercial and International di Fremantle, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di collaborare con Lux Vide e Rai Fiction a questa emozionante e ambiziosa rivisitazione di una saga molto amata per un nuovo pubblico in tutto il mondo.”

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Sanremo verso Mediaset, Amadeus in onda sul NOVE già a fine agosto con tre programmi https://www.gay.it/sanremo-verso-mediaset-amadeus-in-onda-sul-nove-gia-a-fine-agosto-con-tre-programmi https://www.gay.it/sanremo-verso-mediaset-amadeus-in-onda-sul-nove-gia-a-fine-agosto-con-tre-programmi#respond Thu, 18 Apr 2024 11:10:33 +0000 https://www.gay.it/?p=249777

Amadeus debutterà su Discovery in autunno, sul canale NOVE, rete televisiva generalista del gruppo americano Warner Bros/Discovery, uno dei più grandi player di intrattenimento al mondo. Lo conferma un comunicato del gruppo. Dopo l’annuncio di addio alla Rai, e dopo le polemiche sulle pressioni ricevute dai vertici Rai gestiti sotto l‘influenza della maggioranza di governo di destra,  Amadeus già da fine Agosto condurrà sul NOVE un programma quotidiano di access prime time che potrebbe avere una natura “gaming” (come “I soliti ignoti” su Rai 1, per intenderci), e da settembre due programmi di prima serata, di cui ad ora non sono stati rivelati dettagli.

L’accordo di Amadeus con Discovery Warner è di 4 anni, secondo alcuni media il compenso per l’artista sarebbe di un totale di 10 milioni di euro. Amadeus collaborerà non solo agli aspetti artistici e di conduzione dei suoi programmi, ma sarà un consulente fondamentale per il senior management per lo “sviluppo di nuovi formati di intrattenimento per tutte le piattaforme del gruppo“.

Intanto continuano le voci del tracollo Rai. All’addio di Fabio Fazio, Lucia Annunziata, Corrado Augias, Bianca Berlinguer e Amadeus, sarebbero sul punto di lasciare anche Federica Sciarelli, Francesca Fagnani e Sigfrido Ranucci. È data per certa anche la fuga di Fiorello, nonostante per ora lo showman dica semplicemente che il suo contratto scade a breve e sarà il divano il suo prossimo approdo. Voci insistenti sostengono anche che la Rai stia seriamente rischiando di perdere Sanremo. Secondo Dagospia, il politico berlusconiano Claudio Scajola (già ministro di vari governi Berlusconi e oggi presidente della provincia di Imperia e Sanremo è in provincia di Imperia) starebbe trattando per conto di Mediaset con i vertici del Comune di Sanremo per preparare il grande colpo. Lo stesso Fiorello ha fatto allusioni a quello che si configurerebbe come l’ultimo, decisivo colpo mortale alla tv pubblica: perdere il più grande evento televisivo italiano (ma definirlo solo evento tv come sappiamo è piuttosto riduttivo).

Durante il suo show su Rai 2, Fiorello ha detto: “C’è ancora assoluto mistero sull’azienda che potrebbe acquistare il Festival. Si sa solo che potrebbe cambiare nome in ‘PierFestival’!“. Il colpaccio di Mediaset rientrerebbe in una più ampia strategia non solo aziendale, ma anche politica. Per Piersilvio Berlusconi portare il feticcio nazionalpopolare massimo che è Sanremo su Canale 5 sarebbe un ottimo modo per entrare nel cuore degli Italiani.

 

Così Dagospia anticipa l'ipotesi che Sanremo possa essere strappato dalla Rai da Mediaset.
Così Dagospia anticipa l’ipotesi che Sanremo possa essere strappato dalla Rai da Mediaset.

 

“C’è ancora assoluto mistero sull’azienda che potrebbe acquistare il Festival. Si sa solo che potrebbe cambiare nome in ‘PierFestival’!”

 

AMADEUS

ARRIVA IN WARNER BROS. DISCOVERY

IN AUTUNNO SUL NOVE

Milano, 18 aprile 2024 – Warner Bros. Discovery, dopo un 2023 senza precedenti e un inizio 2024 ancora pi promettente, segna un nuovo clamoroso colpo nel mondo dell’intrattenimento televisivo.

AMADEUS, uno dei volti pi amati della televisione italiana, showman, conduttore, DJ, protagonista indiscusso ormai da anni del Preserale, dell’Access Prime Time e del Prime Time, direttore artistico dei record per i suoi Festival di Sanremo, entrerà ella squadra dei talenti targata Warner Bros. Discovery, una delle principali media company a livello mondiale.

Grazie a questo accordo, che avrࠬà durata di 4 anni, AMADEUS debutterࠧà il prossimo autunno sul NOVE, canale generalista di punta di Warner Bros. Discovery, e collaborerࠡttivamente con il senior management nello sviluppo di nuovi formati di intrattenimento per tutte le piattaforme del gruppo. Sulla base di questo accordo, nel corso della stagione televisiva, Amadeus condurr࠳ul Nove un programma di Access Prime Time e due di Prime Time. Nei prossimi mesi saranno annunciati i dettagli dei progetti che lo vedranno protagonista.

Alessandro Araimo, Managing Director Warner Bros. Discovery Sud Europa ha commentato: “Siamo entusiasti di accogliere nella nostra squadra Amadeus, fuoriclasse della tv, straordinario artista e volto tra i pi amati dal pubblico italiano. Siamo impazienti di lavorare insieme, di unire la grande energia che lo contraddistingue – e che sicuramente sapr࠰ortare nel nostro Gruppo – con la creativitࠤell’editore che pi di ogni altro negli anni recenti ha rinnovato la tv italiana. Warner Bros. Discovery, gruppo media leader a livello globale, vuole essere ancora pi protagonista in Italia con il canale Nove – sempre pi ricco di artisti e formati unici e distintivi – con l’intero portfolio di canali tv free e pay, con lo sport, le piattaforme digitali e la produzione e distribuzione cinematografica. Un sistema di mezzi che ci rende, nel mercato italiano, un soggetto unico in grado di valorizzare pienamente i maggiori talenti creativi del paese”.

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