Due gemelli per due papà: una coppia gay friulana ha coronato il proprio sogno di genitorialità in California con la maternità surrogata.
“Ai nostri figli racconteremo che sono nati in un Paese libero e non in uno che discrimina come l’Italia“, affermano i due, che preferiscono non rivelare la propria identità.
I due bambini, un maschio e una femmina, sono nati da una giovane americana, nel rispetto della legge locale e dopo aver adempito a tutte le pratiche del caso.
“Da molto tempo cullavamo il sogno di diventare genitori“, affermano i due. “Purtroppo, come spesso capita a tutte le coppie gay italiane, ci siamo dovuti rivolgere all’estero perché non è possibile in Italia intraprendere questo tipo di percorso. Nemmeno l’adozione è possibile all’estero perché bisogna essere cittadini di quel paese. Siamo quindi andati negli Stati Uniti, dove la legislazione è ferrea ma permette di tutelare la donatrice di ovuli, la portatrice del feto, entrambi i genitori e i bambini“.
“Vogliamo tutelare al massimo i nostri figli“, dicono. “Purtroppo la legge Cirinnà di recente emanazione prevede che solo uno di noi due sarà il padre legale, mentre manca la possibilità che l’altro partner possa adottare il figlio biologico. In California invece tutto questo succede“.
I due stanno insieme da 18 anni e si sono sposati all’estero l’anno scorso: sono in procinto di far trascrivere il loro matrimonio secondo quanto previsto dalla legge sulle unioni civili. Gli ovociti sono stati donati da una seconda donna e fecondati con gli spermatozoi di uno dei due. Poi Sharon ha portato avanti la gravidanza, secondo quanto previsto dalle normative che regolano la gestazione per altri nello Stato americano.
https://www.gay.it/attualita/news/stepchild-giudiziaria-probabile
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