Manca poco ad uno dei Pride più attesi d’Italia: è sabato il Rimini Summer Pride, prima parata ufficiale della città. L’evento è stato patrocinato dal Comune ed è solo un pezzo di una tre giorni di musica, amore, gioia e felicità per la città più famosa della riviera romagnola.
“E’ il numero zero, l’inizio di un percorso“, ha affermato il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. “La normalità, il diritto ad avere diritti: è questo il Summer Pride. Pride è l’orgoglio di tutti, Summer significa Rimini, estate, festa, emozioni. E’ l’orgoglio di fare una festa di tutti, colorata, plurale. Come città abbiamo già da tempo ‘naturalmente’ avviato il percorso del registro delle unioni civili”, conclude. “La parola chiave della festa è naturalità”, ha fatto eco Mila Fumini, coordinatrice eventi culturali del comitato Rimini Summer Pride. “La città e l’amministrazione ci sono state vicine da subito, si sono aggregate forze che ci hanno dato una mano incredibile, tra i volontari, amici, familiari, esercenti. Il 30 luglio sarà un momento di festa, l’inizio di un percorso che porterà a incontri nelle scuole, a una sportello indirizzato ai problemi adolescenziali e di chi ha bisogno”.
Sabato quindi la grande parata: il punto d’incontro è alle 18.30 in piazzale Kennedy, per partire alle 19.30 e giungere in piazzale Fellini intorno alle 21 dopo una grande sfilata sul lungomare (per il programma completo consultate il sito ufficiale del Pride). È proprio in piazzale Fellini che i manigoldi di Forza Nuova hanno organizzato un “presidio” (questo è il termine da loro utilizzato) per contrastare il Pride: l’annuncio è stato dato su Facebook, accompagnato da slogan come “Ordine contro il caos” e parole del genere:
Vogliono portare il loro carnevale della perversione e l’ostentazione della loro sessualità deviata per le nostre strade. Vogliono togliere ai bambini il diritto di avere un papà ed una mamma come natura da sempre insegna. Forza Nuova Rimini e ass. Evita Peron assieme in difesa della Famiglia Tradizionale, fulcro e base millenaria della nostra società.
Avevamo già parlato nei mesi scorsi delle minacce ricevute dagli esponenti del gruppo sui social (GUARDA >): “un po’ di casino lo vengo a fare, magari tirando qualche bottiglia a quei fr**i“, si legge tra i post, mentre altri promettono “fosforo bianco e mine antiuomo“. Ma il presidente di Arcigay Rimini Marco Tonti ribatte: “Non abbiamo timore, se non c’è la paura, non c’è neanche il rischio“. Un focolaio destinato, come per Latina, ad esaurirsi in pochi minuti e in ridicoli exploit (GUARDA >).
Noi di Gay.it saremo presenti al Pride e documenteremo la gioia di questa prima volta per la città romagnola. Seguiteci!
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