Colton Haynes, la star di Teen Wolf e Green Arrow, ha fatto coming out pochi mesi fa, dopo un tormentato periodo in cui i media avevano diffuso voci non confermate sulla sua sessualità. Colton aveva rivelato a Entertainment Weekly che “avrei dovuto scrivere un annuncio ufficiale, ma non ero pronto. Non mi sentivo di doverlo a qualcuno. Penso che ognuno debba fare ciò che si sente, specie su cose così delicate e personali, quando se la sente di più e quello non era il momento giusto. Ho vissuto in una condizione di ansia incredibile per tutta la vita. Stavo male, ero fisicamente malato, svenivo. Ho 27 anni e ho un’ulcera. Dovevo fare un passo indietro.”
Da lì la svolta: la decisione di dichiararsi al mondo per quel che si è, senza maschere e censure (spesso imposte dalle case di produzione e dall’industria del cinema a molte star). “Adesso che ho detto la verità sono felice più di quanto non sia mai stato in passato, c’è voluto molto tempo ma ce l’ho fatta”. E un percorso in ascesa fatto di interviste (come quella in cui rivela di aver scoperto che uno dei motivi del suicidio del padre fu proprio la sua omosessualità LEGGI >), iniziative a favore della comunità LGBT, attività di beneficenza: questo operato gli è stato riconosciuto da Human Rights Campaign, che ieri gli ha assegnato il Visibility Award, premio consegnato a chi “alza la voce per parlare di uguaglianza e accettazione”.
Colton ha ricevuto il premio in lacrime dopo aver parlato della sua esperienza: “Mi ci è voluto davvero tanto per arrivare dove sono ora. Molte persone nel mondo dell’entertainment, che non mi conoscevano bene, sono rimaste spiazzate dal mio coming out: ma il mio essere gay è naturale come il colore dei miei occhi, nessuno decide di esserlo. Ho avuto così tanti ruoli da attore, ma stasera posso essere veramente me stesso per la prima volta ed è incredibile“, dice Haynes prima di scoppiare a piangere. “Molte altre persone sono venute prima di me e si sono imposte come modelli per la comunità LGBT. Sto camminando nelle loro scarpe e sto seguendo i loro insegnamenti. Spero che il mio esempio dia alla prossima generazione LGBT la sicurezza di essere ciò che sono apertamente, senza paura“.
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