Data storica a Latina: ieri è stata celebrata la prima unione civile della città.
Nella sala consiliare Gianfranco Camillo e Marco Emanuele Fanelli hanno detto sì di fronte al sindaco Damiano Coletta, dopo ben 21 anni di convivenza e 14 di lavoro insieme (i due condividono infatti un salone di hair styling nella cittadina).
Un momento reso ancora più speciale da un piccolo gesto dell’ufficiale di stato civile: la lettura del Sonettto CXVI di Shakespeare (che potete guardare nel video in alto), che il sindaco ha stampato e regalato agli sposi in ricordo della giornata.
Regalo del Sindaco Coletta e del Comune per La Prima Unione Civile a Latina
Pubblicato da Marco Fanelli su Lunedì 24 ottobre 2016
Il gesto è importantissimo, considerate la radici della città laziale: fondata durante il regime fascista nel 1932, l’anno della bonifica dell’Agro Pontino, ha da sempre una forte rappresentanza di di estrema destra. Basti pensare al patto solenne firmato alcuni mesi fa dai candidati sindaco (e assolutamente rifiutato dall’attuale rappresentante dello Stato) a difesa della “famiglia naturale” e contro le “teorie di genere” e all’incursione, durante il Latina Pride, di alcuni manigoldi di Forza Nuova (il Pride, primo nella città, è stato annunciato proprio il 25 maggio, giorno della liberazione di Latina dal nazifascismo).
“Ora siamo tutelati da una serie di diritti che ci permettono di restare vicini anche in momenti di difficoltà. Perché comunque siamo una famiglia“, commentano felici i novelli sposi. “Questo è il motivo del nostro matrimonio. Non volevamo altro“.
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