Da poco tornata in radio con il tormentone No Tears Left to Cry, Ariana Grande è ormai sempre più icona gay.
La giovane cantante uscirà a breve con il quarto disco di inediti, Sweetener, letteralmente trainato da quello che Frankie Grande, suo fratello dichiaratamente omosessuale, ha etichettato dalle pagine di Billboard come un vero e proprio ‘inno LGBT’.
«Lei ha sempre sostenuto la comunità LGBTQ e le sue canzoni parlano chiaro». «Nel nuovo singolo dice: “Loro indicano i colori che ci sono in te. Anche io riesco a vederli. E mi piacciono”. Ritengo sia un modo per celebrare ogni forma di amore immaginabile. Tutti i colori dell’arcobaleno». «Lei poi ha un arcobaleno disegnato sul suo viso nella copertina del singolo. È un messaggio sottile. Noi due sosteniamo la comunità, ogni qualvolta capiti l’occasione. Quando l’ho ascoltato per la prima volta non c’erano ancora nemmeno le parole. Era solamente una melodia. Prima è stata scritta la musica. La canzone ha sempre avuto quella scintilla».
Esploso al Grande Fratello Usa, e subito dopo guest star in quello britannico, il 35enne Frankie Grande ha ricordato il coming out con la sorella Ariana, più piccola di 10 anni.
«Praticamente l’ho cresciuta io. Tra me e Ariana ci sono 10 anni di differenza. È cresciuta con un fratello maggiore gay che la ama incondizionatamente, e l’amore è reciproco. Quando ho fatto coming out, lei aveva appena 11 anni. Ricordo di averle detto: “Devo confidarti una cosa”. E lei: “Cosa?”. E io: “Sono gay”. E lei ha risposto: “Ah ok, hai un fidanzato? Bene, fammelo conoscere”. Non era per nulla stupita». «Ariana sostiene la comunità LGBT da tempi non sospetti. Da tutta la vita, sa che essere gay è parte della vita di ogni giorno. Grazie a persone come lei, riusciamo a sentirci più speciali e più belli».
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