E’ morto stamattina a Roma lo stilista gay Wicky Hassan, cofondatore e creativo del Sixty Group e titolare dei marchi di abbigliamento Miss Sixty ed Energie. Hassan era nato in Libia, a Tripoli, 56 anni fa da una famiglia di commercianti di tessuti, ed era giunto a Roma come profugo alla fine degli anni Sessanta dopo la cacciata degli ebrei dal paese nordafricano. Roma lo accoglie a braccia aperte e qui frequenta l’Accademia di Belle Arti. Ben presto decide di dedicare la sua vena artistica alla moda.
Inizia vendendo vestiti nei mercatini romani e finalmente riesce ad aprire il primo negozio. A lui si devono le prime importazioni di marchi che sono diventati cult come Timberland, All Star e Levi’s. Le sue intuizioni si rivelano giuste e il successo cresce fino all’apertura di un negozio nella prestigiosa via del Corso.
La sua prima linea di abbigliamento, Energie, è del 1988, segue, 3 anni dopo Miss Sixty: nascono i primi pantaloni a vita bassa e sarà subito un successo strepitoso.
Sixty diventa presto un gruppo a cui si aggiungeranno negli anni Killah, Refrigewear e Murphy&Nye. Gli abiti di Hassan diventano presto oggetto di culto per le star più in vista. Sono celebri le sue foto con donne come Beyoncé, Pink, Demi Moore, Christina Aguilera, Jennifer Lopez, Anne Hathaway e Angelina Jolie, tutte fan sfegatate delle creazioni di Hassan. Ultima testimonial della sua linea Miss Sixty era stata Belem Rodriguez.
«E’ stato un uomo che ha saputo coniugare un grande amore per lo stile e per la sua azienda – ha dichiarato l’ammonistratore delgato del Gruppo Sixty Piero Bongiovanni -con una lotta esemplare contro qualsiasi forma di discriminazione». In un’intervista rilasciata lo scorso settembre al quotidiano Libero, Hassan, che si diceva di destra, aveva definito "una lotta ai mulini a vento" opporsi ai diritti dei gay che secondo lo stilista sono "inevitabili". In un comunicato di cordoglio, i dipendenti del gruppo raccontano che «da quando gli era stata diagnosticata la malattia, Wicky aveva proseguito ininterrottamente il proprio impegno in azienda preparando con estrema cura il futuro del Gruppo. In particolare ha contributo con immensa umanità a creare un ufficio forte e capace di dare seguito alla sua visione». E’ stato uno dei più attivi e geniali creativi di moda degli ultimi anni. I funerali si sono svolti oggi alle 13.30 a Prima Porta.
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