La boldness nel lavoro di County of Milan sta nella costante affermazione di una nuova idea di famiglia. Una famiglia tribale e allargata a dismisura. Lo si nota nel casting ancor prima che nel design: un’umanità difforme ma non freak, allegra, convinta della propria immagine ma aperta e non individualista. E per scelta disomogenea, alti e bassi, neri, bianchi, asiatici, giovani, adulti, donne, uomini. Una diversità reale e non la rappresentazione della diversità. Perché proprio a questo punta il brand, che da sempre è esteticamente spalmabile su tutto ciò che è umano. Più siamo e meglio stiamo, sembra dire Burlon, seguendo il filo rosso dell’inclusività che sembra essere la vera via dei canti dell’argentino-milanese.
In questa SS17 i riferimenti sono diversi, resta la parte esotica del ninja metropolitano a cui si aggiungono grafiche heavy metal old school, con un preciso richiamo a quel che successe in Argentina dopo la fine della dittatura di Videla nel 1983, quando il mainstream musicale occidentale invase finalmente il paese dopo anni di ecosistema culturale chiuso.
Da notare, infine, l’uscita a fine show con la t-shirt rainbow creata qualche mese fa per finanziare progetti di accoglienza in favore delle persone LGBTQI in difficoltà. Del resto, Burlon si è sempre speso per la causa senza mezzi termini.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.