È molto difficile trovare una persona gay friendly tra i mormoni. Sempre se escludiamo Dan Reynolds degli Imagine Dragons.
È salito sul palco tenendo per mano una grande bandiera rainbow. Un messaggio difficile da fraintendere quello di Dan Reynolds al Lollapalooza Brazil Festival, dove il cantante degli Imagine Dragons ha nuovamente affermato il proprio sostegno alla comunità LGBT.
Una posizione non scontata per chi è cresciuto nella fede mormone, ma che Reynolds ha spiegato a Billboard: “Una delle ragioni per cui ho sentito il bisogno di far sentire la mia voce sul tema è l’infinita quantità di mail che ho ricevuto dai fan in tutto il mondo che dicevano ‘Sono gay, ma so che sei mormone quindi probabilmente non mi accetti così come sono. Ma amo la tua musica’. Mi spezzavano il cuore”.
“È stato davvero devastante leggere lettere così – ha continuato Reynolds – Per questo gli ho risposto dicendo loro che ‘No, io sostengo la comunità LGBT e che ci sono per loro'”.
Un impegno quello del cantante nativo di Las Vegas che gli è valso il Trevor Project’s Hero Award nel 2017: “Conosco molti giovani mormoni che sono gay – ha affermato il rocker – e lo nascondono perché si sentono come se fossero odiati da Dio o giudicati. Tant’è che in Utah la prima causa di morte tra gli adolescenti è il suicidio”.
Nei programmi di Reynolds c’è anche un documentario, chiamato ‘Believer’, in cui racconta il proprio percorso di attivista a sostegno dei mormoni LGBT con l’obiettivo di contrastare la denigrazione degli adolescenti della comunità religiosa: “A questi ragazzi viene detto che la loro natura è peccaminosa – ha spiegato Reynolds al Washington Post – La vergogna ha una capacità distruttiva molto potente”.
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