Milano – «Io arrivo sempre prima!» – così ha esordito, con la sua consueta ironia, Ornella Vanoni durante l’attesa dell’arrivo dei giornalisti nella sala dell’orologio di Palazzo Marino, per la conferenza stampa di presentazione del mega concerto (gratuito) di domani sera in piazza Duomo, per celebrare i 50 anni di carriera.
«L’assessore al tempo libero del comune di Milano, Giovanni Terzi – ha proseguito la cantante – dice che è un omaggio della città nei miei confronti, in realtà prima c’è stato un piagnisteo da parte mia che durava da un bel po’: "Ci han cantato tutti ed io che son milanese ancora no!" – dicevo sempre piagnucolando. Adesso è accaduto, e proprio per i miei 50 anni di carriera. Spero non sia il mio ultimo concerto, come quello appena uscito non sia l’ultimo disco… a meno che non tiri il calzino! Molti, che siano cantanti o politici, annunciano più volte il ritiro dalla carriera, poi sono sempre qui, a maggior ragione ci sono io che non ho mai fatto annunci del genere.»
Il grande palco che ospiterà il concerto di domani sera misura più di 16 metri di larghezza, ma Ornella ha assicurato che li riempirà tutti, nonostante i tacchi a spillo, e aggiunge scherzando: «Soltanto una volta ho cantato in un palco così grande, quando ero ospite di Renato Zero, fu un’emozione incredibile, io poi non riuscivo a sentire nulla con gli auricolari spia che si usano oggi, ma c’era Renato, l’affetto del suo pubblico e tutto andò bene. Domani vorrei gente di tutte le razze ad ascoltarmi, io ho rispetto per tutti e non sono razzista. Darò l’anima e poi tornerò a casa morta, oppure sarò adrenalinica e non dormirò, poi prenderò aerei e taxi per andare a fare la televisione (il 20 dicembre, su Raiuno andrà in onda una prima serata televisiva che vedrà Ornella Vanoni assoluta protagonista) e poi… tirerò il calzino!»
Durante il concerto la Vanoni eseguirà tutte le canzoni più significative del suo repertorio e sarà accompagnata dalla sua band e da un quartetto d’archi. Di fronte a lei una platea di 2.000 posti a sedere, cui si aggiungeranno, fino a riempire la piazza, fans e curiosi. Lo spettacolo sarà trasmesso anche dal maxi schermo sulla facciata dell’Arengario.
Più di me, il disco appena uscito nei negozi, contiene molti dei grandi successi della cantante, riarrangiati rispettando la linea melodica originale e ricantati in duetto con i più grandi della musica italiana: Jovanotti, i Pooh, Gianni Morandi, Lucio Dalla, Giusy Ferreri, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Jovanotti; in più due brani inediti: Solo un volo con Eros Ramazzotti e l’attesissimo Amiche mai cantato con Mina. «Poteva risultare un disco freddo – spiega la cantante – invece tutti hanno rispettato la loro personalità. Celso Valli ha fatto degli arrangiamenti stupendi ed è un album dove scorre amore, rispetto e calore. È il risultato del lavorare insieme. Adesso non è più come negli anni ’70, dove in tutto il mondo la musica era straordinaria. In quegli anni c’era più frequentazione, gli artisti s’incontravano, si scambiavano opinioni e idee, oggi non ci si incontra più e, come se non bastasse, spesso ci sono dischi di canzoni orrende, con parole orrende, cantate da gente che canta male! La chiave per uscire dalla crisi della discografia è selezionare di più la qualità, non fare massa. Inoltre si è perso il senso della teatralità, in Italia ad esempio mancano i polistrumentisti, e i musicisti stanno sul palco come impalati. Un concerto è un accadimento, tu devi coinvolgere la gente anche con il corpo.»
Continuando a parlare della musica in generale la Vanoni rivela che le piace molto Capossela, Cremonini, Elisa e Tiziano Ferro, ma spesso a casa ascolta musica classica, dove non ci sono le parole che ti costringono ad ascoltare e aggiunge scherzando: «Spesso quando sono nei ristoranti, credendo di farmi una cosa carina, mettono su un mio disco e così mi rimane tutto sullo stomaco… non potrebbero mettere Mina?»
Sul finire della conferenza riesco ad accaparrarmi il microfono e le chiedo:
Ci sarà qualcuno degli artisti presenti nel disco domani con lei in piazza Duomo?
No, no, in questo concerto sono sola sarò da sola.
Prima ha menzionato Mina, e nel disco cantate insieme il brano Amiche mai, i vostri rapporti sono davvero di rivalità?
Premetto che nonostante l’aspettativa che ci sia su questo brano, domani non lo farò sentire dal vivo. Mina ha deciso di non farsi più vedere e sentire, e nella canzone lei canta: "Certo che sei sciupata…" in realtà poi scherzando mi ha detto che lei è più sciupata di me! Ci sentiamo spesso al telefono, non so perché, ma abbiamo deciso di volerci bene… La canzone è molto ironica, noi ci vogliamo bene, sì ci vogliamo bene!
di Francesco Belais
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.