George Michael stava realizzando un documentario autobiografico quando è morto: Freedom, questo il titolo del progetto, andrà in onda, domani sabato 21 ottobre su Sky Arte, proprio il giorno dopo la ripubblicazione del capolavoro Listen without prejudice vol. 1/ Mtv unplugged.
Un video-racconto prodotto dalla BBC e Sony Music, narrato in prima persona, incompiuto (ma ora completato dal regista David Austin) col quale l’artista voleva tornare a parlare ai suoi fan.
Un documentario che ora acquista ovviamente un’importanza speciale, trattandosi di fatto dell’ultimo progetto a cui l’artista ha lavorato. “Quando ho cominciato volevo solo essere famoso“, dice Michael nel copione che si era scritto di proprio pugno, “poi diventai esausto di essere al centro dell’attenzione, la musica era la mia unica, dispotica amante. (…) Non riesco a spiegare quanto sia travolgente questo tipo di isteria quando la deve assorbire una persona sola (…). Quella vita mi aveva portato al limite, ero da solo”.
Nel film si racconta anche la prima storia d’amore con lo stilista brasiliano Anselmo Feleppa, morto di AIDS, al quale la popstar dedicò la malinconica Jesus to a child: “Quando lo incontrai decisi di scendere dalla giostra“.
Fino a tre giorni prima di andarsene, Michael aveva lavorato al documentario che avrebbe dovuto accompagnare la ristampa del suo album, Listen Without Prejudice Vol. 1 (1990), che oggi 20 ottobre esce in edizione rimasterizzata e ampliata dal concerto Unplugged per MTV del 1996, dal remix di Fantasy (a cura di Nile Rodgers) e da B-side, remix e rarità assortite.
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