Della storia di Alessandra Bernaroli, 41 anni di Bologna, diventata donna senza per questo voler divorziare dalla moglie, abbiamo già parlato perché il suo caso rischia di fare giurisprudenza dato che la Corte di Cassazione aveva messo in dubbio lo scioglimento forzato del matrimonio decretato dai tribunali di grado inferiore.
Adesso sulla vicenda interviene la Corte Costituzionale, proprio su sollecitazione della Cassazione, che emetterà a breve un’ordinanza che potrebbe decretare la fine del il matrimonio tra Alessandra e la donna che aveva sposato quando era ancora un uomo. “A giorni, probabilmente già questa settimana – ha spiegato Bernaroli all’Adnkronos – l’ordinanza interlocutoria della Cassazione verrà pubblicata in Gazzetta ufficiale, a quel punto io e mia moglie avremo 20 giorni di tempo per presentare le nostre memorie.
Lo faremo senza alcun dubbio e, semmai la Consulta dovesse decidere di non riconoscere il nostro matrimonio, mi rivolgerò alla Corte europea dei diritti dell’uomo: non mi arrendo, non ho alcuna intenzione di indietreggiare di un solo passo”.
Finora, Alessandra è la moglie sono state la prima (e unica) coppia di donne ufficialmente sposate in Italia. La loro battaglia è iniziata nel 2009 quando a decretare concluso l’unione era stato il Comune di Bologna dopo che Alessandra era ufficialmente diventata una donna. Dagli uffici dell’anagrafe bolognese, Alessandra e la moglie hanno percorso un lungo iter attraverso tutti e tre i gradi di giudizio, senza mai arrendersi. Questo sembra essere l’ultimo passaggio, prima di Strasburgo. E la loro è ancora una storia che potrebbe cambiare le cose.
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