Nei giorni scorsi, abbiamo pubblicato con risalto una notizia ghiotta, ripresa da Il Fatto Quotidiano, che giungeva dalla Campania: un certo Don Paolo, della diocesi lucana di Tursi Lagonegro, in provincia di Potenza, era stato ripreso in fotografie al “Same the party”, una festa gay a Napoli a cui il sacerdote aveva partecipato con entusiasmo insieme ad alcuni, aitanti amici a petto nudo, muscolosi come lui, evidentemente attento alla forma fisica in palestra.
Il Don Paolo però di cui parlava Il Fatto Quotidiano era soltanto un nome di fantasia, e non riconducibile ad un certo “Don Paolo” presente nella diocesi, omonimo di un parroco di una parrocchia nel potentino. Gay.it ha infatti pubblicato per breve tempo le foto di questo Don Paolo, identificandolo erroneamente come la persona fotografata nel party gay di Napoli: lo stesso, infatti, ad una breve analisi risultava assolutamente estraneo ai fatti. Ma si sa come funziona Facebook: le fotografie dell’ignaro e assolutamente incolpevole prete potentino ha purtroppo in breve fatto il giro del web.
La redazione di Gay.it porge pertanto le più sentite scuse al sacerdote ingiustificatamente evocato dal nome proprio utilizzato erroneamente come vero, che risulta invece essere del tutto estraneo ai fatti.
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