“Non mi piacciono le etichette, ma se si deve mettere un’etichetta a questo, io sono un uomo gay”. A parlare è Joel Grey, attore pluripremiato, celebre per il ruolo di maestro di cerimonie nel musical “Cabaret” per il quale ha ricevuto l’Oscar come Miglior attore non protagonista.
“Tutte le persone vicine a me – ha spiegato Grey alla rivista People – hanno saputo per anni chi sono. Ma ci è voluto tempo per abbracciare quell’altra parte che sono sempre stato”.
L’attore, in effetti, dal 1958 al 1982 è stato sposato con la collega Jo Wilder dalla quale ha avuto due figli, Jennifer e James.
Infanzia e omofobia
Il percorso che lo ha portato a dichiarare oggi – all’età di 82 anni – la sua omosessualità è lungo e intricato. A questo proposito l’attore ha raccontato a People il clima di omofobia che lo circondava durante la sua giovinezza tra gli anni ’30 e ’40:
“I grandi parlano nella stanza accanto, mia madre compresa, deridendo e ironizzando su certe ‘fatine’ e sugli uomini che venivano trascinati in prigione solo per essere chi erano. [In quel tempo] mi sono reso conto, oltre ad essere attratto da ragazze, che avevo sensazioni simili per i ragazzi”.
Il sostegno della famiglia di Joel Grey
Come dichiarato da Grey, la sua omosessualità non era più un mistero per le persone al suo fianco. A seguito del coming out pubblico, la figlia Jennifer ha rilasciato queste dichiarazioni:
“Mi sento molto felice per mio papà che è arrivato a un punto della sua vita in cui si sente al sicuro e abbastanza tranquillo per dichiararsi in modo pubblico come gay. Soprattutto perché molte più persone sono libere di mostrare la loro vera natura e possono sperare di amare e accettare se stessi come realmente sono, non importa a quale età, non importa quanto tempo ci voglia, per essere finalmente liberi dalle bugie o mezze verità: è libertà”.
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