Secco e lapidario, per niente preoccupato dal’onta che ha travolto solo qualche settimana fa Guido Barilla, l’avvocato Carlo Taormina, ha dichiarato che nel suo studio non lavorerà mai un gay. L’occasione è stata la solita intervista rilasciata alla trasmissione radiofonica La Zanzara in cui il noto penalista e parlamentare del centrodestra ha ammesso senza pensarci troppo su che “nel mio studio di avvocato faccio una cernita, se uno è così non lo assumo assolutamente, e se è discriminazione me ne frego”. Come dire: fate pure tutto il clamore che volete, lanciate anatemi quanto vi pare, ma lui da lì non ha alcuna intenzione di muoversi. Anzi, rincara la dose con una buona manciata di pregiudizi e luoghi comuni. “Avere un dipendente omosessuale mi creerebbe grande difficoltà – spiega Taormina -, hanno un’altra mentalità, altri stili, parlano diversamente, si vestono diversamente, una cosa insopportabile, contro natura. Ma lui tira dritto per la sua strada: “Non assumerli è un mio diritto. Scelgo io chi lavora con me…”.
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