Dopo il questionario lanciato da ANDDOS al fine di avere un riscontro concreto riguardo le condizioni e le problematiche della forza lavoro LGBT in Italia, si torna a parlare dell’argomento in una nuova iniziativa sul tema delle discriminazioni che gay, lesbiche bisessuali e trans subiscono, appunto, sul luogo di lavoro. In preparazione del Milano Pride del 27 giugno prossimo, giovedì 25 giugno nel capoluogo lombardo si svolgerà la prima edizione del Convegno Nazionale Diritti al Lavoro, organizzato dal CIG Arcigay Milano, dalla Uil e dalla Cgil dalle 18 presso la Camera del lavoro di Corso di Porta Vittoria, 43.
La sempre maggiore precarietà contrattuale e la crescente richiesta di flessibilità delle prestazioni lavorative, pongono infatti forti interrogativi su quanto i diritti delle minoranze possano esistere e resistere in un sistema sempre più competitivo.
Nasce così l’idea di un convegno per trovare un punto di incontro e di confronto tra le realtà sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale ed il mondo del volontariato sociale in ambito LGBT.
Il dibattito sarà aperto alle domande dei partecipanti e dovrà essere un momento di reale confronto con la cittadinanza e con i protagonisti del mercato del lavoro siano essi lavoratori, datori di lavoro, singoli o rappresentanti di categorie o gruppi.
Obiettivi e finalità saranno principalmente, ma non esclusivamente:
1) la sensibilizzazione dei funzionari, dirigenti e rappresentanti sindacali su argomenti relativi alla rappresentanza delle persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali durante la loro prestazione lavorativa con uno sguardo particolare anche a coloro che si trovino in situazioni di svantaggio per età, genere, etnia, religione e disabilità
2) l’informazione e la formazione di imprenditori o responsabili degli uffici del personale sulle tematiche LGBT ed in particolare sulla normativa europea e nazionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro
3) la condivisione di buone prassi e di casi reali e le possibili strategie per evitare l’ingenerarsi o il consolidarsi di stereotipi e pregiudizi basati su identità di genere ed orientamento sessuale
4) l’arricchimento culturale della cittadinanza circa l’evoluzione dei fenomeni sociali relativi al lavoro.
La finalità, in un ottica di inclusiva valorizzazione delle differenze e di apertura al dialogo, non sarà tanto quella di tentare di dare risposte ma di stimolare in tutti i soggetti, sia oratori sia auditori, nuovi spunti di riflessione e di crescita.
Gli ambiti d’analisi spazieranno da quello sociologico a quelli sindacale, legale e culturale.
Con oratori altamente qualificati, ma con un linguaggio non eccessivamente tecnico, saranno affrontati i temi dell’impatto delle discriminazioni sulla società e sul lavoro, diritti collettivi ed inclusivi in una società moderna, normativa europea ed Italiana e valorizzazione delle differenze.
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