Tre parigini sono stati condannati perché con alcuni messaggi pubblicati su Twitter incitavano alla violenza contro le persone lgbt. Per la prima volta, un tribunale parigino ha applicato la legge contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale in riferimento ad un social network.
I due sono stati condannati ad una multa rispettivamente di 300 per uno di loro e 500 euro per gli altri due per avere usato l’hashtag #brûlonslesgayssurdu (bruciamo i gay). I fatti, secondo quanto riporta GayStarNews, risalgono al 2013, proprio lo stesso anno in cui la Francia ha legalizzato il matrimonio egualitario. Nei mesi che hanno preceduto e seguito l’approvazione della legge, si è assistito ad una spirale di violenza omofoba e nel mese di agosto l’hashtag #Lesgaysdoiventdisparaîtrecar (i gay devono morire perché) arrivò in cima alla lista dei trending topic del social network.
A segnalare i tre utenti è stata l’associazione Comitato IDAHO (International Day Against Homophobia) che li ha denunciati per incitazione all’odio e alla violenza sulla base dell’orientamento sessuale.
“Certo è una vittoria significativa – ha dichiarato il presidente del comitato, Alexandre Marcel, commentando la sentenza -. Ma sono cifre piccole da pagare per avere invocato la morte degli omosessuali”.
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