Riceviamo a pubblichiamo una precisazione dell’onorevole Gianni Pittella sulla parte che riguarda le persone lgbt contenuta nel documento programmatico presentato in occasione della sua candidatura alla segreteria del Partito Democratico. La sua posizione era stata riassunta in un articolo che metteva a confronto le mozioni congressuali dei quattro candidati alla guida del PD .
Cari amici di Gay.it
ho letto con un po’ di sorpresa nel vostro articolo del 22 Ottobre (“Primarie PD al via”) che nel mio programma parlerei solo di “generiche libertà” riguardo i diritti civili. Sono felice di cogliere questa occasione per sottolineare che, al contrario, nel mio programma si trovano riferimenti a posizioni ben più specifiche.
Nel paragrafo significativamente intitolato “scegliere liberi” indico come riferimento ideale le battaglie di Hollande e di Obama in tema di diritti civili, leader che hanno largamente vinto la competizione elettorale mettendo in prima linea la loro battaglia in favore del pieno riconoscimento dell’uguaglianza dei diritti sociali per tutti i tipi di coppie: omosessuali come eterosessuali. Il “Mariage pour tous” di Hollande e la battaglia per l’eliminazione del “Defence of Marriage Act” di Obama sono battaglie nelle quali mi ritrovo pienamente.
È evidente perciò che il mio orizzonte ideale – un orizzonte da avvicinare con attenzione e impegno continuo – è quello della piena ed effettiva uguaglianza di ogni persona, sia nella sua dimensione singola che come elemento di una famiglia fondata sulla coppia. Effettiva uguaglianza significa, inevitabilmente, che questa libertà non deve solo esistere idealmente, ma che deve essere difesa e nobilitata.
In queste battaglie io mi ritrovo, e voglio si ritrovi il mio PD. Questi diritti voglio nel mio Paese, l’Italia, come sono già ampiamente presenti nel resto dell’Europa. Questa è la libertà nella quale credo.
Gianni Pittella
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